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"Proteggi la mia Terra" è uno shojo di Saki Hiwatari, il primo del suo genere che la Planet Manga portò sul mercato italiano.
Anche se l'edizione di tale casa editrice lascia molto a desiderare, la bellezza di quest'opera rimane intaccata e riesce perfettamente a coinvolgere il lettore.

Sono riuscita a leggere tutti e 32 i volumetti tutti d'un fiato in tre giorni, e appena ho concluso la lettura sono rimasta per cinque minuti buoni stralunata, basita e senza parole. Quella che avevo appena finito di leggere non era un'opera come le altre: "Proteggi la mia Terra" rimane scolpito nel cuore, lascia senza fiato.

La trama, riportata qui sopra, è accattivante, con colpi di scena ben orchestrati, insolita e soprattutto penetrante. Durante la lettura saremo coinvolti nelle vite precedenti dei nostri protagonisti, negli amori sbocciati nella base lunare, saremo spettatori di episodi che ci lasceranno senza fiato, di pensieri che non ci saremmo mai aspettati, di gesti e comportamenti che ci coglieranno alla sprovvista.
Verso la fine della storia ci sembrerà addirittura di essere stati anche noi alla base lunare, tanto quel luogo ci sembrerà familiare.

Gli abitanti della Terra, inoltre, sono molto verosimili: maturano col procedere della trama, e pian piano vengono a galla paure, sentimenti e ragionamenti del tutto normali per ragazzi della loro età; sentono il tepore dei primi amori, capiscono quali sono le vere amicizie, iniziano a sentire il peso della loro vita precedente e hanno paura che questo possa cancellare il loro carattere.

Personaggio di punta è Shion/Rin, il protagonista maschile: con l'andare dei volumi verrà spiegato il perché del suo comportamento meschino, in realtà pervaso dal dolore nell'aver perso l'anima gemella e nell'essere nato ben nove anni più tardi rispetto ai protagonisti, a causa di un incidente mortale che gli fece perdere la vita nella sua prima reincarnazione. Il suo è il carattere più complesso ed intrigante dell'opera, e, benché all'inizio ci si ritrovi ad odiarlo, verso la fine diventa - nella maggior parte dei casi - uno dei personaggi più amati. A me personalmente non fa impazzire, ma capisco le ragioni del suo comportamento ben poco onesto e non riesco ad odiarlo.
Altro personaggio importante è Arisu, che inizialmente può sembrare la solita protagonista alla Usagi di Sailor Moon, ma che in realtà è ben diversa.
Globalmente tutti i personaggi hanno un proprio rilievo nella trama, e a parte i due protagonisti indiscussi, hanno tutti il proprio spazio.

Il disegno inizialmente è acerbo, mi ha fatto storcere il naso in più occasioni, ma è senza dubbio originale nella sua diversità: con l'andare dei volumi avremo davanti disegni mozzafiato; disegni che, se avessi confrontato con le prime tavole, non sarei riuscita ad attribuirli alla stessa autrice. Negli ultimi volumi questa bellezza tocca l'apice, tanto che la lettura viene rallentata a causa dei meravigliosi disegni, che rubano la scena ai dialoghi.

Il titolo, poi, riesce a dare un'altra atmosfera all'opera: l'aggiunta di quel "mia" rende il tutto più vicino al lettore, più sensibile alle vicende riportatevi, e fa aprire gli occhi sui grandi problemi che oggi ci troviamo ad affrontare, ossia inquinamento e guerre, che Shion/Rin si impone di debellare.

In definitiva, quello che potrebbe sembrare un classico shojo è, in realtà, un'opera di grande spessore, con bellissimi disegni ed una intricata ma accattivante trama, ma che purtroppo oggi è quasi impossibile da reperire.