Recensione
Beelzebub
8.0/10
"Beelzebub" è un manga shounen caratterizzato da affascinanti teppisti, più che bizzarri demoni e scenette comiche irripetibili.
Detto così non sembrerà nulla di che, ma posso assicurare che questi tre elementi fanno di "Beelzebub" uno dei miei manga preferiti.
Ma passiamo alla trama: il liceo Ishiyama è un terribile agglomerato di delinquenza giovanile che raggiunge picchi davvero alti; l'istituto è condotto, in particolare, da quattro loschi - più o meno - figuri, i Tohoshinki, i peggiori bulli della città in breve. I peggiori, ma mai tanto violenti e pericolosi come il protagonista del tutto, Oga Tatsumi, primino strafottente e bastardo, tanto forte nel combattimento da risultare inarrestabile anche dai quattro pilastri dell'Ishiyama. Costui, in seguito a una rissa, trova un bambino completamente nudo, dai capelli assurdamente verdi e dal pianto fulminante quanto una saetta; scopriamo poco dopo che il bebè in questione è addirittura il figlio del Signore dei Demoni, il piccolo e temibile Beelzebub, e che Oga è stato prescelto dal pargolo per fargli da genitore - compito al quale non può in alcun modo sottrarsi - proprio a causa della sua forza e della sua cattiveria. In questo difficilissimo ruolo è affiancato da Hilda, la devota cameriera demoniaca al servizio di Baby Beel, e da Furuichi, dongiovanni e unico amico di Oga e vittima predestinata di qualsiasi genere di disgrazia possibile ed immaginabile.
Tra risse, sfide, partite di pallavolo, nuovi demoni e complotti infernali, i nostri protagonisti si trovano a dover affrontare situazioni critiche, talmente ardue e spinose da mettere in difficoltà persino uno come Oga!
Come si può ben vedere, la trama non presenta spunti troppo originali o innovativi, eppure il manga non annoia affatto, anzi: le scenette comiche di cui Furuichi e Alaindelon (demone dimensionale morbosamente attaccato al nostro dongiovanni) sono protagonisti raggiungono apici di comicità davvero eccezionali, in diverse scene mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi dal ridere. Oltre a questo, non mancano di certo scene di azione e quelle scazzottate che, amettiamolo, piacciono a chiunque legga shounen di un certo tipo.
I personaggi, come la trama, sono poco complessi e in genere seguono gli stereotipi classici dei manga della sua categoria, tuttavia sono caratterizzati anche da dettagli che rendono ognuno di essi unico e interessante.
I disegni sono discreti, abbastanza adatti al manga ma non eccezionali. Alcuni dettagli, come ad esempio gli stivali di Hilda, sono proprio mal fatti, e gli sfondi risultano poco curati. Ad ogni modo, ho visto decisamente di peggio.
Le copertine sono carine e simpatiche e i volumetti, pur essendo della Star Comics, non sono così scadenti quanto a qualità: per lo meno i fascicoletti non si staccano.
Il prezzo moderato (costa 4,20 euro) e il fatto che non esce con regolarità mensile rendono il manga accessibile a chiunque voglia farsi una sana risata con qualcosa di leggero.
Quindi in definitiva consiglio "Beelzebub" perché davvero esilarante e perché particolare per alcuni dettagli che presenta; aggiungiamo poi che è assai leggero e scorrevole e che alcuni personaggi spingono allo sbavamento compulsivo, e scopriamo per quale motivo do un otto pienissimo al manga.
Detto così non sembrerà nulla di che, ma posso assicurare che questi tre elementi fanno di "Beelzebub" uno dei miei manga preferiti.
Ma passiamo alla trama: il liceo Ishiyama è un terribile agglomerato di delinquenza giovanile che raggiunge picchi davvero alti; l'istituto è condotto, in particolare, da quattro loschi - più o meno - figuri, i Tohoshinki, i peggiori bulli della città in breve. I peggiori, ma mai tanto violenti e pericolosi come il protagonista del tutto, Oga Tatsumi, primino strafottente e bastardo, tanto forte nel combattimento da risultare inarrestabile anche dai quattro pilastri dell'Ishiyama. Costui, in seguito a una rissa, trova un bambino completamente nudo, dai capelli assurdamente verdi e dal pianto fulminante quanto una saetta; scopriamo poco dopo che il bebè in questione è addirittura il figlio del Signore dei Demoni, il piccolo e temibile Beelzebub, e che Oga è stato prescelto dal pargolo per fargli da genitore - compito al quale non può in alcun modo sottrarsi - proprio a causa della sua forza e della sua cattiveria. In questo difficilissimo ruolo è affiancato da Hilda, la devota cameriera demoniaca al servizio di Baby Beel, e da Furuichi, dongiovanni e unico amico di Oga e vittima predestinata di qualsiasi genere di disgrazia possibile ed immaginabile.
Tra risse, sfide, partite di pallavolo, nuovi demoni e complotti infernali, i nostri protagonisti si trovano a dover affrontare situazioni critiche, talmente ardue e spinose da mettere in difficoltà persino uno come Oga!
Come si può ben vedere, la trama non presenta spunti troppo originali o innovativi, eppure il manga non annoia affatto, anzi: le scenette comiche di cui Furuichi e Alaindelon (demone dimensionale morbosamente attaccato al nostro dongiovanni) sono protagonisti raggiungono apici di comicità davvero eccezionali, in diverse scene mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi dal ridere. Oltre a questo, non mancano di certo scene di azione e quelle scazzottate che, amettiamolo, piacciono a chiunque legga shounen di un certo tipo.
I personaggi, come la trama, sono poco complessi e in genere seguono gli stereotipi classici dei manga della sua categoria, tuttavia sono caratterizzati anche da dettagli che rendono ognuno di essi unico e interessante.
I disegni sono discreti, abbastanza adatti al manga ma non eccezionali. Alcuni dettagli, come ad esempio gli stivali di Hilda, sono proprio mal fatti, e gli sfondi risultano poco curati. Ad ogni modo, ho visto decisamente di peggio.
Le copertine sono carine e simpatiche e i volumetti, pur essendo della Star Comics, non sono così scadenti quanto a qualità: per lo meno i fascicoletti non si staccano.
Il prezzo moderato (costa 4,20 euro) e il fatto che non esce con regolarità mensile rendono il manga accessibile a chiunque voglia farsi una sana risata con qualcosa di leggero.
Quindi in definitiva consiglio "Beelzebub" perché davvero esilarante e perché particolare per alcuni dettagli che presenta; aggiungiamo poi che è assai leggero e scorrevole e che alcuni personaggi spingono allo sbavamento compulsivo, e scopriamo per quale motivo do un otto pienissimo al manga.