Recensione
Gorgeous Irene
5.0/10
Il volume "Gorgeous" Irene del maestro Hirohiko Araki, autore del più famoso "Le bizzarre avventure di JoJo", raccoglie cinque storie brevi pubblicate in Giappone agli inizi degli anni '80.
Le prime due storie, dalle quali il volume prende il titolo, parlano di Irene, una giovane ragazzina di 15 anni che, grazie ad un make-up speciale, riesce a trasformare il suo corpo e a vestire i panni di una spietata killer. Il tratto di Araki è riconoscibilissimo anche per chi, come me, non ha letto altro dell'autore. Il tema del make-up che trasforma rimanda a molti majokko ed è interessante vedere come in questo caso venga abbinato ad un genere un po' diverso.
Il terzo episodio breve raccontato in questo volume è "Magical B.t." In questa storia, il protagonista deve cercare di scagionare la ragazza di cui è innamorato accusata di omicidio e, cercherà di farlo, a suon di giochi di prestigio. La storia si fa leggere ma è un po' banale e sicuramente tra le peggiori del volume. I disegni sono molto semplici e il tratto di Araki è molto differente da quello che conosciamo. Da questo breve racconto è nato anche uno one shot portato in Italia pochi mesi dopo l'uscita di "Gorgeous Irene."
Nella storia "Salutami Virginia" ci spostiamo nello spazio, su di una navicella cargo che trasporta generi di prima necessità. Solamente due uomini sono a bordo e la tranquillità del viaggio viene turbata dalla presenza di due bombe. Ma questo non è solo che l'inizio di un incubo. La storia in questione poteva essere interessante ma a causa della brevità ha avuto un finale troppo precipitoso e risulta quindi quasi incompleta.
L'ultima storia raccolta nel volume è la più interessante e più riuscita. E' il racconto di una partita a poker tra due ricercati sui quali pende una taglia di 10000$.
Nel complesso il volume, portato in Italia da Star Comics nel 2001 al prezzo di 3,10€, è un opera che può essere tranquillamente lasciata da parte. L'edizione è la classica edizione della Star degli anni 90 con pagine molto fini ma nel volume non sono presenti approfondimenti né angoli della posta.
Se non si è fan dell'autore, non vale certo la pena di leggere questo titolo che lascia poco o niente al lettore.
Le prime due storie, dalle quali il volume prende il titolo, parlano di Irene, una giovane ragazzina di 15 anni che, grazie ad un make-up speciale, riesce a trasformare il suo corpo e a vestire i panni di una spietata killer. Il tratto di Araki è riconoscibilissimo anche per chi, come me, non ha letto altro dell'autore. Il tema del make-up che trasforma rimanda a molti majokko ed è interessante vedere come in questo caso venga abbinato ad un genere un po' diverso.
Il terzo episodio breve raccontato in questo volume è "Magical B.t." In questa storia, il protagonista deve cercare di scagionare la ragazza di cui è innamorato accusata di omicidio e, cercherà di farlo, a suon di giochi di prestigio. La storia si fa leggere ma è un po' banale e sicuramente tra le peggiori del volume. I disegni sono molto semplici e il tratto di Araki è molto differente da quello che conosciamo. Da questo breve racconto è nato anche uno one shot portato in Italia pochi mesi dopo l'uscita di "Gorgeous Irene."
Nella storia "Salutami Virginia" ci spostiamo nello spazio, su di una navicella cargo che trasporta generi di prima necessità. Solamente due uomini sono a bordo e la tranquillità del viaggio viene turbata dalla presenza di due bombe. Ma questo non è solo che l'inizio di un incubo. La storia in questione poteva essere interessante ma a causa della brevità ha avuto un finale troppo precipitoso e risulta quindi quasi incompleta.
L'ultima storia raccolta nel volume è la più interessante e più riuscita. E' il racconto di una partita a poker tra due ricercati sui quali pende una taglia di 10000$.
Nel complesso il volume, portato in Italia da Star Comics nel 2001 al prezzo di 3,10€, è un opera che può essere tranquillamente lasciata da parte. L'edizione è la classica edizione della Star degli anni 90 con pagine molto fini ma nel volume non sono presenti approfondimenti né angoli della posta.
Se non si è fan dell'autore, non vale certo la pena di leggere questo titolo che lascia poco o niente al lettore.