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"Correva l'anno 1992, quando un ancora poco conosciuta Naoko Takeuchi, diede alle stampe il primo volume di quella che sarebbe diventata, non solo la sua opera principale, ma anche una tra le opere più riconosciute, influenti e di successo nella storia dei manga.
Leggendolo mi sono accorto di come, pagina dopo pagina, il personaggio di Usagi si è evoluto, ma non solo come guerriera e persona. Infatti, con l'evolversi della storia, l'eroina principale ha assunto sempre di più un ruolo da simbolo, un esempio di come i buoni sentimenti possono avere la meglio sul male. Il suo essere una non violenta assoluta, il suo sacrificare se stessa in nome di valori sacri come amicizia e amore, il suo sapere perdonare, il suo essere meravigliosa e perfetta nella sua imperfezione, sono tutte cose che hanno reso Usagi/Sailor moon il chara in cui milioni di ragazzine nel mondo si sarebbero identificate di li in poi.
Naoko Takeuchi ha saputo tratteggiare meravigliosamente non solo lei, sebbene nel manga più che nell'anime abbia un ruolo dominante, ma anche tutto il mondo che le ruota attorno è stato costruito dovizia di particolari, senza lasciare nulla al caso; dal dolce, protettivo e coraggioso Mamoru/Endymion (eterno amore della protagonista), alla piccola Chibiusa (loro futura figlia) e ovviamente le inseparabili amiche Sailor, ognuna con un chara ben definito e marcato.
I personaggi che la Takeuchi ha creato vivono una storia che si evolve attraverso 5 saghe, che non solo vengono viste come un percorso di evoluzione fisica, ma anche come una crescita interiore, un prendere coscienza di se stessi e il raggiungimento della propria completezza.
Una cosa che mi piace dire di "Sailor moon" è che si tratta di un manga che si può prestare a più chiave di lettura; a una prima occhiata che gli si da, è in grado di conquistare con la sua dolcezza e quel romanticismo di cui ogni singola pagina è permeata,
Romanticismo che non solo viene visto attraverso l'ottica dell'amore in quanto rapporto uomo/donna, ma anche attraverso la figura dell'eroe romantico, ossia colui che è disposto a sacrificare la propria vita, pur di proteggere le persone ad egli care; e Usagi più di una volta arriva a questo gesto, ma come una fenice risorge sempre, ogni volta più forte, ogni volta più consapevole che sono proprio questi ideali la vera magia di cui lei, e in definitiva noi che abbiamo letto questo manga, non riusciremmo a farne a meno.
tornando al discorso delle chiavi di lettura, se lo si osserva più attentamente non si può fare a meno di notare quanto quest'opera sia permea di riferimenti più o meno velati alla mitologia greco romana. Di esempio sono i nomi dati ai protagonisti, ognuno legato al nome di una divinità, come Minako aphrodite o Rei Ares. Altri riferimenti ancor più celati sono legati alla religione giapponese, come la leggenda del coniglio lunare, infatti, se leggiamo cognome e nome della protagonista si ottiene Tsuki no Usagi e cioè coniglio lunare. In Giappone c'è una leggenda in cui si narra che sulla Luna abita un coniglietto con un grande coraggio e capace di un grande sacrificio.
Un vecchio pellegrino, stanco per il suo lungo viaggio, un giorno si fermò nella foresta, incontrò una scimmia, una volpe e un coniglio, che si offrirono di procurargli da mangiare, per saziare la sua fame evitando che si stancasse. La scimmia salì su un albero e portò dei gustosi frutti, la volpe, con la sua astuzia, gli procurò un uccello da cucinare, ma il coniglietto non riuscì a portare nulla. Il vecchio si rattristò, pietoso per la cattiva fortuna del povero animaletto, avrebbe voluto consolarlo. Ma il coniglio intese la tristezza del pellegrino come un biasimo nei suoi confronti, e ne fu così dispiaciuto, che raccolse alcuni sterpi, accese un falò, e si gettò nel fuoco offrendo se stesso in dono al pellegrino. Commosso da quest' eroica azione, il pellegrino rivelò di essere un Dio, e raccolse le spoglie del povero coniglietto, portandole sulla luna, sulla quale da quel giorno in poi riposa il coraggioso coniglio, emblema del sacrificio e del coraggio.

In definitiva, "Sailor moon" non è cosi semplice e leggero come potrebbe sembrare, anche perchè tra le tante si fanno pure riferimenti all'omosessualità, alcuni espliciti, come il rapporto tra Haruka e Michiru; altri molto meno, come la forte caratterizzazione mascolina del personaggio di Makoto e lo stretto (a volte anche molto) rapporto che intercorre tra rei e Minako.
Per tutto questo, e altro, sono felice di averlo letto, perchè ho trovato in esso tante cose, ma alla fin fine mi ha conquistato perchè ha saputo emozionarmi, farmi sognare, e farmi riappassionare a un mondo dalla quale mi stavo allontanando. Si, devo proprio alla dolcissima Usagi se ora sono qui a mettere insieme parole per comporre questa recensione. E' un atto dovuto per quanto ha saputo restituirmi, e cioè il mio amore per gli anime e i manga.