Recensione
Aria
10.0/10
Recensione di LucyVanPelt
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Che boccata d'Aria questo manga. Una scoperta eccezzzzionale veramente!
Già solo le copertine tolgono il respiro, vi conviene fare una grande scorta di bombole a ossigeno prima di immergervi nel Favoloso Mondo di Akarì (alla Amélie).
Molti si lamentano del fatto che Aria non abbia una trama vera e propria, che "non succede niente". Credo che in tutti noi invece succeda qualcosa quando leggiamo Aria. Aria è una disarmante esaltazione della vita. Non importa quanto tu sia depresso perché la tua ragazza ti ha lasciato, perché il professore (quel monello!) ti ha dato un voto più basso di quello che ha copiato da te, perché la playstation si è rotta, perché sono finiti i biscotti nella credenza...Aria curerà ogni tua ferita. Aria ti farà capire come sia naturale vivere la vita senza complicarsela, gioire delle piccole cose, anche quelle che apparentemente noi diamo per scontate. Akari, la protagonista, può apparire ingenua e a tratti anche fastidiosa per questa sua capacità di stupirsi di fronte a ogni cosa, l'ho invidiata così tante volte leggendo la sua storia, forse dovremmo tornare tutti a guardare le cose con gli occhi di un bambino, a mo' di Piccolo Principe. Non vi è cattiveria in questo manga, non vi sono personaggi negativi, è la prima volta che mi piacciono veramente tutti, che trovo in ognuno dei personaggi una parte di me, la parte migliore di me, o la parte di me che vorrei migliorare. E' un manga estremamente positivo, un maestro di vita. Eppure non è mai una lezione noiosa. I sentimenti dei personaggi sono sempre così sinceri, così puri, che ti fanno quasi sentire sporca e ti fanno venir voglia di purificare anche i tuoi, vorresti prendere un pezzetto di tutti loro e portarlo sempre con te. La spontaneità di Akari, la gentilezza di Alicia, la sincerità di Aika, la bravura di Alice, la dolcezza di Athena, la forza di Akira, la carineria del direttore Aria, il nome del direttore Mah, la gentilezza di Akatsuki, e potrei continuare all'infinito. Aria è un inno alla bellezza della vita e dei rapporti umani, bellezza che forse tutti noi dovremmo riscoprire, fuori di noi e dentro di noi.
Già solo le copertine tolgono il respiro, vi conviene fare una grande scorta di bombole a ossigeno prima di immergervi nel Favoloso Mondo di Akarì (alla Amélie).
Molti si lamentano del fatto che Aria non abbia una trama vera e propria, che "non succede niente". Credo che in tutti noi invece succeda qualcosa quando leggiamo Aria. Aria è una disarmante esaltazione della vita. Non importa quanto tu sia depresso perché la tua ragazza ti ha lasciato, perché il professore (quel monello!) ti ha dato un voto più basso di quello che ha copiato da te, perché la playstation si è rotta, perché sono finiti i biscotti nella credenza...Aria curerà ogni tua ferita. Aria ti farà capire come sia naturale vivere la vita senza complicarsela, gioire delle piccole cose, anche quelle che apparentemente noi diamo per scontate. Akari, la protagonista, può apparire ingenua e a tratti anche fastidiosa per questa sua capacità di stupirsi di fronte a ogni cosa, l'ho invidiata così tante volte leggendo la sua storia, forse dovremmo tornare tutti a guardare le cose con gli occhi di un bambino, a mo' di Piccolo Principe. Non vi è cattiveria in questo manga, non vi sono personaggi negativi, è la prima volta che mi piacciono veramente tutti, che trovo in ognuno dei personaggi una parte di me, la parte migliore di me, o la parte di me che vorrei migliorare. E' un manga estremamente positivo, un maestro di vita. Eppure non è mai una lezione noiosa. I sentimenti dei personaggi sono sempre così sinceri, così puri, che ti fanno quasi sentire sporca e ti fanno venir voglia di purificare anche i tuoi, vorresti prendere un pezzetto di tutti loro e portarlo sempre con te. La spontaneità di Akari, la gentilezza di Alicia, la sincerità di Aika, la bravura di Alice, la dolcezza di Athena, la forza di Akira, la carineria del direttore Aria, il nome del direttore Mah, la gentilezza di Akatsuki, e potrei continuare all'infinito. Aria è un inno alla bellezza della vita e dei rapporti umani, bellezza che forse tutti noi dovremmo riscoprire, fuori di noi e dentro di noi.