Recensione
Buddha
10.0/10
"Budda" è senza dubbio un manga di ottima fattura. La storia dell'illuminato ci viene raccontata con poesia, sottolineando più e più volte il lato umano del Budda andando a vedere oltre il lato divino che diventa, qui, risultato di una vita terrena fatta di prove, sofferenza e ricerca. L'immissione nella trama di personaggi di invenzione serve a dare maggior brio e collegamento tra le varie avventure che percorrono tutta la vita di Siddhartha, diventando più o meno intricate ma risolvendosi tutte quante alla fine della narrazione.
Come al solito Tezuka ci prende per mano accompagnandoci alla scoperta di un personaggio perfettamente caratterizzato e messo all'interno del suo contesto storico ricostruito in modo ottimo. I riferimenti storici dell'epoca sono piuttosto buoni (i temi come la schiavitù e la divisione in caste viene spiegata in modo molto buono) e la storia vi risulta perfettamente incastonata risultando però ugualmente attuale. I disegni sono sempre quelli di Tezuka, ottimi, a volte cartoneschi ma in generale capaci di reggere il confronto con la vasta profondità dell'opera senza risultare fuori luogo. I personaggi secondari presenti sono, anch'essi, tutti perfettamente caratterizzati, non sarà strano se leggendo quest'opera proverete odio, disprezzo, fastidio o simpatia per un personaggio o per l'altro. Interessante il fatto che praticamente nessun personaggio risulta completamente positivo. A testimonianza che uno dei punti fondamentali del manga è la continua lotta verso un bene irraggiungibile che può essere trovato solo grazia all'illuminazione e alla sua faticosa strada. Una strada che, per non cadere, va seguita in modo retto.
Nonostante tutto questo il manga non ha alcun interesse a spingere o a "sponsorizzare" il buddismo e il suo credo. Si limita a narrare e raccontare, rendendoci partecipi di quello che accade come durante una lettura di un bel libro. In definitiva lo consiglio a tutti coloro che non l'hanno mai letto e agli appassionai del buon fumetto, quello che va oltre l'essere un semplice manga ma che va a collocarsi, a pieno diritto, tra le pietre miliari della storia fumettistica e narrativa.
Come al solito Tezuka ci prende per mano accompagnandoci alla scoperta di un personaggio perfettamente caratterizzato e messo all'interno del suo contesto storico ricostruito in modo ottimo. I riferimenti storici dell'epoca sono piuttosto buoni (i temi come la schiavitù e la divisione in caste viene spiegata in modo molto buono) e la storia vi risulta perfettamente incastonata risultando però ugualmente attuale. I disegni sono sempre quelli di Tezuka, ottimi, a volte cartoneschi ma in generale capaci di reggere il confronto con la vasta profondità dell'opera senza risultare fuori luogo. I personaggi secondari presenti sono, anch'essi, tutti perfettamente caratterizzati, non sarà strano se leggendo quest'opera proverete odio, disprezzo, fastidio o simpatia per un personaggio o per l'altro. Interessante il fatto che praticamente nessun personaggio risulta completamente positivo. A testimonianza che uno dei punti fondamentali del manga è la continua lotta verso un bene irraggiungibile che può essere trovato solo grazia all'illuminazione e alla sua faticosa strada. Una strada che, per non cadere, va seguita in modo retto.
Nonostante tutto questo il manga non ha alcun interesse a spingere o a "sponsorizzare" il buddismo e il suo credo. Si limita a narrare e raccontare, rendendoci partecipi di quello che accade come durante una lettura di un bel libro. In definitiva lo consiglio a tutti coloro che non l'hanno mai letto e agli appassionai del buon fumetto, quello che va oltre l'essere un semplice manga ma che va a collocarsi, a pieno diritto, tra le pietre miliari della storia fumettistica e narrativa.