Recensione
Kobato.
7.0/10
Recensione di violet girl
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"Kobato" è l'ultimo manga portato a conclusione dalle tanto amate quanto odiate Clamp. Una storia che nei primi volumi ci fa respirare un'aria fresca, dolce e spensierata grazie ad una protagonista, Kobato, che rappresenta l'innocenza e la purezza fatte persona. A grandi linee questa storia parla di una ragazzina di sedici anni che si trova sulla Terra con una missione da compiere: riempire una bottiglietta con la sofferenza dei cuori delle persone che riuscirà a curare. Se Kobato riuscirà nella sua missione potrà esaudire il suo desiderio, ovvero raggiungere il luogo, che inizialmente non ci viene rivelato, nel quale desidera tanto andare. In questa avventura Kobato è accompagnata da un cagnolino di peluche di nome Yoriogi, che ha il compito di aiutarla e che non mancherà di farci sorridere ogni qualvolta con i suoi modi bruschi sgriderà Kobato a causa della sua sbadataggine. Come dicevo, nei primi volumi "Kobato" si presenta come una storia molto leggera e spensierata. Questa spensieratezza con il proseguire dei volumi andrà piano piano a scemare, lasciando il posto a momenti più seri e drammatici. Kobato infatti cercherà di aiutare due persone in particolare: la maestra Sayaka, proprietaria di un asilo nido, e Fujimoto, un ragazzo che lavora con lei. Questo asilo rischia di chiudere a causa della Yakuza che chiede il saldo di un'ingente somma di denaro. Se dapprima Kobato cercherà di salvare questo asilo dalla chiusura per riuscire ad esaudire il suo desiderio, saranno poi la sua spontaneità e la sua generosità a prendere il sopravvento.
Durante la lettura del manga sono tante le domande che il lettore si pone. Chi è veramente Kobato? Da dove viene e dove desidera andare? E chi è veramente Yoriogi? Le risposte a queste domande arrivano verso la fine del manga, ed il mio disappunto riguarda proprio il modo in cui queste risposte ci vengono date. Ho trovato che tutta la questione riguardante il passato di Kobato e Yoriogi sia stata affrontata in un modo troppo superficiale, risultando in alcuni punti persino di difficile comprensione. Non nascondo che tutto ciò mi ha delusa parecchio, perché tutte le questioni riguardanti la natura ed il passato di Kobato e Yoriogi sono aspetti fondamentali, e non secondari della storia, quindi meritavano un maggiore approfondimento. A questo punto trovo che un altro paio di volumi in più sarebbero serviti a rendere quest'opera più completa. Riguardo al finale del manga, questo invece non ha deluso le mie aspettative. Traendo le somme "Kobato" è un manga che ho apprezzato molto per le sue dolci atmosfere e per una protagonista che nonostante possa apparire stereotipata, si lascia amare. Peccato solo che la storia non sia durata qualche volume in più e che certe questioni siano state affrontate in modo sbrigativo, perché "Kobato" sarebbe potuto essere un vero gioiellino.
Durante la lettura del manga sono tante le domande che il lettore si pone. Chi è veramente Kobato? Da dove viene e dove desidera andare? E chi è veramente Yoriogi? Le risposte a queste domande arrivano verso la fine del manga, ed il mio disappunto riguarda proprio il modo in cui queste risposte ci vengono date. Ho trovato che tutta la questione riguardante il passato di Kobato e Yoriogi sia stata affrontata in un modo troppo superficiale, risultando in alcuni punti persino di difficile comprensione. Non nascondo che tutto ciò mi ha delusa parecchio, perché tutte le questioni riguardanti la natura ed il passato di Kobato e Yoriogi sono aspetti fondamentali, e non secondari della storia, quindi meritavano un maggiore approfondimento. A questo punto trovo che un altro paio di volumi in più sarebbero serviti a rendere quest'opera più completa. Riguardo al finale del manga, questo invece non ha deluso le mie aspettative. Traendo le somme "Kobato" è un manga che ho apprezzato molto per le sue dolci atmosfere e per una protagonista che nonostante possa apparire stereotipata, si lascia amare. Peccato solo che la storia non sia durata qualche volume in più e che certe questioni siano state affrontate in modo sbrigativo, perché "Kobato" sarebbe potuto essere un vero gioiellino.