Recensione
La spada incantata di Sakura
5.0/10
Recensione di Ransie Carter
-
Non sempre un disegno migliore implica una migliore storia.
Arina Tanemura, da anni è sulla bocca di tutti, di anno in anno ha sfornato storie originali e coinvolgenti, dai disegni sempre più belli e con una schiera di fan sempre più in aumento.
Ma per le leggi universali, arriva un certo punto in cui un autore si perde e comincia a sfociare nel, cercherò di contenermi coi termini, "già visto". Questa è la cosa meno cattiva che mi viene da dire.
Ho sempre seguito con piacere questa autrice, che purtroppo, già con Shinshi Doumei Cross, avevo notato stesse calando in qualità descrittive.
Con "La spada incantata di Sakura", ha per me segnato il vero inizio del declino.
Oh sì, i disegni sono stupendi, curati fin nel minimo dettaglio. L'ambientazione storica è veramente favolosa, ed è stato proprio il fatto che per una volta trattasse di epoche antiche a spingermi nell'acquisto del primo volume della storia, ma... questo è una delle storie più noiose di questa autrice. Perfino "ION", che non è questo capolavoro, è a tratti più interessante.
Da tempo ho cominciato ad apprezzare i manga Josei, e ancora di più i fumetti con ambientazioni storiche. La Tanemura ha sempre trattato di manga dallo stampo scolastico o sovrannaturale.
La storia della principessa Kaguya è una delle mie preferite, sfruttata già da altri autori, che ne hanno sempre, per quello che ho visto io, reso onore, a modo loro.
Questa è originale, e sembrava interessante, ma via via che la storia prendeva piede, e via via il mio interesse diminuiva. Oh, si vede che è una storia della Tanemura, non è una critica, sto dicendo che si nota la sua mano, sia negli splendidi disegni che nel tipo di storia. Ma appunto, sa di già visto, anche solo per i personaggi. Sembra di vedere personaggi ben noti di altre sue fatiche.
I combattimenti li ho trovati noiosi, e la stessa storia della protagonista non mi ha coinvolta per niente.
Sakura e Aoba, li ho trovati insignificanti, se paragonati a personaggi, anche secondari, delle precedenti opere dell'autrice. È stata una vera delusione e uno spreco di soldi per quanto mi riguarda, è vero che mi sono fermata solo al quinto volume, ma mi ero già stufata al secondo. Ho voluto continuare perché avevo stima per l'autrice e speravo di vedere che la trama migliorasse, ma la mia opinione non ha fatto altro che peggiorare.
Arina Tanemura, da anni è sulla bocca di tutti, di anno in anno ha sfornato storie originali e coinvolgenti, dai disegni sempre più belli e con una schiera di fan sempre più in aumento.
Ma per le leggi universali, arriva un certo punto in cui un autore si perde e comincia a sfociare nel, cercherò di contenermi coi termini, "già visto". Questa è la cosa meno cattiva che mi viene da dire.
Ho sempre seguito con piacere questa autrice, che purtroppo, già con Shinshi Doumei Cross, avevo notato stesse calando in qualità descrittive.
Con "La spada incantata di Sakura", ha per me segnato il vero inizio del declino.
Oh sì, i disegni sono stupendi, curati fin nel minimo dettaglio. L'ambientazione storica è veramente favolosa, ed è stato proprio il fatto che per una volta trattasse di epoche antiche a spingermi nell'acquisto del primo volume della storia, ma... questo è una delle storie più noiose di questa autrice. Perfino "ION", che non è questo capolavoro, è a tratti più interessante.
Da tempo ho cominciato ad apprezzare i manga Josei, e ancora di più i fumetti con ambientazioni storiche. La Tanemura ha sempre trattato di manga dallo stampo scolastico o sovrannaturale.
La storia della principessa Kaguya è una delle mie preferite, sfruttata già da altri autori, che ne hanno sempre, per quello che ho visto io, reso onore, a modo loro.
Questa è originale, e sembrava interessante, ma via via che la storia prendeva piede, e via via il mio interesse diminuiva. Oh, si vede che è una storia della Tanemura, non è una critica, sto dicendo che si nota la sua mano, sia negli splendidi disegni che nel tipo di storia. Ma appunto, sa di già visto, anche solo per i personaggi. Sembra di vedere personaggi ben noti di altre sue fatiche.
I combattimenti li ho trovati noiosi, e la stessa storia della protagonista non mi ha coinvolta per niente.
Sakura e Aoba, li ho trovati insignificanti, se paragonati a personaggi, anche secondari, delle precedenti opere dell'autrice. È stata una vera delusione e uno spreco di soldi per quanto mi riguarda, è vero che mi sono fermata solo al quinto volume, ma mi ero già stufata al secondo. Ho voluto continuare perché avevo stima per l'autrice e speravo di vedere che la trama migliorasse, ma la mia opinione non ha fatto altro che peggiorare.