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Haruki Mayama è un adolescente fissato con le ragazze, ma oltre alle cretinate da immaturo spaccone davanti agli amici non riesce a fare altro. Passa il tempo a guardare filmini hard e a provare i piaceri del sesso "arrangiandosi", senza mai tentare un vero approccio con una ragazza. Tuttavia, una volta ritrovato il feeling con l'amica d'infanzia Tsukiko, il ragazzo sembra deciso a maturare. L'apice della serie avviene quando Mayama assiste incredulo al segreto che la coetanea Tsukiko nasconde: la metamorfosi. La giovane infatti soffre di una rarissima malattia che le fa espellere frammenti ferrosi dal corpo durante il ciclo e/o quando esposta a forti emozioni. Deciso a mantenere il segreto dell'amica la coppia farà di tutto per nascondersi da compagni, professori, amici e soprattutto da un istituto di ricerca a caccia di giovani fanciulle affette dalla rara malattia.
Nel complesso un manga originale, spiritoso e ben disegnato, che però ha poco da suggerire per una lunga trama.
Bravo l'autore Shizumu Watanabe a non tirare troppo per le lunghe la storia, iniziata nel 2012 e conclusa di recente. Si arriva al dunque dopo cinque volumi, a mio avviso numero perfetto per un plot simile, che non avrebbe poi molto di cui discutere, oltre alle lotte amorose. Ho trovato carine le gag, soprattutto quelle fra Mayama e gli amici, tipiche dei ragazzini che si apprestano a diventare uomini, che si credono esperti in materia ma hanno di fronte a sé un mondo completamente sconosciuto.
Ho trovato ottima la grafica e gradevoli le tavole; ben piazzati i dialoghi che risultano sempre ben comprensibili, sia nel linguaggio che nella posizione delle battute. Il fan service è presente, ma mai eccessivo. Somministrato nelle giuste dosi per il tipo di storia che l'autore va a raccontare. Molto bello il rapporto che si forma fra i due protagonisti, che passano dall'amarsi all'odiarsi e viceversa.
Opinione personale: il punto debole del manga di Watanabe è la mancanza di un compagno su cui il protagonista possa riversare i momenti difficili. Fin troppo profonde e sconclusionate le scene di sconforto che interessano il ragazzo, quando rimane da solo, lontano dal suo amore, e appunto, senza la possibilità di scambiare alcune idee. L'unica luce è rappresentata dalla madre, che però non può naturalmente essere una consigliera totale per un ragazzo con il caratteraccio di Mayama. Un compagno di classe, possibilmente un senpai, sarebbe stata una figura perfetta per dare man forte al protagonista, almeno sul piano mentale.
Generalmente mi piace paragonare una serie ad altre che ho letto, non tanto per fare dei confronti, ma per lasciare comprendere meglio ai lettori cosa vanno ad affrontare. Purtroppo non saprei cosa può avvicinarsi a Shishunki no Iron maiden, quindi per questa volta preferisco desistere.
Conclusioni personali: questo è un lavoro da leggere senza impegno, a tempo perso, a meno che non siate degli amanti di ogni tipo di shojo/ecchi/scolastico. Per goderselo appieno è necessaria una mentalità aperta e soprattutto è importante non pretendere troppo e non aspettarsi qualcosa di eccezionale, anche data la breve durate dell'opera.
Ho votato con un 7, che mi sembra equo per ciò che ho letto.