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"Watashitachi no Shiawase na Jikan" è un manga edito solamente in patria dalla poco nota Coamix, che consta di un solo volume - composto da otto capitoli. Porta la firma di Ji-Young Gong, che si occupa della storia, e di Mizu Sahara, addetto ai disegni. La narrazione rientra nella tipologia seinen, vista la difficoltà dei discorsi esposti.

La storia narra di Juri Mutou, pianista che ha tentato per ben tre volte i suicidio: tutta la storia partirà dal terzo e terribile tentativo. Infatti, sotto consiglio della zia suora Monica - unica persona alla quale sia legata - si reca in un carcere per poter far visite ad un pluriomicida, catalogato da tutti come pazzo: quest'uomo è condannato alla pena di morte, e sarebbe stato ucciso a breve. Ben presto i due, dopo svariate e apparentemente noiose visite, scopriranno che hanno entrambi un drammatico e triste passato, che li ha portati a compiere quelle gesta. I due, attraverso numerose "sedute", ci mostreranno i loro travagli interiori e i loro problemi: il tutto contornato da una tenera storia d'amore.

Posso dire con fermezza che si tratta di un vero e proprio capolavoro; e tutto ciò lo esprimo tralasciando la mia passione ossessiva per i volumi unici. Il manga in questione è delicato e composto, saprà regalarci grandissime emozioni in breve tempo. Qui vi è il vero amore, quello triste ma in grado di confortare anche in momenti come possono essere quelli precedenti all'imminente morte. È pacato, con una trama semplice e apparentemente banale, ma che mostrerà sentimenti non percepibili in altre opere anche grazie ai soli disegni. Infatti, questi ultimi si mostreranno meravigliosi ed espressivi; lineari e puliti.

Nel complesso, è un'opera che si discosta profondamente dalle banalità che si incontrano facilmente oggigiorno, che fa emergere nei suoi ardui sviluppi una perfetta simbiosi tra disegno e storia, che non sarà dimenticata molto facilmente.