Recensione
Recensione di demone dell'oscurità
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Per essere una light novel e non il "solito" manga dei beniamini in armatura non c'è male: Hamazaki si è dato da fare nella stesura di quest'opera divisa in due tomi che introduce un personaggio importante ai fini della trama, ovvero Mei, uno dei cento orfani della Fondazione Thule mandati anni or sono ad allenarsi per diventare Cavaliere. Stavolta, però, il ragazzo in questione era stato dato per morto, visto che non era tornato dall'addestramento, e quindi non aveva ricevuto la sacra armatura di appartenenza. Mei era discepolo di Cancer, il cavaliere d'oro della quarta casa, il cui corpo era stato utilizzato dal Dio Tifone, capo dei Giganti per scatenare una nuova Gigantomachia, ovvero lotta tra uomini appartenenti ad Atena e i Giganti stessi.
Nel primo volume Mei riesce a liberarsi a fatica dal giogo del Dio, che nel frattempo aveva divorato quattro suoi fratelli simili per tornare in vita, e nel secondo intrappola Andromeda per attirare i Cavalieri come esca dopo aver ucciso Yuri di Sestante, una sacerdotessa guerriero votata al culto della Dea. Una battaglia senza esclusione di colpi che comincia dal vulcano Etna, in Italia, e poi si sposta su Arima, nell'odierna Turchia. Succede di tutto, con colpi di scena e indicazioni su vecchi flashback, scritti o menzionati con vecchie vignette del manga di nostra conoscenza, in un caleidoscopio di emozioni lungo complessivamente oltre 300 pagine, dove finalmente vediamo che il solo Pegasus non è importante a far sì che le sorti della battaglia pendano sui nostri beniamini, ma saranno fondamentali anche le figure dello stesso Mei e del cerimoniere cavaliere d'argento Nikol, eletto a "saggio" di questa importante ed impetuosa missione.
La trama si ferma essenzialmente a marcare la pesante differenza tra uomo e dio, dove lo spingersi oltre i propri limiti rappresenta il giusto legame che copre questa abissale differenza. Chi conosce Saint Seiya l'ha ben vissuta sia nel manga che nell'anime, ma vi assicuro che in light novel fa un effetto davvero particolare, quasi da leggerlo come "esperti di romanzi d'autore", ed è un'impressione che può essere soddisfatta solo leggendo attentamente i due tomi di quest'opera, che caldamente vi consiglio!
Nel primo volume Mei riesce a liberarsi a fatica dal giogo del Dio, che nel frattempo aveva divorato quattro suoi fratelli simili per tornare in vita, e nel secondo intrappola Andromeda per attirare i Cavalieri come esca dopo aver ucciso Yuri di Sestante, una sacerdotessa guerriero votata al culto della Dea. Una battaglia senza esclusione di colpi che comincia dal vulcano Etna, in Italia, e poi si sposta su Arima, nell'odierna Turchia. Succede di tutto, con colpi di scena e indicazioni su vecchi flashback, scritti o menzionati con vecchie vignette del manga di nostra conoscenza, in un caleidoscopio di emozioni lungo complessivamente oltre 300 pagine, dove finalmente vediamo che il solo Pegasus non è importante a far sì che le sorti della battaglia pendano sui nostri beniamini, ma saranno fondamentali anche le figure dello stesso Mei e del cerimoniere cavaliere d'argento Nikol, eletto a "saggio" di questa importante ed impetuosa missione.
La trama si ferma essenzialmente a marcare la pesante differenza tra uomo e dio, dove lo spingersi oltre i propri limiti rappresenta il giusto legame che copre questa abissale differenza. Chi conosce Saint Seiya l'ha ben vissuta sia nel manga che nell'anime, ma vi assicuro che in light novel fa un effetto davvero particolare, quasi da leggerlo come "esperti di romanzi d'autore", ed è un'impressione che può essere soddisfatta solo leggendo attentamente i due tomi di quest'opera, che caldamente vi consiglio!