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8.0/10
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Nonostante si leggeva per internet che Judge fosse il seguito di Doubt, la vicenda non si ricollega minimamente alla storia precedente.
La trama è la seguente: nove ragazzi senza alcun apparente legame tra loro sono rinchiusi in un luogo lugubre isolato dall'esterno che si scopre essere una vecchia aula di tribunale. Essi sono obbligati a scegliere, tramite votazione segreta, chi dovrà morire, finché non ne rimangono solo quattro. Tra questi c'è Hiro il quale sembra avere un piano affinché tutti possano sopravvivere.

La storia risulta essere incalzante al punto giusto tenendo incollato il lettore fino all'ultima pagina. Domande quali "Chi sarà il prossimo a morire? Chi si salverà? Chi c'è dietro a tutto questo?" aleggiano in continuazione mentre lo si legge.
Anche se i disegni sono in miglioramento verso la fine, a volte tendono a rimanere non chiari e incomprensibili: troppo spesso nei flashback le persone sono disegnate simili tra loro sia in termini di fisico che di abbigliamento.
Complice anche la brevità della serie, solo il protagonista e pochi altri sono ben caratterizzati, mentre se volete capire meglio come incastrare i riferimenti a personaggi secondari siete obbligati a rileggerlo tutto.
Per quanto riguarda il finale personalmente mi è piaciuto: anche se, in parte, lo si poteva immaginare riesce lo stesso a sorprendere.

In sintesi, se l'autore avesse speso un volume in più per approfondire meglio anche altri personaggi sarebbe stato meglio e, a parte alcune forzature verso la fine (armi a caso e reazioni insensate di alcuni personaggi), la trama non riscontra particolari problemi.