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"Cronache del regno di Yamato" è uno splendido manga, che raccoglie in un unico volume autoconclusivo diversi episodi che venivano pubblicati periodicamente u Shonen Jump.
E' l'opera d'esordio di Kentaro Yabuki, opera a cui si dedicava saltuariamente mentre lavorava come assistente di Obata (autore di Death Note). Aveva solo 18 anni, quando poi decise di lasciare il lavoro di assistente, una volta acquisita una certa esperienza, per iniziare appunto a lavorare su Cronache di Yamato.

Partiamo col guardare il disegno: molto curato, nel character design prende spunto sicuramente dalle opere viste poco prima (parliamo quindi della fine degli anni '90, si notano accenni a Slayers e anche ad Evangelion) ma dotato anche di una certa personalità che emerge in particolare nella caratterizzazione del protagonista e di alcuni altri personaggi.
La cura del dettaglio è notevole, ma non troppo da risultare soffocante, anzi, tutto il tratto rimane medio-leggero.
I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con una personalità che viene maggiormente scoperta durante l'avventura, che seppur lineare, risulta avvincente. La storia è un misto fra storico e fantastico, ed è questo sicuramente il suo punto di forza, inoltre ci riporta a quel tipo di trama, a parer mio superiore agli standard attuali, non tanto per intreccio narrativo, quanto per funzionalità, che andavano di moda una decina di anni fa. Infatti l'autore ha riproposto, come dicevamo pocanzi, la sua opera prima.
Il finale è aperto, e sicuramente un po' tirato via, ma credo questa cosa sia dovuta più ad un motivo di spazio nella rivista, che ad una scelta dell'autore.
Sarebbe bello vederne una serie.
In ogni caso, un 9 pieno, un gran bel manga, come non se ne vedevano da tempo.