Recensione
Silver Spoon
8.0/10
Ho iniziato Gin no Saji esclusivamente in quanto manga di Hiromu Arakawa, che avevo conosciuto tramite il più noto Fullmetal Alchemist. Beh, chiariamo subito un concetto: Silver Spoon non è FMA.
La trama è semplice: Yugo Hachiken, brillante studente con ben pochi amici e una situazione famigliare complessa, si trasferisce all'istituto agrario Yezo, lontano dalla sua città. Il nostro protagonista è sicuro che non avrà problemi a frequentare una scuola così diversa dalle sue, ma non ha fatto i conti con la vita di campagna e con i suoi compagni, preparatissimi nelle materie in quanto provenienti da famiglie che lavorano nel settore agrario.
Inizialmente non mi aveva attirata per niente, ma con il passare del tempo sono riuscita ad apprezzare profondamente questo slice of life, nonostante l'argomento mi sia pressoché sconosciuto.
Al contrario della sottoscritta, la Arakawa dimostra una profonda conoscenza della tematica, e potrete imparare un sacco di cose interessanti anche riguardo ciò che mangiamo. Gli imperativi morali sono molto differenti rispetto a quelli di FMA (ovvio, niente cose del tipo "Sacrificare una persona per il bene di molti"), ma comunque attirano l'interesse del lettore; la sfida di Hachiken, che dovrà capire come accettare il fatto che il maialino a cui si è affezionato dovrà essere macellato, è curiosa e allo stesso tempo porta a domandarsi "cosa farei io nella sua situazione?".
I personaggi non sono moltissimi, ma li trovo piuttosto interessanti. Hachiken, il protagonista, è un tipico secchione, inizialmente più interessato ad avere una bella media, e non sa davvero perché si sia iscritto a Yezo; grazie all'aiuto di Mikage, la ragazza che gli piace, e dei suoi compagni di classe riesce finalmente ad aprirsi, diventando un ragazzo piuttosto popolare e ad iniziare a capire quali siano i suoi progetti per il futuro. I personaggi sono perlopiù adolescenti, quindi le loro paure sono quelle di normali studenti liceali: insicurezze, problemi sentimentali, la sensazione di essere in un posto sbagliato, di non essere accettati, eccetera. I lettori di Fullmetal Alchemist e Hero Tales noteranno sicuramente alcune somiglianze nel design di Hachiken, Shinnosuke e Mikage con altri personaggi delle opere della Arakawa; ad ogni modo, ci si limita ad una somiglianza nel fisico, perché Hachiken ha davvero poco a che vedere con Roy Mustang!
Ovviamente, Gin no Saji è pieno di gag comiche, in perfetto stile Arakawa, che ben si integrano con le vicende della storia. Ogni capitolo vi strapperà ben più di una risata, insomma! Personalmente apprezzo molto lo stile di disegno dell'autrice, è tondeggiante, pulito, e trovo ci sia stato un miglioramento nei fondali, con una diminuzione degli spazi bianchi.
Per me merita un otto pieno, lo consiglio vivamente se volete scoprire qualcosa di più sul mondo dell'agricoltura, o comunque leggervi un manga allegro, che vi strapperà più di una risata, e rilassante. Ricordatevi solo che non è FMA!
La trama è semplice: Yugo Hachiken, brillante studente con ben pochi amici e una situazione famigliare complessa, si trasferisce all'istituto agrario Yezo, lontano dalla sua città. Il nostro protagonista è sicuro che non avrà problemi a frequentare una scuola così diversa dalle sue, ma non ha fatto i conti con la vita di campagna e con i suoi compagni, preparatissimi nelle materie in quanto provenienti da famiglie che lavorano nel settore agrario.
Inizialmente non mi aveva attirata per niente, ma con il passare del tempo sono riuscita ad apprezzare profondamente questo slice of life, nonostante l'argomento mi sia pressoché sconosciuto.
Al contrario della sottoscritta, la Arakawa dimostra una profonda conoscenza della tematica, e potrete imparare un sacco di cose interessanti anche riguardo ciò che mangiamo. Gli imperativi morali sono molto differenti rispetto a quelli di FMA (ovvio, niente cose del tipo "Sacrificare una persona per il bene di molti"), ma comunque attirano l'interesse del lettore; la sfida di Hachiken, che dovrà capire come accettare il fatto che il maialino a cui si è affezionato dovrà essere macellato, è curiosa e allo stesso tempo porta a domandarsi "cosa farei io nella sua situazione?".
I personaggi non sono moltissimi, ma li trovo piuttosto interessanti. Hachiken, il protagonista, è un tipico secchione, inizialmente più interessato ad avere una bella media, e non sa davvero perché si sia iscritto a Yezo; grazie all'aiuto di Mikage, la ragazza che gli piace, e dei suoi compagni di classe riesce finalmente ad aprirsi, diventando un ragazzo piuttosto popolare e ad iniziare a capire quali siano i suoi progetti per il futuro. I personaggi sono perlopiù adolescenti, quindi le loro paure sono quelle di normali studenti liceali: insicurezze, problemi sentimentali, la sensazione di essere in un posto sbagliato, di non essere accettati, eccetera. I lettori di Fullmetal Alchemist e Hero Tales noteranno sicuramente alcune somiglianze nel design di Hachiken, Shinnosuke e Mikage con altri personaggi delle opere della Arakawa; ad ogni modo, ci si limita ad una somiglianza nel fisico, perché Hachiken ha davvero poco a che vedere con Roy Mustang!
Ovviamente, Gin no Saji è pieno di gag comiche, in perfetto stile Arakawa, che ben si integrano con le vicende della storia. Ogni capitolo vi strapperà ben più di una risata, insomma! Personalmente apprezzo molto lo stile di disegno dell'autrice, è tondeggiante, pulito, e trovo ci sia stato un miglioramento nei fondali, con una diminuzione degli spazi bianchi.
Per me merita un otto pieno, lo consiglio vivamente se volete scoprire qualcosa di più sul mondo dell'agricoltura, o comunque leggervi un manga allegro, che vi strapperà più di una risata, e rilassante. Ricordatevi solo che non è FMA!