Recensione
Il Guerriero Alchemico
7.0/10
<b> Attenzione: spoiler! </b>
Premessa:
L'alchimia è un antico sistema filosofico esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline, come la chimica, la fisica, l'astrologia, la metallurgia e la medicina, lasciando numerose tracce nella storia dell'arte. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico.
Tre sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti:
conquistare l'onniscienza;
creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, per generare e prolungare indefinitamente la vita;
la trasmutazione delle sostanze e dei metalli.
Partiamo dalle cose che subito risaltano agli otaku ed ai più attenti:
1. Somiglianza più o meno spudorata a Full Metal Alchemist ed a Bleach;
2. Trama pressoché banale con alcuni colpi di scena;
3. Disegni ottimi non eccelsi per essere comparato ai precedenti manga/anime sopraelencati.
"Risoluzione" dei tre punti precedenti:
Molte recensioni, se non quasi tutte, sottolineano pesantemente e malamente le somiglianze della trama di questo manga, ed è vero non si può negare questo ma lo si può discostare in modo tale da difendere la dignità del disegnatore (Nobuhiro Watsuki) e dello stesso manga.
La trama di questo manga è chiara a spezzoni se non lo si legge tutto e lo si ha materialmente, come detto nella premessa l'alchimia attraverso agli alchimisti desiderano la vita eterna, la cura finale e la trasmutazione delle sostanze e metalli. Ebbene questo manga sviluppa due dei tre obbiettivi alchemici.
Già nell'inizio della storia si incontra la morte e la rinascita, elemento indicativo che denota la vita ma solamente del protagonista. Nello svilupparsi della vicenda si incontrano gli acerrimi nemici di questi paladini, gli "Homunculus", denominati come "Leggendaria forma di vita creata attraverso l'alchimia", che però sono cattivi e si nutrono di umani ma alla fine fanno solo quello e non hanno scopi precisi o piani elaborati per conquistare qualcosa, sono dei personaggi statici e marginali a mio pieno parere. Si arriva poi ad un'organizzazione che attraverso le famose Busou Renkin (le armi del manga e il nuovo "cuore" di Kazuki Muto) arruola umani, facendoli diventare homunculus, in parte per difendere il suo capo, Butterfly, che vuole riportare in vita il guerriero traditore dell'armata alchemica, riuscendoci in extremis, dopo la sua rinascita e una serie di eventi si arriva alla fine dove viene sviluppato il 2° obbiettivo dell'alchimia la cura per far guarire il protagonista e il traditore dalla loro "malattia". Questo è lo scopo di questo manga la vita e la guarigione, un significato forte. Forte come il significato di Full Metal Alchemist dove vengono sviluppati tutti i principi alchemici in modo molto diverso con storie più personali dei personaggi. Il punto della vita eterna (primo obbiettivo) viene sviluppato attraverso il 3° obbiettivo, la pietra filosofale (e quindi la trasmutazione dei metalli) mentre il 2° obbiettivo (la cura) oltre che la pietra filosofale, storia antica, viene risolto anche attraverso gli automail, macchine quindi futuro e progresso, che da origine ad altri significati che vanno intesi e sono variabili da persona a persona.
Per i disegni io non sono un grande esperto, devo ancora approfondire questo lato dei manga, ma posso dire subito che sono buoni anche se in parecchie occasioni sono presenti imperfezioni e dettagli superflui che posso essere migliorate con un occhio di riguardo. Ma guardando da un punto di vista generale come già detto il disegno è buono e convincente per questa tipologia di manga.
Le mie considerazioni personali sono varie ed alcune le ho già espresse precedentemente e queste che sto per elencarvi possono essere interpretate come le più importanti.
In questo manga ho trovato molte cose interessanti e soddisfacenti a partire dal carattere dei personaggi e all'inventiva dell'ideatore nello scegliere armi e associarle a storie e personalità degli stessi, la cosa che più mi ha reso partecipe poi è quella della naturalezza, a volte un po' trascurata, dei dialoghi.
Come conclusione di i miei voti che vanno a formare il voto iniziale cioè il voto medio:
Disegni: 7.5
Trama: 5.5
Personaggi: 8
Premessa:
L'alchimia è un antico sistema filosofico esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline, come la chimica, la fisica, l'astrologia, la metallurgia e la medicina, lasciando numerose tracce nella storia dell'arte. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico.
Tre sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti:
conquistare l'onniscienza;
creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, per generare e prolungare indefinitamente la vita;
la trasmutazione delle sostanze e dei metalli.
Partiamo dalle cose che subito risaltano agli otaku ed ai più attenti:
1. Somiglianza più o meno spudorata a Full Metal Alchemist ed a Bleach;
2. Trama pressoché banale con alcuni colpi di scena;
3. Disegni ottimi non eccelsi per essere comparato ai precedenti manga/anime sopraelencati.
"Risoluzione" dei tre punti precedenti:
Molte recensioni, se non quasi tutte, sottolineano pesantemente e malamente le somiglianze della trama di questo manga, ed è vero non si può negare questo ma lo si può discostare in modo tale da difendere la dignità del disegnatore (Nobuhiro Watsuki) e dello stesso manga.
La trama di questo manga è chiara a spezzoni se non lo si legge tutto e lo si ha materialmente, come detto nella premessa l'alchimia attraverso agli alchimisti desiderano la vita eterna, la cura finale e la trasmutazione delle sostanze e metalli. Ebbene questo manga sviluppa due dei tre obbiettivi alchemici.
Già nell'inizio della storia si incontra la morte e la rinascita, elemento indicativo che denota la vita ma solamente del protagonista. Nello svilupparsi della vicenda si incontrano gli acerrimi nemici di questi paladini, gli "Homunculus", denominati come "Leggendaria forma di vita creata attraverso l'alchimia", che però sono cattivi e si nutrono di umani ma alla fine fanno solo quello e non hanno scopi precisi o piani elaborati per conquistare qualcosa, sono dei personaggi statici e marginali a mio pieno parere. Si arriva poi ad un'organizzazione che attraverso le famose Busou Renkin (le armi del manga e il nuovo "cuore" di Kazuki Muto) arruola umani, facendoli diventare homunculus, in parte per difendere il suo capo, Butterfly, che vuole riportare in vita il guerriero traditore dell'armata alchemica, riuscendoci in extremis, dopo la sua rinascita e una serie di eventi si arriva alla fine dove viene sviluppato il 2° obbiettivo dell'alchimia la cura per far guarire il protagonista e il traditore dalla loro "malattia". Questo è lo scopo di questo manga la vita e la guarigione, un significato forte. Forte come il significato di Full Metal Alchemist dove vengono sviluppati tutti i principi alchemici in modo molto diverso con storie più personali dei personaggi. Il punto della vita eterna (primo obbiettivo) viene sviluppato attraverso il 3° obbiettivo, la pietra filosofale (e quindi la trasmutazione dei metalli) mentre il 2° obbiettivo (la cura) oltre che la pietra filosofale, storia antica, viene risolto anche attraverso gli automail, macchine quindi futuro e progresso, che da origine ad altri significati che vanno intesi e sono variabili da persona a persona.
Per i disegni io non sono un grande esperto, devo ancora approfondire questo lato dei manga, ma posso dire subito che sono buoni anche se in parecchie occasioni sono presenti imperfezioni e dettagli superflui che posso essere migliorate con un occhio di riguardo. Ma guardando da un punto di vista generale come già detto il disegno è buono e convincente per questa tipologia di manga.
Le mie considerazioni personali sono varie ed alcune le ho già espresse precedentemente e queste che sto per elencarvi possono essere interpretate come le più importanti.
In questo manga ho trovato molte cose interessanti e soddisfacenti a partire dal carattere dei personaggi e all'inventiva dell'ideatore nello scegliere armi e associarle a storie e personalità degli stessi, la cosa che più mi ha reso partecipe poi è quella della naturalezza, a volte un po' trascurata, dei dialoghi.
Come conclusione di i miei voti che vanno a formare il voto iniziale cioè il voto medio:
Disegni: 7.5
Trama: 5.5
Personaggi: 8