Recensione
"Prince of Stride: Alternative" è un anime sportivo, basato su una particolarissima forma di staffetta con tratti ripresi dal parkour. Avvicinatami quasi per caso a un anime che ben si discosta dal mio genere classico, sono rimasta piacevolmente colpita e per nulla pentita di avergli dato una chance.
Ho apprezzato come siano state mischiate in giusta dose le parti dedicate alla competizione sportiva e quelle più comiche o introspettive, dedicate soltanto ai ragazzi. Il peccato, tuttavia, è che in così pochi episodi la caratterizzazione completa di tutti risulta invece fallace, finendo per lasciare soltanto vagamente tratteggiato un personaggio come Kyosuke, in cui riponevo tante aspettative, o concentrandosi maggiormente su Takeru, Riku e Nana, lasciando da parte gli altri membri del gruppo (e il mio carissimo Heath, personaggio preferito indiscusso).
Qualcosa forse da sviluppare meglio è il punto di vista tecnico-sportivo: essendo atleti che partecipano a delle competizioni, un preparatore atletico vero e proprio sarebbe d'obbligo. L'unica figura di spicco, invece, oltre a Sakurai che però non svolge funzioni di coordinazione per l'allenamento, è il professore, di così poco conto e spessore che praticamente non si ricorda, se non per i suoi "modi di dire giapponesi".
Nel complesso, però, l'anime mi è piaciuto, nonostante in alcuni momenti risulti frettoloso e in altri eccessivamente attento: mi è piaciuto il modo in cui hanno rappresentato la determinazione dei ragazzi e il modo in cui, attraverso lo sport, essi vogliano unirsi fino a collegare i propri sentimenti.
Particolarmente gradito, infine, è il senso di inferiorità che Riku prova nei confronti di Tomoe, suo fratello, e che lo porta a fuggire di fronte alle difficoltà. Mi è piaciuto molto vedere come questo sentimento sia stato sviluppato, e vedere Riku trovare una soluzione ha dato anche a me un po' di carica per affrontare con più determinazione le difficoltà della vita, cercando una soluzione non solo dentro di sé, ma anche negli amici.
Nel complesso, quindi, consiglio l'anime a tutti: leggero eppure emozionante, anche se con qualche aspetto da migliorare.
Storia: 7/8
Musica: 8 (carinissima la ending, "Be My Steady!")
Disegni: 9
Caratterizzazione: 6/7
Ho apprezzato come siano state mischiate in giusta dose le parti dedicate alla competizione sportiva e quelle più comiche o introspettive, dedicate soltanto ai ragazzi. Il peccato, tuttavia, è che in così pochi episodi la caratterizzazione completa di tutti risulta invece fallace, finendo per lasciare soltanto vagamente tratteggiato un personaggio come Kyosuke, in cui riponevo tante aspettative, o concentrandosi maggiormente su Takeru, Riku e Nana, lasciando da parte gli altri membri del gruppo (e il mio carissimo Heath, personaggio preferito indiscusso).
Qualcosa forse da sviluppare meglio è il punto di vista tecnico-sportivo: essendo atleti che partecipano a delle competizioni, un preparatore atletico vero e proprio sarebbe d'obbligo. L'unica figura di spicco, invece, oltre a Sakurai che però non svolge funzioni di coordinazione per l'allenamento, è il professore, di così poco conto e spessore che praticamente non si ricorda, se non per i suoi "modi di dire giapponesi".
Nel complesso, però, l'anime mi è piaciuto, nonostante in alcuni momenti risulti frettoloso e in altri eccessivamente attento: mi è piaciuto il modo in cui hanno rappresentato la determinazione dei ragazzi e il modo in cui, attraverso lo sport, essi vogliano unirsi fino a collegare i propri sentimenti.
Particolarmente gradito, infine, è il senso di inferiorità che Riku prova nei confronti di Tomoe, suo fratello, e che lo porta a fuggire di fronte alle difficoltà. Mi è piaciuto molto vedere come questo sentimento sia stato sviluppato, e vedere Riku trovare una soluzione ha dato anche a me un po' di carica per affrontare con più determinazione le difficoltà della vita, cercando una soluzione non solo dentro di sé, ma anche negli amici.
Nel complesso, quindi, consiglio l'anime a tutti: leggero eppure emozionante, anche se con qualche aspetto da migliorare.
Storia: 7/8
Musica: 8 (carinissima la ending, "Be My Steady!")
Disegni: 9
Caratterizzazione: 6/7