logo GamerClick.it

9.0/10
-

Momo è il tipico manga che copre di ridicolo i cari vecchi detti della saggezza popolare come: "non bisogna giudicare un libro dalla copertina", "l'abito non fa il monaco" e via discorrendo.
Dietro le accattivanti cover si nasconde una storia di spessore, ricca di buoni sentimenti, colpi di scena, riflessioni e personaggi caratterizzati in maniera impeccabile. Senza dimenticare poi gli ottimi disegni di Mayu Sakai. Un' opera quindi, adatta e apprezzabile da un pubblico di ogni età, nonostante sia stata serializzata su Ribon, rivista dedicata a un pubblico prevalentemente infantile/pre-adolescente, che però ha già sfornato diversi gioiellini in ambito fumettistico, come Cortili del Cuore, Hime-chan no ribbon, Kodomo no Omocha/Rossana e Ultimi Raggi di Luna.

Tuttavia in alcuni frangenti, anche dal punto di vista grafico a volte, la rivista di serializzazione ha limitato un po' l'autrice, che però se la cava egregiamente e riesce a realizzare un prodotto semplice, ma di buona fattura, consigliabile sotto molti punti di vista.

Ciò che salta subito all'occhio del manga sono senz'altro i disegni, molto curati e particolareggiati, in costante miglioramento e in grado di farsi apprezzare anche da coloro a cui fanno repulsione i classici "occhioni a padella" della Sakai. Chara design accattivante, deformed simpatici, cura maniacale dei dettagli sia per gli abiti e gli oggetti che per gli sfondi e per concludere pin-up coloratissime, dolci, frizzanti e dal gusto molto "pop", rendono la parte grafica di quest'opera una delle carte vincenti della serie.

Tuttavia, come specificato inizialmente, il disegno non è l'unico pregio di Momo, il quale, infatti, si distingue anche e soprattutto per la caratterizzazione del cast che, ad una prima (e distratta) occhiata può sembrare composto da una protagonista insignificante, una rivale viziata e ricca, due demoni bambini, il duo biondo/bruno di maggiordomi bellissimi e levissimi e il classico amico d'infanzia buontempone. Per fortuna ogni personaggio, fin dalle prime pagine in cui compare, si smarca dallo stereotipo a cui apparentemente appartiene e ci regala diverse emozioni e riflessioni, ci rende partecipe della propria storia e soprattutto cresce con il passare dei capitoli. A partire da Yume, che ha il compito più ingrato di tutti: quello della protagonista che non ha chissà che qualità, alla quale va tutto sempre storto e che dalla sua ha solo ingenuità e buon cuore, ovvero le caratteristiche perfette per farsi odiare alla prima vignetta. Sorprendentemente, invece, si rivela essere un personaggio molto umano, sfaccettato e assolutamente degno del proprio ruolo, al contrario di tante ragazzine moleste e prive di qualsivoglia charme o dote come Ninako Kinoshita di Strobe Edge, che sembrano essersi diffuse come funghi nei manga. Yume cresce, si relaziona con il prossimo e fa i conti con se stessa, con la propria famiglia, con il mondo degli adulti, con gli amici, con l'amore. Non sempre ne esce vittoriosa e/o indenne, ma si fa portatrice di messaggi e valori positivi, ricchi di speranza. Ad un'ottima protagonista si affiancano quindi i vari comprimari, uno più riuscito dell'altro: la tenerissima mascotte Ponkichi, il coraggioso Piko, il dolcissimo Nanagi, il vitale Kanaka, l'ambiguo Sanari, l'energica e favolosa Miyu e infine, la dolcissima e letale Momo, cardine e pietra di volta di tutta la vicenda.

A corredare il tutto c'è una trama semplice, ovvero la ricerca di sette cose belle in grado di compiacere il demone Momo, che però permette alla Sakai di caratterizzare al meglio tutto il proprio cast e di stupire i lettori con diversi colpi di scena e tematiche non sempre leggere, ma trattate con consapevolezza. Una storia che quindi non perde colpi, ben gestita e orchestrata. Molti hanno storto il naso per alcune scelte narrative della mangaka, ma ritengo che esse siano state coraggiose e per nulla scontate e culminano in un finale ricco di pathos, sorprese, malinconia e dolcezza.

L'edizione Planet è quella da edicola, con un buon rapporto qualità prezzo. Peccato solo per l'assenza delle pagine a colori e di altre chicche realizzate dall'autrice, presenti nell'edizione giapponese.

Consiglio Momo a chi cerca una storia semplice, ricca di buoni sentimenti e bei personaggi. Non è un capolavoro, ma senz'altro rappresenta, per ora, l'opera più matura e riuscita di Mayu Sakai, che secondo me proprio con questa serie da prova della sua sensibilità e della sua validità come mangaka.