Recensione
Welcome to the N.H.K.
10.0/10
Recensione di Mika Deijī
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Welkome to th NHK è un titolo scottante che affronta argomenti seri ed attuali nella realtà giapponese.
Satō è un giovane hikikomori, un ragazzo che vive chiuso in casa e rifiuta contatti con il mondo esterno.
Misaki è una ragazza con molti problemi di natura psicologica, che prova ad aiutare Satō ad uscire dalla sua condizione sociale.
Yamazaki è un otaku che trova sfogo alle sue frustrazioni solamente in manga, anime e videogiochi.
Con siparietti tragicomici l'autore riesce efficacemente ad imprimere nella mente del lettore esattamente ciò che vuole.
Personaggi e situazioni che si intrecciano in maniera magistrale, una storia strutturata veramente molto bene, che merita un voto assai alto, disegni assolutamente adatti e particolari che la rendono un'opera indimenticabile e perfetta sotto ogni aspetto.
Situazioni che scaraventano con violenza, in modo buffo o quasi inquietante in una realtà odierna nuda e cruda.
Un'edizione impeccabile, carta spessa e bianca, sovraccoperta e pagine a colori.
Consigliatissimo anche il romanzo, da cui il fumetto si discosta un po'.
Satō è un giovane hikikomori, un ragazzo che vive chiuso in casa e rifiuta contatti con il mondo esterno.
Misaki è una ragazza con molti problemi di natura psicologica, che prova ad aiutare Satō ad uscire dalla sua condizione sociale.
Yamazaki è un otaku che trova sfogo alle sue frustrazioni solamente in manga, anime e videogiochi.
Con siparietti tragicomici l'autore riesce efficacemente ad imprimere nella mente del lettore esattamente ciò che vuole.
Personaggi e situazioni che si intrecciano in maniera magistrale, una storia strutturata veramente molto bene, che merita un voto assai alto, disegni assolutamente adatti e particolari che la rendono un'opera indimenticabile e perfetta sotto ogni aspetto.
Situazioni che scaraventano con violenza, in modo buffo o quasi inquietante in una realtà odierna nuda e cruda.
Un'edizione impeccabile, carta spessa e bianca, sovraccoperta e pagine a colori.
Consigliatissimo anche il romanzo, da cui il fumetto si discosta un po'.