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<b>Attenzioni, possibili spoiler</b>

Ai tempi, dopo un po', mi ero annoiata nella lettura, e abbandonai "Shinshi Doumei Cross", ma mi era rimasta la curiosità del "Chissà dove andrà a parare". A distanza di qualche anno mi sono ri-cimentata nella lettura, e non so se è stato un bene o un male.
"Shinshi Doumei Cross" è un manga di ben undici volumi (so che esistono opere anche più lunghe, ma per me già undici è un bel numero) nei quali ci viene presentata la storia di Haine Otomiya, figlia di un noto imprenditore che l'ha venduta a un altro uomo di una certa importanza (che belle le famiglie altolocate). La ragazza è volenterosa, generosa e simpatica; vive in armonia con la famiglia adottiva e col fratellastro. Frequenta un esclusivo istituto,e lì segue con ardente passione il suo adorato Shizumasa, un ragazzo del quale è innamorata da sempre e che è "l'imperatore" della scuola. Haine e la sua amica Ushio entreranno nell'élite della scuola, e così, la nostra carismatica protagonista, potrà stare vicina al suo adorato. Tanti, tantissimi colpi di scena segneranno, nel bene e nel male questa storia.
Non è noiosa, questo non posso di certo dirlo, ma alcune scelte della gestione delle relazioni mi hanno lasciata basita. Anzi, mi hanno pure indispettita.
Se non sbaglio, questa è l'unica opera della famosa mangaka in cui viene affrontato l'amore omosessuale. E se è questo il modo in cui lo intende trattare, meglio che la pianti lì. Io non sopporto le banderuole, gente che passa da una persona all'altra come se fossero dei giochini con cui divertirsi e bona, finita lì. E ancor meno comprendo come dal piacere una persona di un determinato sesso si possa passare all'altro con una facilità mostruosa. Il tutto è stato gestito in maniera per me orribile e svilente: i sentimenti e gli affetti, sotto questo punto di vista, mi son sembrati più piatti, più dei capricci se vogliamo.
In questo, mi spiace, ma non sono per niente d'accordo nelle scelte della Tanemura.
I personaggi, questo gliene devo dare atto, sono molto ben caratterizzati; non ci sono macchiette vere e proprie (se escludiamo il discorso di prima, che sono anche piccole parentesi), tuttavia, dopo un po', mi è venuto a noia il tutto.
Una piccola parentesi su Ushio. Mi piaceva molto come era disegnata all'inizio, per il suo splendido sguardo, un peccato che arrivati a un certo punto lo cambi, facendola sembrare la fotocopia di Haine.
Ho voluto seguire fino in fondo le vicende, e gli ultimi capitoli mi hanno fatta ripensare a un altro manga letto non molto tempo fa, che mi aveva lasciato ugualmente scontenta. Certe cose proprio non riesco a digerirle.
I disegni son belli. Arina è Arina, ma non basta.
"Shinshi Doumei Cross" non è un'opera da buttare, ma rispetto ad altre storie l'ho trovata esageratamente appesantita. Molti eventi drammatici e tantissimi colpi di scena. Poche le micro-trame lasciate in sospeso, ma ammetto che avrei voluto saperne di più.
Nell'ultimo volumetto sono presenti anche delle storie extra, carine e godibili, ma nulla di che.
Per concludere, considerando tutto, mi limito a un sei. Non merita l'insufficienza, ma nemmeno un voto alto, per quanto mi riguarda.