Recensione
Grimgar of Fantasy and Ash
8.0/10
Mi sono messo alla visione di "Grimgar of Fantasy and Ash" con l'idea di vedere un fac-simile di "Sword Art Online" ma nel giro di un paio di puntate ho capito che con opere del genere non ha da spartire praticamente nulla.
"Grimgar" è essenzialmente uno Slice-of-life in salsa Fantasy e come tale eredita le caratteristiche principali del filone... su tutte la lentezza narrativa e la scarsità d'azione.
Il perchè dei ragazzi siano stati catapultati in un mondo fantasy non verrà mai spiegato ma non si tratta di una mancanza bensì di una cosa voluta poichè è solo un espediente usato per non dover affrontare e sviscerare passato e provenienza dei vari personaggi. Per lo stesso motivo Haru e soci non cercano disperatamente un modo di uscirne ma si limitano ad adattarsi alla loro nuova realtà proprio perchè il mondo da cui arrivano è vago, irrilevante e dai contorni non definiti.
Ecco perchè "Grimgar" non ha molto da spartire con gli altri titoli sul genere e credo che questa sia anche la chiave di volta per poter capire ed apprezzare l'opera per quello che è. Se non si coglie (e apprezza) questa sua caratteristica il titolo risulterà irrimediabilmente vuoto, lento e di una noia quasi mortale, soprattutto all'inizio, così come descritto da alcuni utenti.
In questo quadro si collocano i personaggi, normalissimi ragazzi ognuno alla ricerca della propria identià e ruolo in quel nuovo mondo. Nessun eroe over-powered quindi, nessuno che si elevi dalla massa ma un manipolo di caratteri e personalità, talvolta in contrasto, che devono trovare un equilibrio per andare d'accordo ma anche per coprire le lacune altrui e riuscire quindi a sopravvivere in quel mondo complicato.
Parlando del comparto tecnico l'opera risulta una gioia per gli occhi, ambientazioni e sfondi sono delicati e realizzati divinamente... sembrano fatti a pastello acquerellato e si sposano alla perfezione con la narrazione e la pacatezza dell'opera. Animazioni ed effetti di luce sono altrettanto ben fatti confezionando un aspetto grafico e visivo veramente particolare e d'impatto. Anche la parte audio l'ho trovata veramente ben fatta, buone opening ed ending ma soprattutto una OST pregevolissima con un utilizzo sapiente delle melodie di accompagnamento, per altro molto variegate e non semplici ri-arrangiamenti del main theme.
In definitiva chi non apprezza gli slice-of-life e la pacatezza che li contraddistingue dovrebbe tenersi alla larga da "Grimgar" mentre chi è alla ricerca di qualcosa di alternativo, delicato e narrativo lo troverà sicuramente di suo gradimento. Parliamoci chiaro: non siamo di fronte ad un capolavoro ma credo che al giorno d'oggi si etichettino troppo frettolosamente e in maniera superficiale i nuovi anime, cercando ad ogni costo somiglianze che lasciano spesso il tempo che trovano e creando di conseguenza false aspettative. "Grimgar" patisce questa cosa... marchiato e triturato come uno dei vari cloni di "SAO" ancora prima di aver provato veramente a capire cosa si avesse per le mani. Poi può piacere come no ma di certo non è un "more of the same" mal riuscito come molti lo hanno etichettato.
"Grimgar" è essenzialmente uno Slice-of-life in salsa Fantasy e come tale eredita le caratteristiche principali del filone... su tutte la lentezza narrativa e la scarsità d'azione.
Il perchè dei ragazzi siano stati catapultati in un mondo fantasy non verrà mai spiegato ma non si tratta di una mancanza bensì di una cosa voluta poichè è solo un espediente usato per non dover affrontare e sviscerare passato e provenienza dei vari personaggi. Per lo stesso motivo Haru e soci non cercano disperatamente un modo di uscirne ma si limitano ad adattarsi alla loro nuova realtà proprio perchè il mondo da cui arrivano è vago, irrilevante e dai contorni non definiti.
Ecco perchè "Grimgar" non ha molto da spartire con gli altri titoli sul genere e credo che questa sia anche la chiave di volta per poter capire ed apprezzare l'opera per quello che è. Se non si coglie (e apprezza) questa sua caratteristica il titolo risulterà irrimediabilmente vuoto, lento e di una noia quasi mortale, soprattutto all'inizio, così come descritto da alcuni utenti.
In questo quadro si collocano i personaggi, normalissimi ragazzi ognuno alla ricerca della propria identià e ruolo in quel nuovo mondo. Nessun eroe over-powered quindi, nessuno che si elevi dalla massa ma un manipolo di caratteri e personalità, talvolta in contrasto, che devono trovare un equilibrio per andare d'accordo ma anche per coprire le lacune altrui e riuscire quindi a sopravvivere in quel mondo complicato.
Parlando del comparto tecnico l'opera risulta una gioia per gli occhi, ambientazioni e sfondi sono delicati e realizzati divinamente... sembrano fatti a pastello acquerellato e si sposano alla perfezione con la narrazione e la pacatezza dell'opera. Animazioni ed effetti di luce sono altrettanto ben fatti confezionando un aspetto grafico e visivo veramente particolare e d'impatto. Anche la parte audio l'ho trovata veramente ben fatta, buone opening ed ending ma soprattutto una OST pregevolissima con un utilizzo sapiente delle melodie di accompagnamento, per altro molto variegate e non semplici ri-arrangiamenti del main theme.
In definitiva chi non apprezza gli slice-of-life e la pacatezza che li contraddistingue dovrebbe tenersi alla larga da "Grimgar" mentre chi è alla ricerca di qualcosa di alternativo, delicato e narrativo lo troverà sicuramente di suo gradimento. Parliamoci chiaro: non siamo di fronte ad un capolavoro ma credo che al giorno d'oggi si etichettino troppo frettolosamente e in maniera superficiale i nuovi anime, cercando ad ogni costo somiglianze che lasciano spesso il tempo che trovano e creando di conseguenza false aspettative. "Grimgar" patisce questa cosa... marchiato e triturato come uno dei vari cloni di "SAO" ancora prima di aver provato veramente a capire cosa si avesse per le mani. Poi può piacere come no ma di certo non è un "more of the same" mal riuscito come molti lo hanno etichettato.