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10.0/10
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Trama intrigante, bei disegni, originalità e alternanza di momenti comici e toccanti.
Questi sono i punti di forza che rendono "Detective Conan" un manga a mio parere bellissimo e da leggere.
Ricordo con tenerezza il giorno in cui trovai in edicola il numero 12 di Detective Conan... letto il primo capitolo per me fu amore a prima vista, e corsi subito ad ordinarmi i precedenti volumi online.
Come si fa a non innamorarsi di quel piccolo occhialuto, dalle straordinarie capacità deduttive degne solo di Sherlock Holmes, che, come ben sapete, si ritrova a risolvere situazioni ben più grandi di lui (i casi apparentemente irrisolvibili, l'esistenza di due identità contrastanti, il desiderio di incastrare l'Organizzazione...).
Ho letto molte critiche nei confronti della lunghezza del manga... effettivamente il Sensei Aoyama ci sta facendo dannare perchè tutti vogliamo sapere come si concluderà. Detto questo sono dell'idea che l'opera sia perfetta così com'è, sebbene si stia dilungando parecchio, continua ad essere avvincente ed emozionante e sono convinta che il Sensei sappia perfettamente ciò che sta facendo. Ho molta fiducia in questo mangaka e so che non mi deluderà.

Continuando a parlare della trama, una nota positiva è senz'altro la storia d'amore con Ran. Questa non viene trattata con pesantezza né tanto meno con un romanticismo marcato ed esasperato. Si tratta di un amore semplice e delicato, che intenerisce e altrettanto diverte nelle situazioni di gelosia e di imbarazzo (ad esempio scene come Ran nuda che lava o fa il bagno assieme a Conan, credendolo ovviamente un bambino).

Avvincente è, inoltre, la trama centrale, ossia la ricerca da parte di Shinichi di informazioni sull'Organizzazione degli uomini in nero, coinvolti in svariati casi in cui si ritrova il protagonista. A rafforzare questo, c'è la storia intrecciata di Ai, alias Sherry, la scienziata dell'Organizzazione, che per scappare alla loro prigionia ha preso lo stesso veleno di Shinichi diventando a sua volta una bambina. Inoltre si coglie una crescita di interesse di Ai nei confronti di Shinichi, creando un triangolo, che intriga ancor più il lettore.

Consigliato a tutti, in quanto ci sono sia aspetti leggeri (ad esempio i vari episodi con i Detective Boys) e aspetti più profondi, che non faranno mancare attimi di commozione.
Ultima nota positiva va indirizzata ai disegni. Disegni semplici ma che regalano tavole stupende ed emozionanti.
Detto questo, ribadisco il mio affetto per questo manga e la mia stima per Aoyama, che non smette mai di sorprendermi, che regala emozioni e che evidenzia i veri valori.