Recensione
"Hiroshima - Nel Paese dei fiori di ciliegio" è un manga, o più precisamente un romanzo a fumetti, dell'autrice Fumiyo Kono pubblicato dalla Ronin Manga nel 2010.
L'autrice affronta un capitolo doloroso della storia del Giappone, lo scoppio della bomba atomica ad Hiroshima.
L'opera mostra le conseguenze (non solo fisiche ma anche mentali) con cui la popolazione Giapponese ha dovuto convivere, il dolore e la consapevolezza che per il mondo le loro vite valessero così poco, tutti argomenti spesso tralasciati o trattati con molta superficialità dall'Occidente.
Anche se la storia si basa su fatti realmente accaduti quello che attira e rimane impresso di tutta l'opera è senz'altro lo stile con cui è stata disegnata.
Il tratto della Kono è molto semplice, morbido, abbozzato, sembra quasi di leggere una storia per bambini dai toni leggeri.
Nell'insieme il risultato può sembrare discordante, ma mai giudizio può essere più errato.
L'atmosfera che ricopre tutta l'opera, nel tracciare una città devastata che cerca di continuare a vivere e dimenticare cosa le è successo, abbinato ad uno stile fresco ed elementare ma al tempo stesso efficace, lascia nel lettore un senso di smarrimento.
L'essenzialità con cui l'autrice tratta certi argomenti e l'eleganza con cui riesce a rappresentare le ambientazioni fanno di quest'opera una piccola perla nel panorama dei manga, non a caso ha vinto importanti riconoscimenti, quali il Grand Prize del Japan Media Arts Festival nel 2004 e nel 2009 e il Creative Award del Tezuka Osamu Cultural Prize nel 2005.
L'edizione italiana proposta dalla Ronin è buona e ben curata, con copertina rigida con bandelle, pagine a colori e carta bianca lucida.
Anche se al primo sguardo "Hiroshima - Nel Paese dei fiori di ciliegio" non sembra una lettura impegnativa in realtà lo è, da l'idea di leggere una dolorosa ma dolce poesia, e spinge il lettore a ricordare, riflettere e prendere coscienza di un periodo doloroso della nostra storia, nella speranza che in futuro non si rifacciano più gli stessi errori.
L'autrice affronta un capitolo doloroso della storia del Giappone, lo scoppio della bomba atomica ad Hiroshima.
L'opera mostra le conseguenze (non solo fisiche ma anche mentali) con cui la popolazione Giapponese ha dovuto convivere, il dolore e la consapevolezza che per il mondo le loro vite valessero così poco, tutti argomenti spesso tralasciati o trattati con molta superficialità dall'Occidente.
Anche se la storia si basa su fatti realmente accaduti quello che attira e rimane impresso di tutta l'opera è senz'altro lo stile con cui è stata disegnata.
Il tratto della Kono è molto semplice, morbido, abbozzato, sembra quasi di leggere una storia per bambini dai toni leggeri.
Nell'insieme il risultato può sembrare discordante, ma mai giudizio può essere più errato.
L'atmosfera che ricopre tutta l'opera, nel tracciare una città devastata che cerca di continuare a vivere e dimenticare cosa le è successo, abbinato ad uno stile fresco ed elementare ma al tempo stesso efficace, lascia nel lettore un senso di smarrimento.
L'essenzialità con cui l'autrice tratta certi argomenti e l'eleganza con cui riesce a rappresentare le ambientazioni fanno di quest'opera una piccola perla nel panorama dei manga, non a caso ha vinto importanti riconoscimenti, quali il Grand Prize del Japan Media Arts Festival nel 2004 e nel 2009 e il Creative Award del Tezuka Osamu Cultural Prize nel 2005.
L'edizione italiana proposta dalla Ronin è buona e ben curata, con copertina rigida con bandelle, pagine a colori e carta bianca lucida.
Anche se al primo sguardo "Hiroshima - Nel Paese dei fiori di ciliegio" non sembra una lettura impegnativa in realtà lo è, da l'idea di leggere una dolorosa ma dolce poesia, e spinge il lettore a ricordare, riflettere e prendere coscienza di un periodo doloroso della nostra storia, nella speranza che in futuro non si rifacciano più gli stessi errori.