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“Il giardino delle parole” (conosciuto in Giappone come “Kotonoha no Niwa”) è un film d'animazione giapponese del 2013 prodotto dalla CoMix Wave Films e diretto da Makoto Shinkai, regista e autore dell'opera. Il film, della durata di circa quaranta minuti, narra le vicende di uno studente di quindici anni, Takao Akizuki, che sogna di diventare uno stilista di scarpe. E' un tipo calmo, riflessivo e un po’ introverso che adora le giornate di pioggia, nelle quali marina la scuola per di dirigersi allo Shinjuku Gyoen col fine di dedicarsi alla sua passione. Un giorno, però, al parco incontra Yukari Yukino, misteriosa donna, solita anche lei andare allo Shinjuku Gyoen, ed è così che iniziano a frequentarsi. Takao si sente a suo agio parlandole, mentre Yukari, per quanto possa mostrarsi interessata e partecipe, non parla mai di sé. Solo successivamente si scoprirà che lei ha ventisette anni e che è un'insegnante, e da quel momento in poi il loro rapporto diventerà sempre più complicato. Il tutto ruota attorno a un sentimentalismo drammatico col fine di esprimere un messaggio: "La maturità non necessariamente è dovuta al raggiungimento di una determinata età adulta, siccome è invece frutto di esperienza e coscienza". Molti altri significati possono essere estrapolati, come ad esempio che la sfera affettiva è soggetta a continui cambiamenti che mutano la condizione umana, in quanto la ricerca dell'essenza non è nient'altro che nei sentimenti, complesse sensazioni e stati di coscienza seguiti da un avvertimento psichico positivo o negativo. Nel caso dell'amore, esso è contrapposto alla ragione, essendo un qualcosa di irrazionale e indefinibile, qualcosa che non certo si decide da un momento all'altro. Può essere suscitato da un'attrazione fisica (anche se in quel caso molto spesso si tratta di semplice attrazione unilaterale), ma soprattutto da un interessamento istintivo e improvviso (amore a prima vista), nel quale si trovano affascinanti anche le attitudini e il modo di esporsi. Un elemento fondamentale nel film è la pioggia, che assume un valore simbolico: essa è infatti lo specchio delle loro emozioni, in quanto definisce e descrive il loro essere.

E' stata una visione molto piacevole, eccezionale a livello grafico; sono rimasto un po’ deluso per la scarsa caratterizzazione degli altri personaggi della storia e anche da alcune approssimazioni sui protagonisti stessi, ma nel complesso mi ha dato una buona impressione. Un 7,5 tendente al 7.