Recensione
Samurai Deeper Kyo
9.0/10
Recensione di Oblivioner
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Questa è un'opera della celebre mangaka Akimine Kamijyo, (ebbene si, è una donna).
La Planet manga presenta finalmente in Italia l'opera d'esordio, ovvero “Samurai Deeper Kyo”.
La trama, ambientata quattro anni dopo la battaglia di Sekigahara, è inizialmente alquanto semplice e scorrevole: il giovane farmacista Kyoshiro Mibu, vagando alla volta di Edo, incontra l'avvenente cacciatrice di taglie Yuya Shiina,che erroneamente lo scambia per il famigerato assassino Kyo dagli occhi di demone. Dunque dal grossolano errore nasce un improbabile e assai comica amicizia, che però non è priva di ombre: nel corpo del giovane farmacista è infatti imprigionata l'anima del leggendario assassino dagli occhi cremisi, Kyo.
È interessante notare come dal quarto volume in poi la trama cambi decisamente direzione, infarcendo il plot narrativo di un inusitata quantità di personaggi più o meno rilevanti ma tutti in qualche modo legati al crudele demone.
I combattimenti si susseguono serrati e saltuariamente occupano interi volumi, principalmente nei momenti cruciali della storia, lasciando momentaneamente il lettore con il fiato sospeso.
Un plot narrativo di qualità dunque, a tratti molto avvincente, mai noioso, che è decisamente coadiuvato nella sua funzione da interessanti riferimenti alla storia dell'epoca in questione, inserendo come principali antagonisti e personaggi secondari alcuni protagonisti di primo piano del Giappone dell'epoca Sengoku.
Per quanto riguarda il disegno siamo decisamente su ottimi livelli: gli sfondi sono eccezionalmente curati e artistici, insoliti per un'autrice di fronte alla sua prima opera. È notevole anche il totale dei volumi che sono ben 38. In ogni caso sia la trama che il disegno sono più che ottimi.
Ciononostante in alcuni punti si avverte un segno di cedimento, come di un qualcosa che non funziona; questo accade perché l'autrice tende a rivelare i nodi fondamentali della trama con eccessivo ritardo, rispetto alla loro necessità per la comprensione della storia. Ciò comporta un intrigante senso di mistero nei primi volumi, ma che tende a degenerare in frustrazione con il proseguire dei capitoli. Invero l'autrice mantiene intatta la trama nella sua complessità senza mai risultare incoerente né scontata.
Per quanto concerne i personaggi ci troviamo di fronte ad un apparente ossimoro: alcuni di questi, come lo stesso Kyo,appaiono fortemente stereotipati, mentre altri sorprendono per la loro complessità psicologica: ciò genera una grande varietà di temi e sentimenti che spaziano dalla fedeltà per la propria famiglia alla necessità di mantenere integro un complesso gioco di alleanze per conservare il proprio status sociale.
In conclusione Kyo riesce a catturare nonostante i propri difetti, o forse proprio grazie ad essi. Consiglio tutti gli interessati di dare una possibilità a questo manga: potrebbe stupirvi.
La Planet manga presenta finalmente in Italia l'opera d'esordio, ovvero “Samurai Deeper Kyo”.
La trama, ambientata quattro anni dopo la battaglia di Sekigahara, è inizialmente alquanto semplice e scorrevole: il giovane farmacista Kyoshiro Mibu, vagando alla volta di Edo, incontra l'avvenente cacciatrice di taglie Yuya Shiina,che erroneamente lo scambia per il famigerato assassino Kyo dagli occhi di demone. Dunque dal grossolano errore nasce un improbabile e assai comica amicizia, che però non è priva di ombre: nel corpo del giovane farmacista è infatti imprigionata l'anima del leggendario assassino dagli occhi cremisi, Kyo.
È interessante notare come dal quarto volume in poi la trama cambi decisamente direzione, infarcendo il plot narrativo di un inusitata quantità di personaggi più o meno rilevanti ma tutti in qualche modo legati al crudele demone.
I combattimenti si susseguono serrati e saltuariamente occupano interi volumi, principalmente nei momenti cruciali della storia, lasciando momentaneamente il lettore con il fiato sospeso.
Un plot narrativo di qualità dunque, a tratti molto avvincente, mai noioso, che è decisamente coadiuvato nella sua funzione da interessanti riferimenti alla storia dell'epoca in questione, inserendo come principali antagonisti e personaggi secondari alcuni protagonisti di primo piano del Giappone dell'epoca Sengoku.
Per quanto riguarda il disegno siamo decisamente su ottimi livelli: gli sfondi sono eccezionalmente curati e artistici, insoliti per un'autrice di fronte alla sua prima opera. È notevole anche il totale dei volumi che sono ben 38. In ogni caso sia la trama che il disegno sono più che ottimi.
Ciononostante in alcuni punti si avverte un segno di cedimento, come di un qualcosa che non funziona; questo accade perché l'autrice tende a rivelare i nodi fondamentali della trama con eccessivo ritardo, rispetto alla loro necessità per la comprensione della storia. Ciò comporta un intrigante senso di mistero nei primi volumi, ma che tende a degenerare in frustrazione con il proseguire dei capitoli. Invero l'autrice mantiene intatta la trama nella sua complessità senza mai risultare incoerente né scontata.
Per quanto concerne i personaggi ci troviamo di fronte ad un apparente ossimoro: alcuni di questi, come lo stesso Kyo,appaiono fortemente stereotipati, mentre altri sorprendono per la loro complessità psicologica: ciò genera una grande varietà di temi e sentimenti che spaziano dalla fedeltà per la propria famiglia alla necessità di mantenere integro un complesso gioco di alleanze per conservare il proprio status sociale.
In conclusione Kyo riesce a catturare nonostante i propri difetti, o forse proprio grazie ad essi. Consiglio tutti gli interessati di dare una possibilità a questo manga: potrebbe stupirvi.