Recensione
Pineapple Army
6.0/10
Pineapple Army è un breve manga di Kazuya Kudo (storia) e Naoki Urasawa (disegni). Diversamente da altre opere di Urasawa degli anni '80 e '90 questo è disponibile su mercato italiano, poiché pubblicato da Granata Press sulla rivista Z Comix, numeri 23,24,25. I volumi sono abbastanza facili da trovare in fumetterie specializzate anche a prezzi onesti.
L'opera narra la storia del veterano di guerra Jed Goshi, che alla fine della guerra in Vietnam decide di lasciare la carriera militare e di "vendere" la sua abilità per uno scopo più nobile: insegnare a chi lo desidera l'arte difendersi, anche nelle situazioni più drammatiche.
La trama è dunque piuttosto affascinante ma, a vederci bene, l'opera dista parecchi anni luce dalla complessità e profondità dei personaggi e dei temi toccati nelle opere massime di Urasawa (Monster, Pluto, 20th Century Boys, e anche Happy!). Erano altri tempi e anche la sua matita non era quella di oggi, i disegni appaiono in stato embrionale rispetto la qualità che verrà raggiunta nelle opere successive.
L'idea base dell'intreccio, come già accennato è affascinante. Sono da apprezzare i riferimenti alla situazione geopolitica di certe aree del mondo come il Sud America e l'Africa e i rimandi critici contro la barbarie della guerra (non solo del Vietnam). Il difetto più evidente della trama è purtroppo la ripetitività evidente.
Infine mi sento di consigliare l'acquisto soltanto agli appassionati di Kazuya Kudo (Mai La ragazza psichica edito in Italia Panini Comics disegnato da Ryoichi Ikegami) o Naoki Urasawa curiosi di conoscere "il maestro alle prime armi".
L'opera narra la storia del veterano di guerra Jed Goshi, che alla fine della guerra in Vietnam decide di lasciare la carriera militare e di "vendere" la sua abilità per uno scopo più nobile: insegnare a chi lo desidera l'arte difendersi, anche nelle situazioni più drammatiche.
La trama è dunque piuttosto affascinante ma, a vederci bene, l'opera dista parecchi anni luce dalla complessità e profondità dei personaggi e dei temi toccati nelle opere massime di Urasawa (Monster, Pluto, 20th Century Boys, e anche Happy!). Erano altri tempi e anche la sua matita non era quella di oggi, i disegni appaiono in stato embrionale rispetto la qualità che verrà raggiunta nelle opere successive.
L'idea base dell'intreccio, come già accennato è affascinante. Sono da apprezzare i riferimenti alla situazione geopolitica di certe aree del mondo come il Sud America e l'Africa e i rimandi critici contro la barbarie della guerra (non solo del Vietnam). Il difetto più evidente della trama è purtroppo la ripetitività evidente.
Infine mi sento di consigliare l'acquisto soltanto agli appassionati di Kazuya Kudo (Mai La ragazza psichica edito in Italia Panini Comics disegnato da Ryoichi Ikegami) o Naoki Urasawa curiosi di conoscere "il maestro alle prime armi".