Recensione
Hellsing
6.0/10
Hellsing è un buon manga, o meglio un potenziale buon manga. Ho visionato la serie anime e riletto la versione cartacea di recente, sostanzialmente non ci sono grosse differenze tra le due, però la storia poteva essere sviluppata un pochino meglio.
I personaggi sono tutti caratterizzati da una sorta di follia interiore, sono fondamentalmente dei pazzi guerrafondai sadici, e questo traspare molto dalle tavole del senpai Hirano: il tratto impreciso e sporco, le linee veloci, le proporzioni appena accennate, il sangue che scorre a fiumi, la violenza inaudita e gratuita e il forte uso di neri è un segnale di quanto sopracitato. Principalmente tutto ruota ad Alucard, questo vampiro immortale che tiene le redini di tutta la storia, uccidendo e deridendo chiunque gli si pari davanti, alleati compresi; è come se si burlasse di ogni cosa o di ogni scena presente nel manga dato che viene sovente rappresentato con un sorrisino sadico stampato in viso.
A mio avviso questa è una storia che parte bene ma che non si sviluppa altrettanto bene, o quantomeno non completamente. Come già detto, più che un manga sembra un artbook, le tavole sono veramente tante ed i baloon sono pochi, ok che è un manga action-horror però dovrebbe esserci un minimo di equilibrio tra testi e illustrazioni. Il tratto molto spesso si perde e diventa confusionario, specie nelle scene d'azione non si riesce a capire bene quello che succede; è invece ottimale nei primi piani o nelle rappresentazioni a figura intera. Sostanzialmente a tutti i personaggi coinvolti non interessa la giustizia, interessa solo combattere e trarre piacere da ciò (al Maggiore infatti non interessa più di tanto di vincere, adora solo il macellarsi a vicenda) e poi morire, come una sorta di liberazione.
Sicuramente i 'pro' di questa serie sono la violenza e la 'tamarraggine' a cui è sottoposta l'intera storia ed il climax che si crea numero dopo numero. Lo consiglio sicuramente agli amanti di scene splatter, sangue e violenza a 360° che coinvolge chiunque. Il 'contro' è sicuramente il progressivo calare della storia fino a raggiungere un finale molto poco soddisfacente.
L'edizione Jpop, che ha permesso di vedere pubblicata tutta la serie, è sicuramente pregevole e negli standard della casa editrice stessa: sovraccoperta e carta bianchissima e rigida, non sono presenti però le pagine a colori patinate se non nell'ultimo numero.
I personaggi sono tutti caratterizzati da una sorta di follia interiore, sono fondamentalmente dei pazzi guerrafondai sadici, e questo traspare molto dalle tavole del senpai Hirano: il tratto impreciso e sporco, le linee veloci, le proporzioni appena accennate, il sangue che scorre a fiumi, la violenza inaudita e gratuita e il forte uso di neri è un segnale di quanto sopracitato. Principalmente tutto ruota ad Alucard, questo vampiro immortale che tiene le redini di tutta la storia, uccidendo e deridendo chiunque gli si pari davanti, alleati compresi; è come se si burlasse di ogni cosa o di ogni scena presente nel manga dato che viene sovente rappresentato con un sorrisino sadico stampato in viso.
A mio avviso questa è una storia che parte bene ma che non si sviluppa altrettanto bene, o quantomeno non completamente. Come già detto, più che un manga sembra un artbook, le tavole sono veramente tante ed i baloon sono pochi, ok che è un manga action-horror però dovrebbe esserci un minimo di equilibrio tra testi e illustrazioni. Il tratto molto spesso si perde e diventa confusionario, specie nelle scene d'azione non si riesce a capire bene quello che succede; è invece ottimale nei primi piani o nelle rappresentazioni a figura intera. Sostanzialmente a tutti i personaggi coinvolti non interessa la giustizia, interessa solo combattere e trarre piacere da ciò (al Maggiore infatti non interessa più di tanto di vincere, adora solo il macellarsi a vicenda) e poi morire, come una sorta di liberazione.
Sicuramente i 'pro' di questa serie sono la violenza e la 'tamarraggine' a cui è sottoposta l'intera storia ed il climax che si crea numero dopo numero. Lo consiglio sicuramente agli amanti di scene splatter, sangue e violenza a 360° che coinvolge chiunque. Il 'contro' è sicuramente il progressivo calare della storia fino a raggiungere un finale molto poco soddisfacente.
L'edizione Jpop, che ha permesso di vedere pubblicata tutta la serie, è sicuramente pregevole e negli standard della casa editrice stessa: sovraccoperta e carta bianchissima e rigida, non sono presenti però le pagine a colori patinate se non nell'ultimo numero.