Recensione

Recensione di Kenshin - 16 novembre 2015

Lo lessi a suo tempo (quando uscì) ancora neanche sapevo esistessero cose come le fumetterie, e da allora l'ho riletto e riletto un'infinità di volte (tanto che ho dovuto ricomprare il numero 2 che si era sciupato), la storia mi colpì subito, così come i disegni, nonostante molti non siano questo granché purtroppo ha un grandissimo difetto, il manga non ha un vero finale, dato che il buon Takeshi era malato (problemi ai polmoni) lo interruppe con 2 pagine in cui non c'è neanche una vignetta e soltanto scritte in cui riassume un finale raffazzonato (e dire che l'ultimo volume non era neanche disegnato da lui ma dal suo buon amico Kazushi "Bastard!" Hajiwara) e dato che fino a quel momento abbiamo praticamente visto un grande "prologo" la delusione è stata tanta, ma questo gli fa calare il mio punteggio solo di un punto.
Fatto sta che comunque chiunque io conosca che abbia letto questo manga lo ritiene un mezzo capolavoro (anche mio fratello che non è un patito di manga, quando sceglie un termine di paragone per gli altri fumetti in generale usa sempre "Elementalors").
Francamente la storia è molto bella e coinvolgente, i personaggi (quei pochi che sono stati approfonditi fino al momento della chiusura), ben caratterizzati, purtroppo si interrompe senza darci un vero finale, ma so che in Giappone ha avuto una nuova edizione con un "finale diverso" o forse dovremmo dire "con un finale", anche se dubito che comunque cambiare solo il finale riesca a soddisfare un lettore che arrivati all'ultima tavola con vignette si aspetta di entrare soltanto allora nella storia.