Recensione
MxZero
8.0/10
La storia narra le vicende di Kuzumi, un ragazzo che frequenta un liceo magico in cui si insegna l'utilizzo della magia, ma è l'unico che non può usarla e, soprattutto, non deve farlo scoprire agli altri!
La storia, come immaginerete, è contrassegnata da varie gag e situazioni esilaranti e al limite, in cui il protagonista si trova immerso. Queste situazioni comiche e surreali sono, secondo me, l'elemento distintivo di questo manga e il modo in cui il protagonista riesce sempre a cavarsela senza usare la magia è originale e quasi mai banale.
Una caratteristica di questo manga è proprio l'originalità: non mi sono trovato praticamente mai a prevedere cosa sarebbe successo in seguito o come il protagonista si sarebbe cavato dai guai in cui (puntualmente) capita. L'idea stessa di come funziona la magia (attraverso delle carte, "plate"), dei punti magia, delle prove, è molto originale e ben supportata. I personaggi sono molti, alcuni con ruoli primari e altri secondari, ma direi tutti ben caratterizzati: sono ben presenti i loro elementi distintivi, sono ben descritti, emerge la personalità di ciascuno. I disegni sono ben fatti, peccato per le copertine perché la loro colorazione non rende giustizia al disegno penalizzandolo, ma tanto mentre leggete le pagine sono tutte in bianco e nero.
Quello che secondo me è stato il punto penalizzante di questo manga è stato che, invece di sviluppare una storia, l'autore si sia focalizzato principalmente su eventi episodici. Capitano situazioni che portano a svolte nella trama, ma perlopiù i capitoli sono episodi che non portano sviluppi alla trama. Se l'autore avesse sviluppato invece di più la storia, oltre ad aver necessitato un numero maggiore di volumi, l'opera sarebbe risultata più completa. L'autore dà una spiegazione alla sua conclusione. Questa spiegazione ha senso, ma secondo me rappresenta una delle tante alternative che l'autore poteva percorrere. So che questo discorso può risultare incomprensibile per chi non ha letto il manga, ma voglio evitare spoiler a chi non l'avesse ancora letto.
A conclusione direi che ne consiglio vivamente la lettura a chi cerca un manga divertente, originale, per distrarsi, leggero. Quando ho finito l'ultimo volume sono rimasto con quel senso di dispiacere che ti lascia una storia conclusa e i cui personaggi sembrano ormai degli amici che conosci e non rivedrai più. Mi è rimasto solo il rammarico per non aver sviluppato totalmente la storia. Il voto che avrei voluto dare sarebbe stato 7,5, ma dopo le sensazioni che mi ha lasciato alla fine propenderei pure per l'8.
La storia, come immaginerete, è contrassegnata da varie gag e situazioni esilaranti e al limite, in cui il protagonista si trova immerso. Queste situazioni comiche e surreali sono, secondo me, l'elemento distintivo di questo manga e il modo in cui il protagonista riesce sempre a cavarsela senza usare la magia è originale e quasi mai banale.
Una caratteristica di questo manga è proprio l'originalità: non mi sono trovato praticamente mai a prevedere cosa sarebbe successo in seguito o come il protagonista si sarebbe cavato dai guai in cui (puntualmente) capita. L'idea stessa di come funziona la magia (attraverso delle carte, "plate"), dei punti magia, delle prove, è molto originale e ben supportata. I personaggi sono molti, alcuni con ruoli primari e altri secondari, ma direi tutti ben caratterizzati: sono ben presenti i loro elementi distintivi, sono ben descritti, emerge la personalità di ciascuno. I disegni sono ben fatti, peccato per le copertine perché la loro colorazione non rende giustizia al disegno penalizzandolo, ma tanto mentre leggete le pagine sono tutte in bianco e nero.
Quello che secondo me è stato il punto penalizzante di questo manga è stato che, invece di sviluppare una storia, l'autore si sia focalizzato principalmente su eventi episodici. Capitano situazioni che portano a svolte nella trama, ma perlopiù i capitoli sono episodi che non portano sviluppi alla trama. Se l'autore avesse sviluppato invece di più la storia, oltre ad aver necessitato un numero maggiore di volumi, l'opera sarebbe risultata più completa. L'autore dà una spiegazione alla sua conclusione. Questa spiegazione ha senso, ma secondo me rappresenta una delle tante alternative che l'autore poteva percorrere. So che questo discorso può risultare incomprensibile per chi non ha letto il manga, ma voglio evitare spoiler a chi non l'avesse ancora letto.
A conclusione direi che ne consiglio vivamente la lettura a chi cerca un manga divertente, originale, per distrarsi, leggero. Quando ho finito l'ultimo volume sono rimasto con quel senso di dispiacere che ti lascia una storia conclusa e i cui personaggi sembrano ormai degli amici che conosci e non rivedrai più. Mi è rimasto solo il rammarico per non aver sviluppato totalmente la storia. Il voto che avrei voluto dare sarebbe stato 7,5, ma dopo le sensazioni che mi ha lasciato alla fine propenderei pure per l'8.