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8.0/10
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Chi non si è mai sentito solo almeno una volta nella vita?
Chi non si è mai chiesto: "A cosa servono i social network, se le persone non provano empatia tra loro?".
A questi interrogativi prova a dare una risposta "Kiznavier". Lo fa attraverso un'analisi che parte da una storia sci-fi, ma che in realtà è un pretesto per un dramma esistenziale che ha come protagonisti sette ragazzi; ognuno coi propri problemi e insicurezze, ognuno "legato all'altro" dal misterioso "progetto Kizna".
Mari Okada scrive una sceneggiatura esemplare: non analizza uno ad uno i personaggi, ma li unisce tramite le loro solitudini e disagi. Di tutto rispetto il comparto visivo, con fondali estremamente realistici e scenografie molto curate nei dettagli.

Concludendo, si può valutare questa serie anime come un prodotto maturo e sufficientemente fruibile. Una serie "fresca" e intelligente; uno dei migliori anime della stagione primaverile 2016.