Recensione
Karakai Jozu no Takagi-san
8.5/10
Recensione di Dark Verdict
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"Karakai Jouzu no Takagi-san" è, a dispetto del suo titolo complesso da leggere, un anime (e un manga omonimo) molto semplice.
Composto da dodici episodi di venti minuti circa, ogni episodio è suddiviso in quattro mini-storie che raccontano l'evolversi del rapporto tra Nishikata (lui) e Takagi (lei), alunni all'ultimo anno di scuola media. Un rapporto che tratta tutti i dubbi, le scoperte e la genuinità di due quindicenni nella loro vita di tutti i giorni, che passo passo vi coinvolgerà e vi farà sorridere, attingendo alla vostra nostalgia.
Trama: la trama è sicuramente semplice, ma non per questo scontata. Le storie e gli episodi (che rispecchiano lo stile del manga, ma non l'ordine dei capitoli dello stesso) non si succedono temporalmente, e questo lo rende perfetto per una visione tranquilla "quando si hanno cinque minuti". Ogni mini-storia infatti non supera mai i sette minuti ed è autoconclusiva.
Personaggi: la storia si concentra quasi del tutto appunto su Takagi, ragazza gentile e sicura di sé, e Nishikata, onesto e genuino, ma testardo e dannatamente risoluto nel prendersi la sua rivincita su Takagi stessa, che lo punzecchia e lo prende in giro continuamente in quel modo che tutti abbiamo visto o sperimentato nella nostra giovinezza.
Questa plausibilità è sicuramente uno dei punti di forza di tutta la serie, che, attraverso situazioni semplicissime e comuni come una passeggiata sotto la pioggia, un giro al centro commerciale o la normale vita scolastica, riesce a raccontare dolcemente l'intrecciarsi della vita dei due e la loro lieve maturazione. Niente di eccessivamente profondo o sproloqui filosofici, ma vi ritroverete sicuramente in più di qualche momento a sorridere e a ricordare che "Eh sì, è successo anche a me".
Le storie dei due sono intervallate da un trio di personaggi femminili, Sanae, Mina e Yukari, loro compagne di classe, anche loro alle prese con la vita di tutti i giorni e con i piccoli grandi dubbi della loro crescita. Le tre parlano di cose normalissime (ragazzi, cani, musica, esami) e sono un bel break rispetto alle storie dei due personaggi principali.
L'unico difetto che si può trovare è che le storie legate a Takagi e Nishikata alla fine vertono sempre sullo stesso punto: per questo non consiglio il binge watch, ma di guardare gli episodi un po' alla volta. Verso la fine della serie la trama si impenna, e lì sì vorrete vedere dove va a finire, ma prima è tutta sana costruzione.
Audio: il doppiaggio è sicuramente uno dei grandi punti di forza della serie. Le esclamazioni, gli "Hmmm..." sospesi, le interrogative vanno perfettamente di pari passo con le reazioni facciali dei due, grande punto focale del prodotto. Rie Takahashi (voice actor di Takagi) e Yuki Kaji (voice actor di Nishikata) hanno fatto un grande lavoro nel dare vita vera ai loro personaggi con toni di voce, risate e arrabbiature.
Le musiche sono un altro punto di forza: partendo dall'opening, fresca ed estiva, fino alle sette sigle di chiusura, ognuna con un senso e che rispecchia l'evolversi della storia. Le sette sigle finali sono tutte cover di canzoni di successo in Giappone, e praticamente tutte rispecchiano ottimamente l'evolversi della trama.
Animazione e disegno: il design dei personaggi è bello e pulito seppur non spettacolare, ma non è un problema. E' la chimica tra voci ed espressioni facciali il punto importante, punto a mio parere centrato.
Gli sfondi sono funzionali, ma raccontano benissimo l'ambientazione comune in cui la storia si sviluppa.
Voto finale: do 8,5 su 10. E' un anime leggero, divertente e fresco, di quelli che ti lascia il sorriso sul volto. Non riderete mai in modo spassionato né vi rattristerete, ma la dolcezza e la genuinità della storia vi accompagneranno per un bel pezzo.
Composto da dodici episodi di venti minuti circa, ogni episodio è suddiviso in quattro mini-storie che raccontano l'evolversi del rapporto tra Nishikata (lui) e Takagi (lei), alunni all'ultimo anno di scuola media. Un rapporto che tratta tutti i dubbi, le scoperte e la genuinità di due quindicenni nella loro vita di tutti i giorni, che passo passo vi coinvolgerà e vi farà sorridere, attingendo alla vostra nostalgia.
Trama: la trama è sicuramente semplice, ma non per questo scontata. Le storie e gli episodi (che rispecchiano lo stile del manga, ma non l'ordine dei capitoli dello stesso) non si succedono temporalmente, e questo lo rende perfetto per una visione tranquilla "quando si hanno cinque minuti". Ogni mini-storia infatti non supera mai i sette minuti ed è autoconclusiva.
Personaggi: la storia si concentra quasi del tutto appunto su Takagi, ragazza gentile e sicura di sé, e Nishikata, onesto e genuino, ma testardo e dannatamente risoluto nel prendersi la sua rivincita su Takagi stessa, che lo punzecchia e lo prende in giro continuamente in quel modo che tutti abbiamo visto o sperimentato nella nostra giovinezza.
Questa plausibilità è sicuramente uno dei punti di forza di tutta la serie, che, attraverso situazioni semplicissime e comuni come una passeggiata sotto la pioggia, un giro al centro commerciale o la normale vita scolastica, riesce a raccontare dolcemente l'intrecciarsi della vita dei due e la loro lieve maturazione. Niente di eccessivamente profondo o sproloqui filosofici, ma vi ritroverete sicuramente in più di qualche momento a sorridere e a ricordare che "Eh sì, è successo anche a me".
Le storie dei due sono intervallate da un trio di personaggi femminili, Sanae, Mina e Yukari, loro compagne di classe, anche loro alle prese con la vita di tutti i giorni e con i piccoli grandi dubbi della loro crescita. Le tre parlano di cose normalissime (ragazzi, cani, musica, esami) e sono un bel break rispetto alle storie dei due personaggi principali.
L'unico difetto che si può trovare è che le storie legate a Takagi e Nishikata alla fine vertono sempre sullo stesso punto: per questo non consiglio il binge watch, ma di guardare gli episodi un po' alla volta. Verso la fine della serie la trama si impenna, e lì sì vorrete vedere dove va a finire, ma prima è tutta sana costruzione.
Audio: il doppiaggio è sicuramente uno dei grandi punti di forza della serie. Le esclamazioni, gli "Hmmm..." sospesi, le interrogative vanno perfettamente di pari passo con le reazioni facciali dei due, grande punto focale del prodotto. Rie Takahashi (voice actor di Takagi) e Yuki Kaji (voice actor di Nishikata) hanno fatto un grande lavoro nel dare vita vera ai loro personaggi con toni di voce, risate e arrabbiature.
Le musiche sono un altro punto di forza: partendo dall'opening, fresca ed estiva, fino alle sette sigle di chiusura, ognuna con un senso e che rispecchia l'evolversi della storia. Le sette sigle finali sono tutte cover di canzoni di successo in Giappone, e praticamente tutte rispecchiano ottimamente l'evolversi della trama.
Animazione e disegno: il design dei personaggi è bello e pulito seppur non spettacolare, ma non è un problema. E' la chimica tra voci ed espressioni facciali il punto importante, punto a mio parere centrato.
Gli sfondi sono funzionali, ma raccontano benissimo l'ambientazione comune in cui la storia si sviluppa.
Voto finale: do 8,5 su 10. E' un anime leggero, divertente e fresco, di quelli che ti lascia il sorriso sul volto. Non riderete mai in modo spassionato né vi rattristerete, ma la dolcezza e la genuinità della storia vi accompagneranno per un bel pezzo.