Recensione
Pluto
9.0/10
Recensione di Kid Icarus
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Bello, intrigante, appassionante, tecnologico, nostalgico, avvincente, psicologico, rocambolesco, epico, futuristico.
Pluto è un manga che si legge tutto d'un fiato, un Thriller futuristico che non ti permette di appoggiare il volumetto senza averlo finito.
È stato il primo manga di Naoki Urasawa che ho letto e mi ha trasportato nel fantastico mondo di questo grande maestro del fumetto giapponese. Appena finito Pluto ho cercato subito di recuperare tutti gli altri capolavori di Urasawa, ogni singola opera un capolavoro, tutto ciò che disegna diventa epico.
Dopo questa piccola ode al maestro passiamo al fumetto vero e proprio:
Pluto si presenta come un Thriller futuristico ambientato nell'universo di Astroboy creato dal grande Osamu Tezuka, infatti il manga vuole anche essere un grande omaggio a questo autore del passato ammirato molto da Urasawa.
Non c'è un vero e proprio protagonista, la storia viene vista in momenti diversi dai vari personaggi, questo permette all’autore di far affezionare il lettore ad ogni singolo personaggio per poi gestire la storia in modo da toccare sempre il lettore nel profondo.
La trama è molto originale, parte molto lenta per poi avere un crescendo sempre maggiore di volume in volume. Ogni morte conclude una fase della narrazione in modo grandioso portandoti a leggere subito il capitolo successivo che ricomincia lento per poi progredire in crescendo fino alla morte successiva. Durante questi capitoli c’è sempre chi cerca di trovare il colpevole.
Sullo sfondo narrativo è presente una guerra passata che ha toccato gli animi di tutti i personaggi e che funge da filo che ne lega tutte le vite. La guerra rimane però sempre di sottofondo essendo un evento precedente alla storia, questo da più polpa ad una trama già ben imbastita.
Come sempre in tutti i thriller di Naoki Urasawa i colpi di scena sono ben congegnati e sempre inattesi, il mastro riesce a pilotare il lettore in modo magistrale, non ti permette di appoggiare il volumetto fino a che l’ultima pagina ti scorre tra le dita.
Il tratto di Urasawa è magnifico e non smetterò mai di dirlo, per prima cosa ha uno stile personale distinguibile che da carattere ad ogni sua opera. Ogni tavola è un capolavoro, il disegno è fluido e pulito una goduria per gli occhi.
Se devo portare una critica però vorrei dire due parole sul finale, forse troppo sbrigativo, poteva esserci un volume in più tra i due finali per trattare meglio le ultime fasi narrative che vengono compresse troppo negli ultimi due volumi. Il potenziale permetteva alla storia di allungarsi ancora molto e mi chiedo cosa abbia portato l’autore a concluderà in modo molto sbrigativo. Forse erano già stati pianificati gli eventi essendo un lavoro co-prodotto con Takashi Nagasaki così da non permettere all’autore di esprimere appieno il suo genio narrativo.
Vorrei dare a Pluto un voto pieno ma so che poteva essere migliore, un voto come 10 lo merita un fumetto che meglio di così non si poteva immaginare, Pluto aveva un potenziale enorme che se veniva gestito tutto a dovere poteva raggiungere di sicuro i 15 volumi.
Dunque do solo un 9 a questo capolavoro, ma che vale più di molti 10 dati ad altre opere.
Pluto è un manga che si legge tutto d'un fiato, un Thriller futuristico che non ti permette di appoggiare il volumetto senza averlo finito.
È stato il primo manga di Naoki Urasawa che ho letto e mi ha trasportato nel fantastico mondo di questo grande maestro del fumetto giapponese. Appena finito Pluto ho cercato subito di recuperare tutti gli altri capolavori di Urasawa, ogni singola opera un capolavoro, tutto ciò che disegna diventa epico.
Dopo questa piccola ode al maestro passiamo al fumetto vero e proprio:
Pluto si presenta come un Thriller futuristico ambientato nell'universo di Astroboy creato dal grande Osamu Tezuka, infatti il manga vuole anche essere un grande omaggio a questo autore del passato ammirato molto da Urasawa.
Non c'è un vero e proprio protagonista, la storia viene vista in momenti diversi dai vari personaggi, questo permette all’autore di far affezionare il lettore ad ogni singolo personaggio per poi gestire la storia in modo da toccare sempre il lettore nel profondo.
La trama è molto originale, parte molto lenta per poi avere un crescendo sempre maggiore di volume in volume. Ogni morte conclude una fase della narrazione in modo grandioso portandoti a leggere subito il capitolo successivo che ricomincia lento per poi progredire in crescendo fino alla morte successiva. Durante questi capitoli c’è sempre chi cerca di trovare il colpevole.
Sullo sfondo narrativo è presente una guerra passata che ha toccato gli animi di tutti i personaggi e che funge da filo che ne lega tutte le vite. La guerra rimane però sempre di sottofondo essendo un evento precedente alla storia, questo da più polpa ad una trama già ben imbastita.
Come sempre in tutti i thriller di Naoki Urasawa i colpi di scena sono ben congegnati e sempre inattesi, il mastro riesce a pilotare il lettore in modo magistrale, non ti permette di appoggiare il volumetto fino a che l’ultima pagina ti scorre tra le dita.
Il tratto di Urasawa è magnifico e non smetterò mai di dirlo, per prima cosa ha uno stile personale distinguibile che da carattere ad ogni sua opera. Ogni tavola è un capolavoro, il disegno è fluido e pulito una goduria per gli occhi.
Se devo portare una critica però vorrei dire due parole sul finale, forse troppo sbrigativo, poteva esserci un volume in più tra i due finali per trattare meglio le ultime fasi narrative che vengono compresse troppo negli ultimi due volumi. Il potenziale permetteva alla storia di allungarsi ancora molto e mi chiedo cosa abbia portato l’autore a concluderà in modo molto sbrigativo. Forse erano già stati pianificati gli eventi essendo un lavoro co-prodotto con Takashi Nagasaki così da non permettere all’autore di esprimere appieno il suo genio narrativo.
Vorrei dare a Pluto un voto pieno ma so che poteva essere migliore, un voto come 10 lo merita un fumetto che meglio di così non si poteva immaginare, Pluto aveva un potenziale enorme che se veniva gestito tutto a dovere poteva raggiungere di sicuro i 15 volumi.
Dunque do solo un 9 a questo capolavoro, ma che vale più di molti 10 dati ad altre opere.