Recensione
"Fate/stay night: Heaven's Feel I. Presage Flower" è il primo film di una trilogia che andrà ad adattare la terza ed ultima route di "Fate/stay night", visual novel targata Type-Moon del 2004.
Negli anni le trasposizioni animate del brand hanno creato confusione per via della moltitudine di progetti opposti che hanno finito per incrociarsi: nel 2006 Deen creò una serie miscuglio delle tre route che sfociò in una produzione giustamente denigrata, mentre nel 2010, tentando di riassumere le diverse ore di contenuto della seconda route ("Unlimited Blade Works") in meno di due ore, ottenne un altro risultato fallimentare; tuttavia ad essere molto vicina alle produzioni Type-Moon era lo studio Ufotable, che nel 2014 ridiede vita a "Stay Night" attraverso un nuovo adattamento di "Unlimited Blade Works", che stavolta ha saputo dare giustizia al nome che porta; insieme allo stesso è stata dunque annunciata questa trasposizione di "Heaven's Feel", scenario finora inedito.
Dunque, tra produzioni superflue e altre invece necessarie ma non autonome con studi differenti tra loro, come approcciarsi? Non è un segreto che si dovrebbe propendere per le produzioni Ufotable, ovviamente partendo da "Stay Night" (origine di tutto fin dal 2004) e si dovrebbe sapere che quest'ultimo è diviso in tre scenari/route; per chi non lo sapesse la route è una storia alternativa, si riparte sempre dallo stesso prologo ma va a svilupparsi presto in modo totalmente differente dalle altre due; questo potrebbe far erroneamente credere che le route possano essere seguite in qualunque ordine e in modo indipendente ma così non è, per questioni narrative sono strutturate per essere seguite in modo preciso (ordine nelle rivelazioni, spiegazioni date per scontato, questioni sui personaggi, parti in comune saltate ecc..).
È palese e scontato che si parta dalla prima route (chiamata "Fate"), tuttavia in formato animato è per ora assente (se non come parte di un miscuglio da evitare) e se ci si vuole limitare agli anime va per forza di cose saltata, tuttavia ciò non è un dramma, partire dalla seconda route è un compromesso accettabile e non che vi sia altra scelta (inoltre hanno modificato l'opera a tal proposito); si arriva infine a questa terza route che a differenza di quanto la disinformazione generale suggerisce va vista PRIMA di "Zero", prequel (ovvero pensato per essere visto dopo nonostante sia ambientato prima) di tutto "Stay Night". Di conseguenza chi va a vedere il film deve avere chiaro che: deve guardarsi prima "Unlimited Blade Works"; dovrà aspettare tutti e tre i film prima che ogni risposta sia chiara; la visione di "Zero" spoilera i suddetti film, mentre invece quest'ultimo è stato pensato per chi già sa tutto delle tre route di "Stay Night".
Detto ciò possiamo iniziare con una decostruzione di "Presage Flower", ad oggi (16/02/18) l'unico uscito della trilogia.
"Heaven's Feel" è una route più lunga di "Unlimited Blade Works", tre film a primo acchito possono sembrare pochi, ma è realmente così? Considerando che l'anime di UBW ha avuto tante scene originali e altrimenti sarebbero molti meno episodi, un prologo a cui ha ormai già pensato quest'ultimo e il fatto che la lunghezza di HF è spesso dovuta a descrizioni testuali che animate risultano immediate o scene la cui efficacia può essere sostituita facilmente... direi che tre film da almeno due ore ciascuno bastano sicuramente. In effetti ci sono riusciti, hanno velocizzato il ritmo ma con scelte decisamente intelligenti: come già detto, piuttosto che far rivedere per l'ennesima volta il prologo, hanno mantenuto solo le parti iniziali che differivano da UBW e riassunto il resto con un'Opening (essendo pensato per essere visto solo dopo la serie), alcune scene sono state legate tra loro e tra una cosa e l'altra si è ottenuto un risultato buono; la sensazione di ritmo serrato si percepisce, tuttavia essa non è necessariamente un problema, un pacing veloce può funzionare se fatto bene e ne giova il flow che ci lascia sì con una sensazione di spedito, ma mai di "rushato". C'è anche da dire che i produttori hanno fatto tagliare 30 minuti dallo storyboard quindi questo è certamente il meglio che si poteva fare, chissà se nei BD verranno aggiunte altre scene, ma anche così la pellicola risulta più che riuscita per quanto non impeccabile.
Di conseguenza come sono state strutturate queste 2 ore? Con una partenza come solito di "Stay Night", basata su elementi Slice of Life, non per questo senza importanti elementi di background atti a creare spazio ed empatia per i personaggi, specie Sakura che ne ha necessità per un passaggio da personaggio molto secondario delle altre route a ruolo da protagonista per questo scenario in cui risulta molto centrale; non servirà ricordare, quindi, che per quanto le battaglie siano di un elevato standard qualitativo, esse non sono il fulcro della produzione, e che l'opera non è certo rivolta ad un target che vuole solo mazzate da Battle Shounen ma a chi ricerca proprio la prolissità che caratterizza "Fate", il cui fulcro sono piuttosto i personaggi, la loro psicologia, rapporti (conflittuali o meno) e tutte le tematiche che possono derivare da ciò.
Nonostante gli scontri non debbano essere il principale motivo d'interesse, non significa che non possano risultare magistrali: per questo primo film non si è ancora arrivati alle più memorabili, tuttavia il livello d'azione è sicuramente alto, non tanto per la coreografia (a volte ottima, altre discreta), ma per la tipica struttura dei combattimenti targati Type Moon (nello specifico l'autore Kinoko Nasu), non tipiche gare di forza, ma neanche effetti ludici (dello stampo "Jojo" o "Bleach"); piuttosto una via di mezzo dominata da adattabilità, situazioni molto specifiche, simbolismi e abilità ed attacchi iconici; molto altro dipende poi dalle componenti audiovisive di cui andremo a parlare.
Visivamente questo film è puro spettacolo, la realizzazione ha portato a una qualità estrema per quanto vi siano rari scivoloni con sporadici movimenti legnosi, salvo ciò non risultano problemi di sorta... a quel punto sta allo spettatore saper apprezzare o meno questo nuovo stile che hanno adottato, ovvero non nascondere più l'integrazione tra animazione tradizionale e CG ma renderla palese e far gridare quest'ultima come cavallo di battaglia della produzione; il discostamento che si crea non è innaturale grazie non solo alla valida fattura delle due tecniche prese singolarmente, ma anche alla palese esperienza che hanno maturato in questo campo, la quale può tuttavia cogliere impreparati gli spettatori più conservatori.
Il sonoro invece è persino più impeccabile, tra OST che mi hanno persino fatto rivalutare la monotonia delle Kalafina dopo anni -
già dalle interviste ho notato quanto Yuki Kajiura ci tenesse ad entrare ed adattarsi alle atmosfere e personaggi di questo scenario, e direi che ci è riuscita; non commento troppo gli effetti sonori non essendo un esperto ma mi hanno convinto, inutile stare ad elogiare il doppiaggio originale, come al solito (di cui comunque ho potuto fruire solo da trailer o materiale originale); farò solo un breve commento sul ridoppiaggio nostrano, sicuramente valido! Ottime voci, buona recitazione e adattamento accettabile, ci sta sicuramente.
La regia gioca bene con le inquadrature, a volte avvalendosi del piano sequenza che tanto va di moda (e fa bene), ma avvalendosi di stacchi più improvvisi quando necessario; non c'è stata occasione per raggiungere picchi quali la scena di "Last Stardust" nell'episodio 20 di UBW, ma anche senza una scena eccessivamente saliente si è stati molto più costanti della seconda stagione di "Unlimited"(produzione travalicata per l'improvviso compito di gestire "God Eater" e quello che può comportare una serie televisiva); se il cambio di regista sia stato in meglio lo si confermerà solo in futuro, ma le potenzialità ci sono, non avremo uno Yuasa ma certamente affidare la direzione ad un "artista visivo" come Tomonori Sudou è stata certamente interessante ed efficace; avendo anche il ruolo di supervisore delle animazioni si nota la sua pretesa nel dare un'espressività eloquente ai personaggi, metodo di comunicazione atto a sostituire la forte componente descrittiva di una visual novel (già usato in UBW ma qui raffinato in meglio), compensazione che difficilmente può rimpiazzare un testo ma che crea un compromesso funzionale.
Tutto quello citato prima, dunque, aiuta alla scrittura dei personaggi che già di per se sono di spessore, quello che avverrà però è uno scambio di ruoli; già nella precedente route chi erroneamente la considerava una produzione autonoma poteva storcere il naso quando un personaggio che aveva ricevuto poco spazio usciva fuori dai giochi... magari non sapendo che tutti quei personaggi "snobbati" (Rider, Kirei, Sakura ecc.) avranno in questo scenario un ruolo di rilievo, mentre alcuni di quelli più presenti su UBW (Archer, Gigamesh, Caster ecc.) saranno meno presenti; altri hanno spazio in ambo le route, primo di tutti il protagonista Shirou ma anche Illya e Rin, quest'ultime persino più di prima (Illya ha avuto diverse sue scene omesse ma hanno detto che compenseranno con il secondo film).
Tuttavia gli argomenti più interessanti e succosi su quest'argomento richiederebbero i prossimi episodi dunque rimanderò il commento completo alla loro uscita, dopotutto si deve ancora entrare nel vivo della route e per ora si sono semplicemente costruite le fondamenta per poter andare in una "certa" direzione (non faccio spoiler); in realtà a parte leggere inerzie che ho già criticato, l'unico dispiacere che ho avuto per la pellicola l'ho notato solo come lettore dell'originale: non hanno trasposto due scene che avrebbero alzato estremamente la componente horror ed è un peccato, tuttavia preso in sè e per sè non ci sono problemi. Piuttosto devo ancora sottolineare quanti pochi problemi ci siano rispetto all'idea di "sacrificare" questa prima pellicola per agevolare le prossime, dopotutto ormai la strada è in discesa e si sono portati in un punto in cui due film, SE gestiti bene, possono rappresentare alla grande ciò che segue (e sono fiducioso, visto che già con "Presage Flower" non sembra affatto di trovarsi di fronte a un build-up che si limita a favore del resto ma un vero e proprio lavoro degno di nota, per quanto non sia la perfezione assoluta e si avverta un ritmo serrato che comunque non è necessariamente un difetto).
Come già scrissi per la recensione della VN, la tematica principale di "Stay Night" è "la conquista di se stessi": se nelle altre route questo sfociava nell'ideale, su "Heaven's Feel" ci si concentrerà ancor di più sull'attrito che questo ha con la realtà; ribadisco che si deve entrare ancora totalmente nella route, ma allo stesso modo garantisco che i toni iniziano ad essere più che accennati o suggeriti; in ogni caso però, indipendentemente da ciò che verrà dopo, quella che si ha con "Presage Flower" è a prescindere una visione spettacolare con la sua atmosfera suggestiva e perversa, passaggio da scene adrenaliniche e cupe in contrasto con l'inizio tranquillo, dolce e a tratti nostalgico, il tutto diretto con professionalità e creatività. Se avete apprezzato UBW non avete altro da attendere a mio avviso, altrimenti sta a voi decidere se verificare o meno quanto HF possa farvi scoprire un lato di "Stay Night" che difficilmente avreste immaginato; comunque da parte mia, che avevo delle pretese abbastanza alte e pignole, c'è sicuramente tanta soddisfazione.
Negli anni le trasposizioni animate del brand hanno creato confusione per via della moltitudine di progetti opposti che hanno finito per incrociarsi: nel 2006 Deen creò una serie miscuglio delle tre route che sfociò in una produzione giustamente denigrata, mentre nel 2010, tentando di riassumere le diverse ore di contenuto della seconda route ("Unlimited Blade Works") in meno di due ore, ottenne un altro risultato fallimentare; tuttavia ad essere molto vicina alle produzioni Type-Moon era lo studio Ufotable, che nel 2014 ridiede vita a "Stay Night" attraverso un nuovo adattamento di "Unlimited Blade Works", che stavolta ha saputo dare giustizia al nome che porta; insieme allo stesso è stata dunque annunciata questa trasposizione di "Heaven's Feel", scenario finora inedito.
Dunque, tra produzioni superflue e altre invece necessarie ma non autonome con studi differenti tra loro, come approcciarsi? Non è un segreto che si dovrebbe propendere per le produzioni Ufotable, ovviamente partendo da "Stay Night" (origine di tutto fin dal 2004) e si dovrebbe sapere che quest'ultimo è diviso in tre scenari/route; per chi non lo sapesse la route è una storia alternativa, si riparte sempre dallo stesso prologo ma va a svilupparsi presto in modo totalmente differente dalle altre due; questo potrebbe far erroneamente credere che le route possano essere seguite in qualunque ordine e in modo indipendente ma così non è, per questioni narrative sono strutturate per essere seguite in modo preciso (ordine nelle rivelazioni, spiegazioni date per scontato, questioni sui personaggi, parti in comune saltate ecc..).
È palese e scontato che si parta dalla prima route (chiamata "Fate"), tuttavia in formato animato è per ora assente (se non come parte di un miscuglio da evitare) e se ci si vuole limitare agli anime va per forza di cose saltata, tuttavia ciò non è un dramma, partire dalla seconda route è un compromesso accettabile e non che vi sia altra scelta (inoltre hanno modificato l'opera a tal proposito); si arriva infine a questa terza route che a differenza di quanto la disinformazione generale suggerisce va vista PRIMA di "Zero", prequel (ovvero pensato per essere visto dopo nonostante sia ambientato prima) di tutto "Stay Night". Di conseguenza chi va a vedere il film deve avere chiaro che: deve guardarsi prima "Unlimited Blade Works"; dovrà aspettare tutti e tre i film prima che ogni risposta sia chiara; la visione di "Zero" spoilera i suddetti film, mentre invece quest'ultimo è stato pensato per chi già sa tutto delle tre route di "Stay Night".
Detto ciò possiamo iniziare con una decostruzione di "Presage Flower", ad oggi (16/02/18) l'unico uscito della trilogia.
"Heaven's Feel" è una route più lunga di "Unlimited Blade Works", tre film a primo acchito possono sembrare pochi, ma è realmente così? Considerando che l'anime di UBW ha avuto tante scene originali e altrimenti sarebbero molti meno episodi, un prologo a cui ha ormai già pensato quest'ultimo e il fatto che la lunghezza di HF è spesso dovuta a descrizioni testuali che animate risultano immediate o scene la cui efficacia può essere sostituita facilmente... direi che tre film da almeno due ore ciascuno bastano sicuramente. In effetti ci sono riusciti, hanno velocizzato il ritmo ma con scelte decisamente intelligenti: come già detto, piuttosto che far rivedere per l'ennesima volta il prologo, hanno mantenuto solo le parti iniziali che differivano da UBW e riassunto il resto con un'Opening (essendo pensato per essere visto solo dopo la serie), alcune scene sono state legate tra loro e tra una cosa e l'altra si è ottenuto un risultato buono; la sensazione di ritmo serrato si percepisce, tuttavia essa non è necessariamente un problema, un pacing veloce può funzionare se fatto bene e ne giova il flow che ci lascia sì con una sensazione di spedito, ma mai di "rushato". C'è anche da dire che i produttori hanno fatto tagliare 30 minuti dallo storyboard quindi questo è certamente il meglio che si poteva fare, chissà se nei BD verranno aggiunte altre scene, ma anche così la pellicola risulta più che riuscita per quanto non impeccabile.
Di conseguenza come sono state strutturate queste 2 ore? Con una partenza come solito di "Stay Night", basata su elementi Slice of Life, non per questo senza importanti elementi di background atti a creare spazio ed empatia per i personaggi, specie Sakura che ne ha necessità per un passaggio da personaggio molto secondario delle altre route a ruolo da protagonista per questo scenario in cui risulta molto centrale; non servirà ricordare, quindi, che per quanto le battaglie siano di un elevato standard qualitativo, esse non sono il fulcro della produzione, e che l'opera non è certo rivolta ad un target che vuole solo mazzate da Battle Shounen ma a chi ricerca proprio la prolissità che caratterizza "Fate", il cui fulcro sono piuttosto i personaggi, la loro psicologia, rapporti (conflittuali o meno) e tutte le tematiche che possono derivare da ciò.
Nonostante gli scontri non debbano essere il principale motivo d'interesse, non significa che non possano risultare magistrali: per questo primo film non si è ancora arrivati alle più memorabili, tuttavia il livello d'azione è sicuramente alto, non tanto per la coreografia (a volte ottima, altre discreta), ma per la tipica struttura dei combattimenti targati Type Moon (nello specifico l'autore Kinoko Nasu), non tipiche gare di forza, ma neanche effetti ludici (dello stampo "Jojo" o "Bleach"); piuttosto una via di mezzo dominata da adattabilità, situazioni molto specifiche, simbolismi e abilità ed attacchi iconici; molto altro dipende poi dalle componenti audiovisive di cui andremo a parlare.
Visivamente questo film è puro spettacolo, la realizzazione ha portato a una qualità estrema per quanto vi siano rari scivoloni con sporadici movimenti legnosi, salvo ciò non risultano problemi di sorta... a quel punto sta allo spettatore saper apprezzare o meno questo nuovo stile che hanno adottato, ovvero non nascondere più l'integrazione tra animazione tradizionale e CG ma renderla palese e far gridare quest'ultima come cavallo di battaglia della produzione; il discostamento che si crea non è innaturale grazie non solo alla valida fattura delle due tecniche prese singolarmente, ma anche alla palese esperienza che hanno maturato in questo campo, la quale può tuttavia cogliere impreparati gli spettatori più conservatori.
Il sonoro invece è persino più impeccabile, tra OST che mi hanno persino fatto rivalutare la monotonia delle Kalafina dopo anni -
già dalle interviste ho notato quanto Yuki Kajiura ci tenesse ad entrare ed adattarsi alle atmosfere e personaggi di questo scenario, e direi che ci è riuscita; non commento troppo gli effetti sonori non essendo un esperto ma mi hanno convinto, inutile stare ad elogiare il doppiaggio originale, come al solito (di cui comunque ho potuto fruire solo da trailer o materiale originale); farò solo un breve commento sul ridoppiaggio nostrano, sicuramente valido! Ottime voci, buona recitazione e adattamento accettabile, ci sta sicuramente.
La regia gioca bene con le inquadrature, a volte avvalendosi del piano sequenza che tanto va di moda (e fa bene), ma avvalendosi di stacchi più improvvisi quando necessario; non c'è stata occasione per raggiungere picchi quali la scena di "Last Stardust" nell'episodio 20 di UBW, ma anche senza una scena eccessivamente saliente si è stati molto più costanti della seconda stagione di "Unlimited"(produzione travalicata per l'improvviso compito di gestire "God Eater" e quello che può comportare una serie televisiva); se il cambio di regista sia stato in meglio lo si confermerà solo in futuro, ma le potenzialità ci sono, non avremo uno Yuasa ma certamente affidare la direzione ad un "artista visivo" come Tomonori Sudou è stata certamente interessante ed efficace; avendo anche il ruolo di supervisore delle animazioni si nota la sua pretesa nel dare un'espressività eloquente ai personaggi, metodo di comunicazione atto a sostituire la forte componente descrittiva di una visual novel (già usato in UBW ma qui raffinato in meglio), compensazione che difficilmente può rimpiazzare un testo ma che crea un compromesso funzionale.
Tutto quello citato prima, dunque, aiuta alla scrittura dei personaggi che già di per se sono di spessore, quello che avverrà però è uno scambio di ruoli; già nella precedente route chi erroneamente la considerava una produzione autonoma poteva storcere il naso quando un personaggio che aveva ricevuto poco spazio usciva fuori dai giochi... magari non sapendo che tutti quei personaggi "snobbati" (Rider, Kirei, Sakura ecc.) avranno in questo scenario un ruolo di rilievo, mentre alcuni di quelli più presenti su UBW (Archer, Gigamesh, Caster ecc.) saranno meno presenti; altri hanno spazio in ambo le route, primo di tutti il protagonista Shirou ma anche Illya e Rin, quest'ultime persino più di prima (Illya ha avuto diverse sue scene omesse ma hanno detto che compenseranno con il secondo film).
Tuttavia gli argomenti più interessanti e succosi su quest'argomento richiederebbero i prossimi episodi dunque rimanderò il commento completo alla loro uscita, dopotutto si deve ancora entrare nel vivo della route e per ora si sono semplicemente costruite le fondamenta per poter andare in una "certa" direzione (non faccio spoiler); in realtà a parte leggere inerzie che ho già criticato, l'unico dispiacere che ho avuto per la pellicola l'ho notato solo come lettore dell'originale: non hanno trasposto due scene che avrebbero alzato estremamente la componente horror ed è un peccato, tuttavia preso in sè e per sè non ci sono problemi. Piuttosto devo ancora sottolineare quanti pochi problemi ci siano rispetto all'idea di "sacrificare" questa prima pellicola per agevolare le prossime, dopotutto ormai la strada è in discesa e si sono portati in un punto in cui due film, SE gestiti bene, possono rappresentare alla grande ciò che segue (e sono fiducioso, visto che già con "Presage Flower" non sembra affatto di trovarsi di fronte a un build-up che si limita a favore del resto ma un vero e proprio lavoro degno di nota, per quanto non sia la perfezione assoluta e si avverta un ritmo serrato che comunque non è necessariamente un difetto).
Come già scrissi per la recensione della VN, la tematica principale di "Stay Night" è "la conquista di se stessi": se nelle altre route questo sfociava nell'ideale, su "Heaven's Feel" ci si concentrerà ancor di più sull'attrito che questo ha con la realtà; ribadisco che si deve entrare ancora totalmente nella route, ma allo stesso modo garantisco che i toni iniziano ad essere più che accennati o suggeriti; in ogni caso però, indipendentemente da ciò che verrà dopo, quella che si ha con "Presage Flower" è a prescindere una visione spettacolare con la sua atmosfera suggestiva e perversa, passaggio da scene adrenaliniche e cupe in contrasto con l'inizio tranquillo, dolce e a tratti nostalgico, il tutto diretto con professionalità e creatività. Se avete apprezzato UBW non avete altro da attendere a mio avviso, altrimenti sta a voi decidere se verificare o meno quanto HF possa farvi scoprire un lato di "Stay Night" che difficilmente avreste immaginato; comunque da parte mia, che avevo delle pretese abbastanza alte e pignole, c'è sicuramente tanta soddisfazione.