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10.0/10
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God Child è senz'altro uno dei miei manga preferiti, tralasciando il tratto della Yuki - impareggiabile a mio avviso eppure, come tutte le arti, non è per tutti -, la trama è avvincente sotto ogni punto di vista. L'introspezione è onnipresente, la visione tormentata dell'infanzia del protagonista evolve la trama in milioni di frammenti legati l'un l'altro attraverso un filo invisibile. La caratterizzazione dei personaggi è legata alle loro esperienze di vita e non si tratta affatto di qualcosa di ripetitivo o già visto. L'ambientazione è quella della Londra vittoriana, pertanto con conseguenti limitazioni, ma nonostante tutto l'autrice ha elaborato il tutto in una chiave goticheggiante da tenere in considerazione. Il finale è molto commuovente, pertanto io lo consiglio, si tratta di un'opera che è degna di questo nome dall'inizio alla fine.