Recensione
Joker Game
8.0/10
"Joker Game" è un anime drammatico/storico/militare prodotto dallo studio Production I.G. La sceneggiatura è tratta dall'omonima serie di novel di Koji Yanagi, conclusasi nel marzo del 2016.
L'anime è ambientato nel Giappone degli anni che precedono l'inizio della Seconda Guerra Mmondiale. Durante questo periodo di reciproca diffidenza tra le varie potenze mondiali, causa la fine della Prima Guerra Mondiale, diversi Paesi del mondo, tra cui anche il rigido Giappone (legato alla tradizione e al valore dell'uomo vero e virtuoso), decide di fondare un'agenzia di spionaggio alla cui guida c'è il misterioso colonnello Yuuki. Le alte sfere dell'esercito imperiale, fin dall'inizio, appaiono contrarie alla politiche di tale istituzione, l'Agenzia-D. In effetti le sue fondamenta sono l'opposto dei valori dell'esercito: tutte le spie reclutate non provengono dall'accademia militare e hanno come principio "Non morire. Non uccidere".
Dopo una presentazione ricca di aspettative, il susseguirsi degli episodi, nonostante affascinanti dal punto di vista dell'animazione e delle tematiche, appare piatto e privo di una trama centrale. Questo concetto viene ribadito da molti e appare un punto debole. Io credo che per capire la trama bisogna vederlo tutto. Gli episodi, anche se superficialmente sono distaccati e autoconclusivi, non fanno altro che presentare i principi e la psicologia dell'agenzia, in particolar modo del colonnello Yuuki.
Ciò che non ho molto gradito è la scarsa caratterizzazione delle spie dell'agenzia, che talvolta risulta difficile riconoscere. Da un certo punto di vista, però, potrebbe essere una scelta voluta, in quanto protagonista della serie sembra essere il colonnello Yuuki e i principi trasmessi alla sua rete di spie.
"Joker Game" è una di quelle opere che puoi amare o odiare, non esistono mezze misure.
L'anime è ambientato nel Giappone degli anni che precedono l'inizio della Seconda Guerra Mmondiale. Durante questo periodo di reciproca diffidenza tra le varie potenze mondiali, causa la fine della Prima Guerra Mondiale, diversi Paesi del mondo, tra cui anche il rigido Giappone (legato alla tradizione e al valore dell'uomo vero e virtuoso), decide di fondare un'agenzia di spionaggio alla cui guida c'è il misterioso colonnello Yuuki. Le alte sfere dell'esercito imperiale, fin dall'inizio, appaiono contrarie alla politiche di tale istituzione, l'Agenzia-D. In effetti le sue fondamenta sono l'opposto dei valori dell'esercito: tutte le spie reclutate non provengono dall'accademia militare e hanno come principio "Non morire. Non uccidere".
Dopo una presentazione ricca di aspettative, il susseguirsi degli episodi, nonostante affascinanti dal punto di vista dell'animazione e delle tematiche, appare piatto e privo di una trama centrale. Questo concetto viene ribadito da molti e appare un punto debole. Io credo che per capire la trama bisogna vederlo tutto. Gli episodi, anche se superficialmente sono distaccati e autoconclusivi, non fanno altro che presentare i principi e la psicologia dell'agenzia, in particolar modo del colonnello Yuuki.
Ciò che non ho molto gradito è la scarsa caratterizzazione delle spie dell'agenzia, che talvolta risulta difficile riconoscere. Da un certo punto di vista, però, potrebbe essere una scelta voluta, in quanto protagonista della serie sembra essere il colonnello Yuuki e i principi trasmessi alla sua rete di spie.
"Joker Game" è una di quelle opere che puoi amare o odiare, non esistono mezze misure.