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Questa antologia in chiave zombie-horror ci presenta una selezione di raccontini disegnati da alcuni autori abbastanza famosi e da altri più o meno "emergenti". Le storie sono particolati e narrate tutte in modo originale. C'è dello splatter è vero ma per chi è avvezzo non potrà far altro che entusiasmare.
Inizia K. Terada con una bella storia di dramma familiare e con un protagonista in preda all'atarassia nonostante in casa sua succeda la tragedia più tremenda.
"Dead and fail to Die" opera del quasi esordiente H. Kino è una sequela di azione e horror, forse un po' confusionaria, che vede una squadra speciale e uno zombie... anti-zombie.
"Figli di Zombie" di S. Uguisu è quello che mi è piaciuto di più. Storia lineare, con una bella trama e concluso in maniera impeccabile. I disegni evocano le giuste atmosfere.
T. Shimada, invece, ci propone una storia più criptica. I disegni ricordano (almeno a me) quelli di Chester Gould. Strano.
"La Foresta degli Spettri" di M. Hokazono (Emerging) ci propone una commistione fra scienza e paranormale (rubando un po' anche da Pet Sematary di S.King) che coinvolge il lettore fino alla fine.
"Zombie Boy" di Shinichi Hiromoto è la storia più ironica e grottesca di tutte. Un ragazzo apatico che cerca di lavorare come pulitore di cadaveri e si ritrova invece a combattere contro un'intera orda di morti viventi.
"Fight of the Living Dead" di T. Koizumi è un bel tentativo di dare un po' di originalità al tema. L'atleta di arti marziali che diventa zombie durante il combattimento è un'idea nuova e divertente. Disegni atipici.
"Organogel" di A. Fukao è l'ultimo racconto che conclude il tutto. Il tratto utilizzato è scuro e opprimente ma è perfetto per narrare una storia cupa tra bioterrorismo e morte.
Il volume di Manga of the Dead è corredato da tre tavole di Hiroaki Samura (L'Immortale), Rei Hiroe (Black Lagoon) e Jiro Matstumoto (Freesia, Alice in Hell) più la copertina che è opera di Shou Tajima (MPD Psycho).
Consigliato agli appassionati di horror, zombie e seinen in genere. Si tengano distanti i fruitori di shojo e di tutte quelle commedie "rose e fiori".