Recensione
Soul Eater
9.0/10
Recensione di Tarlo Viola
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Soul Eater è brutto - brutto e gestito malissimo. L'autore a un certo punto si è stufato di andare avanti a caso, concludendo una minestra d'idee ed elementi che non sono mai riusciti ad andare bene insieme. Questo è ciò che penso di questo titolo, forse il manga peggio fatto che abbia mai letto, e la cosa che mi fa incavolare è che Ohkubo non ha ancora tirato fuori una nuova serie per offuscare questo dannato shonen.
Per quanto Soul Eater sia... difettoso, c'è da spiegare perché io gli abbia dato un voto così alto. Merito. Questo manga ha il merito d'aver fatto maturare un autore di straordinario talento (che spero non venga sprecato), in grado di giocare (e giocarsi) con la psicologia dei suoi personaggi. Parte male, shonenacci mezze parodie piene di tette e culi rappresentano per un certo periodo il suo stile, poi... qualcosa cambia. Soul Eater si fa più tetro, è una cosa graduale, è più crudo - non nel senso che è violento, ma che mostra sviluppi, regressioni, cambi improvvisi di psiche, fino a toccare una vetta incredibile. Due volte. Il (non) Processo a Stein e L'Ultima Cena di Krona sono il motivo per cui questo manga va letto. Non importa quanto ti possa far schifo, caro lettore, continua a leggere solo per arrivare a quelle scene, e capirai quanto il gioco vale la candela.
Altre note positive... mmh... il Kishin, boss finale della serie, appare subito e poi sparisce, ma la sua presenza continua a farsi sentire, come una leggenda, come la follia che trasmette.
Il personaggio di Krona, di cui ho già detto (un villain non villain la cui incoerenza mentale ne rappresenta la più grande coerenza), e... basta, le note negative sono tante, troppe; la più grande è il mollare tutto da parte dell'autore troncando la serie e lasciando mille cose in sospeso, difetto che tuttavia può anche rappresentare una grande qualità da parte di Ohkubo, che si è fatto coraggio nel piantare un'opera che l'ha aiutato molto nella propria maturazione e a cui vanno affetto e rispetto (come ha dimostrato con il bellissimo capitolo finale).
La mia non recensione è finita, andate in pace.
Per quanto Soul Eater sia... difettoso, c'è da spiegare perché io gli abbia dato un voto così alto. Merito. Questo manga ha il merito d'aver fatto maturare un autore di straordinario talento (che spero non venga sprecato), in grado di giocare (e giocarsi) con la psicologia dei suoi personaggi. Parte male, shonenacci mezze parodie piene di tette e culi rappresentano per un certo periodo il suo stile, poi... qualcosa cambia. Soul Eater si fa più tetro, è una cosa graduale, è più crudo - non nel senso che è violento, ma che mostra sviluppi, regressioni, cambi improvvisi di psiche, fino a toccare una vetta incredibile. Due volte. Il (non) Processo a Stein e L'Ultima Cena di Krona sono il motivo per cui questo manga va letto. Non importa quanto ti possa far schifo, caro lettore, continua a leggere solo per arrivare a quelle scene, e capirai quanto il gioco vale la candela.
Altre note positive... mmh... il Kishin, boss finale della serie, appare subito e poi sparisce, ma la sua presenza continua a farsi sentire, come una leggenda, come la follia che trasmette.
Il personaggio di Krona, di cui ho già detto (un villain non villain la cui incoerenza mentale ne rappresenta la più grande coerenza), e... basta, le note negative sono tante, troppe; la più grande è il mollare tutto da parte dell'autore troncando la serie e lasciando mille cose in sospeso, difetto che tuttavia può anche rappresentare una grande qualità da parte di Ohkubo, che si è fatto coraggio nel piantare un'opera che l'ha aiutato molto nella propria maturazione e a cui vanno affetto e rispetto (come ha dimostrato con il bellissimo capitolo finale).
La mia non recensione è finita, andate in pace.