Recensione
A Town Where You Live
8.0/10
Kimi no Iru Machi è un manga scritto e disegnato da Kouji Seo, già autore della ben più nota opera Suzuka, pubblicato in Italia col nome inglese "A Town Where You Live" dalla GP Manga al prezzo di €5,90 a volume. Avendo in precedenza letto la prima opera di Seo, Suzuka appunto, avevo grandi aspettative su questo manga che sono però state in parte deluse.
La storia è ambientata inizialmente a Hiroshima, villaggio di campagna, patria dell'autore: Haruto Kirishima è un tranquillo ragazzo di campagna che trascorre i suoi giorni in compagnia degli amici. Ma la sua vita viene improvvisamente sconvolta da un particolare avvenimento: la figlia di un amico di famiglia, Yuzuki Eba, sua coetanea, si trasferisce improvvisamente da Tokyo a casa del nostro Haruto. Parte così una storia coinvolgente e appassionante, ricca di equivoci e fraintendimenti, che si protrarrà per circa un anno. Proprio nel momento in cui i due ragazzi sembravano aver legato particolarmente, Yuzuki decide improvvisamente di ritornare a Tokyo e Haruto decide di seguirla. Da questo momento in poi l'ambientazione si sposta a Tokyo, salvo sporadici ritorni al paesino durante le vacanze, nei quali i nostri due protagonisti ricorderanno i momenti passati insieme avvicinandosi sempre più l'uno all'altra.
Ecco la svolta che ci permette di dividere quest'opera in due grandi filoni: quello che si svolge a Hiroshima e quello che si svolge a Tokyo. Ma se la prima parte dell'opera è coinvolgente e racconta le avventure dei personaggi analizzandone in maniera sublime sentimenti e personalità, la seconda si presenta ancora meglio, descrivendo il dramma interiore del protagonista e offrendo al lettore nuovi personaggi ai quali è facile affezionarsi per il loro carisma e la loro simpatia. Così la storia, con un colpo di scena dietro l'altro, arriva al 12° volume, in cui si ha il maggior picco emotivo di tutta l'opera (ammetto che persino io, lettore appassionato di seinen, ci ho versato parecchie lacrime). A mio parere l'opera si sarebbe potuta benissimo concludere a questo punto, precisamente capitolo 110, diventando a tutti gli effetti uno dei migliori manga del genere degli ultimi tempi, ma purtroppo l'autore ha voluto continuare. Ma se le situazioni mantengono credibilità e coinvolgimento, e qualche colpo di scena, fino al volume 16-17, con un bell'intreccio che coinvolge ovviamente Haruto, da quel punto in poi il manga subisce una radicale e pessima trasformazione. Muta a tutti gli effetti in un manga ecchi dei peggiori: Haruto inizia a incontrare solamente ragazze formose, vi sono equivoci che però rimandano in qualche modo sempre al sesso e la storia perde la sua struttura. Eh sì, perchè se i capitoli vengono pubblicati settimanalmente, anche la storia diventa in un certo senso settimanale: i capitoli sono infatti per la maggior parte autoconlusivi e distanziano temporalmente giorni, settimane o in alcuni casi anche mesi l'uno dall'altro.
Parlando del disegno invece bisogna ammettere però che Seo è ormai uno specialista del genere e riesce, con un tratto pulito e ben definito, a rappresentare in maniera praticamente perfetta le emozioni di tutti i suoi personaggi semplicemente disegnandone i volti. Non mancheranno casi, infatti, in cui non bisogna necessariamente ricorrere alle vignette per comprendere i sentimenti di un personaggio. Anzi questa è una caratteristica che Seo ben utilizza nel personaggio di Yuzuki, che, per non far preoccupare gli altri, spesso mente, tenendo per sé tutti i problemi, non accorgendosi che essi sono facilmente deducibili dalle sue espressioni.
Parlando dell'edizione, è la classica edizione GP da €5,90, ben curata e provvista di sovraccoperta.
In conclusione se siete appassionati del genere shonen sentimentale comprate assolutamente questo manga, droppandolo però al 12° o al massimo al 17° volume, perchè più avanti si snatura completamente.
Il mio voto finale è 8 perchè comunque la prima parte merita veramente di essere letta e se non fosse stato per la seconda parte del manga, sarebbe facilmente potuto essere un bel 10. Spero vivamente che Seo faccia riprendere quest'opera, riportandola agli antichi splendori, anche se credo sarà difficile vista la piega presa dal manga.
La storia è ambientata inizialmente a Hiroshima, villaggio di campagna, patria dell'autore: Haruto Kirishima è un tranquillo ragazzo di campagna che trascorre i suoi giorni in compagnia degli amici. Ma la sua vita viene improvvisamente sconvolta da un particolare avvenimento: la figlia di un amico di famiglia, Yuzuki Eba, sua coetanea, si trasferisce improvvisamente da Tokyo a casa del nostro Haruto. Parte così una storia coinvolgente e appassionante, ricca di equivoci e fraintendimenti, che si protrarrà per circa un anno. Proprio nel momento in cui i due ragazzi sembravano aver legato particolarmente, Yuzuki decide improvvisamente di ritornare a Tokyo e Haruto decide di seguirla. Da questo momento in poi l'ambientazione si sposta a Tokyo, salvo sporadici ritorni al paesino durante le vacanze, nei quali i nostri due protagonisti ricorderanno i momenti passati insieme avvicinandosi sempre più l'uno all'altra.
Ecco la svolta che ci permette di dividere quest'opera in due grandi filoni: quello che si svolge a Hiroshima e quello che si svolge a Tokyo. Ma se la prima parte dell'opera è coinvolgente e racconta le avventure dei personaggi analizzandone in maniera sublime sentimenti e personalità, la seconda si presenta ancora meglio, descrivendo il dramma interiore del protagonista e offrendo al lettore nuovi personaggi ai quali è facile affezionarsi per il loro carisma e la loro simpatia. Così la storia, con un colpo di scena dietro l'altro, arriva al 12° volume, in cui si ha il maggior picco emotivo di tutta l'opera (ammetto che persino io, lettore appassionato di seinen, ci ho versato parecchie lacrime). A mio parere l'opera si sarebbe potuta benissimo concludere a questo punto, precisamente capitolo 110, diventando a tutti gli effetti uno dei migliori manga del genere degli ultimi tempi, ma purtroppo l'autore ha voluto continuare. Ma se le situazioni mantengono credibilità e coinvolgimento, e qualche colpo di scena, fino al volume 16-17, con un bell'intreccio che coinvolge ovviamente Haruto, da quel punto in poi il manga subisce una radicale e pessima trasformazione. Muta a tutti gli effetti in un manga ecchi dei peggiori: Haruto inizia a incontrare solamente ragazze formose, vi sono equivoci che però rimandano in qualche modo sempre al sesso e la storia perde la sua struttura. Eh sì, perchè se i capitoli vengono pubblicati settimanalmente, anche la storia diventa in un certo senso settimanale: i capitoli sono infatti per la maggior parte autoconlusivi e distanziano temporalmente giorni, settimane o in alcuni casi anche mesi l'uno dall'altro.
Parlando del disegno invece bisogna ammettere però che Seo è ormai uno specialista del genere e riesce, con un tratto pulito e ben definito, a rappresentare in maniera praticamente perfetta le emozioni di tutti i suoi personaggi semplicemente disegnandone i volti. Non mancheranno casi, infatti, in cui non bisogna necessariamente ricorrere alle vignette per comprendere i sentimenti di un personaggio. Anzi questa è una caratteristica che Seo ben utilizza nel personaggio di Yuzuki, che, per non far preoccupare gli altri, spesso mente, tenendo per sé tutti i problemi, non accorgendosi che essi sono facilmente deducibili dalle sue espressioni.
Parlando dell'edizione, è la classica edizione GP da €5,90, ben curata e provvista di sovraccoperta.
In conclusione se siete appassionati del genere shonen sentimentale comprate assolutamente questo manga, droppandolo però al 12° o al massimo al 17° volume, perchè più avanti si snatura completamente.
Il mio voto finale è 8 perchè comunque la prima parte merita veramente di essere letta e se non fosse stato per la seconda parte del manga, sarebbe facilmente potuto essere un bel 10. Spero vivamente che Seo faccia riprendere quest'opera, riportandola agli antichi splendori, anche se credo sarà difficile vista la piega presa dal manga.