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7.0/10
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<b>Attenzione: potrebbe contenere spoiler!</b>

"Un vero peccato...", questa è stata la mia impressione una volta concluso il secondo e finale volume di quest'opera. Perché la trama di base è ben congegnata, ma vi è solamente lo scheletro, e per le tematiche importanti che affronta, come l'omicidio e la trascuratezza minorile, meritava di essere approfondito con qualche volume in più; gli atteggiamenti, la psicologia, i flashback, tutto questo viene solo accennato.
D'altro canto, sono rimasta colpita dalla bellezza delle tavole. Non troppo retinato, l'opera presenta delle immagini all'apparenza tranquille, calme ma piene di emozioni, che celano animi tristi e tormentati dai fantasmi del passato, creando la classica dicotomia tra luce-buio, l'una rilevante l'altra nascosta.
Interessante è la caratterizzazione del personaggio principale, ovvero Hisano studentessa di un liceo coinvolto in un caso di presunto omicidio di un professore. Spettatrice di quest'atmosfera di paura e dubbio, la riporta nel passato dove sempre da spettatrice assiste all'incendio che coinvolge la sua palazzina, da quel momento inizia a perdere i suoi genitori, l'amore viene sostituito dall'odio che la matrigna ha nei suoi confronti, vivendo una situazione di costante ansia e una gran voglia di andare lontano.
Non solo, il richiamo al passato viene evocato dall'incontro casuale di Yukinari, che si rivela essere il ragazzo che abitava nella stessa palazzina, e presunto colpevole di aver assassinato la madre coinvolta in quell'incendio. I pochi richiami ai flashback del ragazzo, hanno lo scopo di far capire al lettore che lui è il potenziale assassino della madre, e come il lettore lo è anche Hisano che inizia ad avere dei dubbi ma nello stesso tempo si innamora. Se Hisano vive una costante situazione di dubbio nella vita quotidiana, lo è data da una pecora, che rappresenterebbe una sorta di "grillo parlante", ma in realtà le pecore servono ad aiutare i bambini a dormire subito, dimenticando la tristezza. E infatti, in un flashback dove Hisano aveva appena perso la madre, per addormentarsi inizia a contare le pecore e una di esse fuoriesce e cerca di consolarla. Ma da quel momento in poi anziché consolarla, non fa altro che confondere i suoi sentimenti, come se volesse negare la possibilità di amare di nuovo. Per questo la "uccide"(nel manga la strappa in mille pezzi).
Ritornando al personaggio di Yukinari, avrei preferito una descrizione più dettagliata; egli si presenta come un ragazzo cinico e freddo, molto sottomesso dalla sua amica Kurumi, che si rileva alla fine essere il vero assassino di quella tragedia e complice dell'assassinio del professore. Yukinari deve rappresentare il personaggio che deve stare sempre al buio ma grazie a Hisano, trovano la forza di emergere insieme e andare verso la luce.
Carino e simpatico è stato invece il personaggio Kentaro, amico e compagno di classe di Hisano, che in questa storia oltre a dare una mano per la risoluzione del caso, rappresenterebbe la luce che accompagna Hisano.
Comunque molte cose sono state tralasciate: perché Yukinari vede la pecora? Perché Kurumi uccide il padre, e perché rimane nella sua stanza anziché in prigione?
Un'opera piena di punti interrogativi, ma tutto sommato è stata una lettura piacevole. Se vi piacciono le storie con molte dinamiche psicologiche, non ve lo consiglio perché qui viene accennato ma non si sviluppa come dovrebbe.