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Emotivamente travolgente.

Reduce dalla lettura dell'ultimo volume ho un buco nello stomaco. No, non un buco nel volto (Asuka Suo), ma nello stomaco.

Nel manga di Setona Mizushiro, un mix incredibile sospeso tra sogno e realtà, alcuni studenti delle superiori verranno scelti per affrontare un corso doposcuola con cadenza settimanale: l'afterschool nightmare. Condotti in un'infermeria da una figura misteriosa, ogni giovedì i protagonisti verranno fatti distendere su un letto per essere accompagnati, addormentandosi, nell'incubo.

All'interno di esso, dovranno cercare una chiave che si troverà in uno dei corpi degli studenti che frequentano il corso, e con essa potranno aprire un portone grazie al quale, attraversandolo, potranno diplomarsi.

La straordinarietà di questa serie non va individuata nella sola trama, bensì nell'intreccio complessivo; le carte sul tavolo sono scoperte e sono soprattutto numerose: il sogno, il duello, il mistero, l'amore. Ogni personaggio trascina con sé un'esperienza particolare, un mondo proprio; ogni personaggio apparirà nel sogno come una manifestazione del proprio io, traslucido, verosimile e talvolta surreale. L'autrice calca molto la mano sull'ambivalenza e sul dualismo delle personalità, anche a livello fisico, poiché il protagonista ha un corpo maschile ma la parte inferiore del suo corpo è femminile. I tormenti ed i richiami della propria identità porteranno Mashiro a cercare delle risposte, tastando il terreno onirico e quello reale, unendosi con uomini e con donne, sviscerando silenziosamente gli altri per capire meglio se stesso - o sarebbe il caso di dire se stessa? -.

Il reparto grafico vanta la capacità di saper trasmettere emozioni attraverso i tratti dei propri personaggi, tralasciando la cura dei fondali. Le tavole sono spesso decorate con fiori differenti, come se questi avessero un particolare significato simbolico; effettivamente all'interno della storia vediamo tornare questo elemento.Anche i nomi vengono caricati di un particolare simbolismo: possono tutti essere affiancati ad un colore: So, Kureha, Ao e così via.

La capacità del manga di penetrare sta nel binomio disegno-identità; attraverso queste due caratteristiche la storia assume una forma quasi artistica che collima - quasi paradossalmente - con l'atmosfera di tensione, di mistero e di alienazione da parte dei protagonisti.

Il tema del sogno con l'avanzare della storia perde terreno, per lasciare sempre più spazio alla realtà: in altre parole, tra realtà onirica e fisica non v'è poi così tanta differenza; modulando il sogno è possibile modificare la realtà stessa.
Sono e non sono la stessa cosa: ecco il ritorno del dualismo e dell'ambivalenza.

L'andamento costante e la disamina sempre più attenta dei tasselli che costituiscono Afterschool Nightmare permette al lettore di affezionarsi alla caratterizzazione dei protagonisti, minuziosamente studiata, e lo trasporta piacevolmente in una lettura dalla consistenza impalpabile, esattamente come quella di un sogno, nella quale il lettore naviga tra pagine di metafore e, di contrasto, tra tavole dirette e spiazzanti.

Andate subito a cercare nel catalogo Star Comics degli arretrati questo titolo. Se non lo fate cosa accade?
Tranquilli, ed aspettate solo di addormentarvi.