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8.0/10
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Si sente sempre parlare di Death Note o Bakuman, ma di Hikaru No Go se ne parla sempre poco.
Hikaru No Go è un manga disegnato da Takeshi Obata, celebre qui in Italia per essere il disegnatore delle sue serie citate in precedenza. In questo manga la storia è curata da Yumi Hotta.
Il manga racconta di Hikaru, un bambino che gioca ogni tanto a Go con il nonno. Un giorno per puro caso si imbattente in un goban (tavolo su cui gioca a Go) del nonno, macchiato di sangue.
La macchie di sangue appartengono a Sai, un antico giocatore di Go, che si presenta sotto forma di spirito a Hikaru. Tra i due nascerà un legame, il quale verrà sviluppato con la crescita di tutti gli altri personaggi che si vedranno nel manga.

Come storia è molto valida e costruita. Hotta ha decisamente un buon lavoro. Gli ultimi due volumi sono forse un po' troppo frettolosi. Con qualche volume in più si poteva magari fare un finale migliore.
I personaggi sono ben approfonditi e, ribadisco, il loro percorso di crescita è narrato ottimamente.

I disegni assolutamente magistrali, come sempre del resto. Obata non si smentisce mai.

Come detto in precedenza questo manga non ha fatto grande successo all'epoca in cui è stato pubblicato. Da notare l'aumento di prezzo dai 3,50€ fino al volume 12, mentre dal volume 13 si passa ad 5,50€. Il primo volume è stato venduto in promozione a 2,00€.
L'edizione Panini è molto buona, forse non giustifica i 5,50€ di prezzo però l'aumento di prezzo è stato causa di altre ragioni, quindi non mi sento di criticarla.
Non spaventavi se non sapete nulla di Go. Io stesso non conoscevo questo sport.
Nel manga vengono spiegate molto bene le regole. Per fare un paragone, le regole vengono spiegate decisamente meglio di quello che avviene in Un Marzo da Leoni, nel quale ho faticato a capire le regole dello Shogi.
Hikaru No Go è senz'altro un opera che va letta. Disegni belli e storia avvincente.
Consigliato l'acquisto a tutti.