Recensione
Il giorno prima dell'estate
7.0/10
"Il giorno prima dell'estate" è capitato tra le mie mani per caso (comprato anche perché a un prezzo ridicolo), ma meriterebbe davvero di essere ammirato e letto.
La trama racconta dei tormenti di Tetsuo, il protagonista indiscusso, che non riesce a dare un senso alla sua vita e non trova più ispirazioni per le sue opere. Le cose sembrano cambiare quando appare la bella Akira con la quale il ragazzo, un po' per caso, si trova ad instaurare un rapporto di sesso/amore. Lui si dimostra immaturo ed egoista, mentre lei, donna matura e più grande di lui, cerca in tutti i modi di aiutarlo a ritrovar la voglia di dipingere.
Del personaggio principale, Testuo, è rappresentato un affresco quasi a 360°, ci si focalizza anche sul suo passato e sul rapporto che ha con i genitori. Mentre di Akira sappiamo poco e niente poiché la mangaka riporta solo i comportamenti, i pensieri e le aspettative di quello che è il presente del personaggio. Per questo motivo mi sono trovata più volte a pensare “Chissà quali sono le vere ragioni per cui Akira si attacca così morbosamente a Testuo”, ma non ci viene fornito nessun approfondimento.
Anche i personaggi secondari che siano l’amico di Tetsuo o la compagna di laboratorio o la giovane Hanami rimangono poco elaborati (come se importasse indagare solo su Tetestu) e fanno da cornice sbiadita a uno splendido quadro. Dei primi due non rimane quasi nulla al lettore e non lasciano neanche un’impronta significativa nella vita del protagonista. È evidente, inoltre, come l’autrice non abbia saputo gestire le modalità dell’incontro tra Tetsuo e Hanami. Modalità, quella rappresentata, che risulta alquanto forzata e anche un po' triste.
Per la poca attenzione che l’autrice mette nel delineare la figura di Hanami, risulta difficile simpatizzare per Tetsuo e per l’amore platonico che prova nei confronti della ragazza. Mentre la buona, sebben poca, caratterizzazione di Akira porta a “fare il tifo” per la bella donna in kimono, facendo sì che il triangolo risulti troppo sbilanciato da una parte. Il finale lascia un po’ con l’amaro in bocca anche se risulta coerente.
Quello che colpisce di più in questi cinque volumetti è il tratto della mangaka, Motoi Yoshida. L’autrice disegna le tavole come se fossero dei dipinti, con delle linee morbide e tratteggiate. Un elemento che ti porta a entrare ancor più nella storia perché, essendo il protagonista un pittore, sembra che le pagine siano state disegnate da lui stesso. I volti dei personaggi esprimono tutti i pensieri e le emozioni che provano, le scene di sesso non sono mai volgari, le scene “coccolose” hanno volti buffi e Tetsuo quando arrossisce è tenerissimo.
L’edizione della Panini è ben realizzata, le pagine non soffrono molto le trasparenze, anche se i neri talune volte possono ripresentarsi nella pagina successiva. Ci sono alcune tavole a colori, purtroppo solo nei primi due volumetti, che sono davvero poetiche. Le bellissime sovraccoperte sono molto colorare e attirano l’occhio del lettore. Esse nascondono una copertina, diversa in ogni volumetto, che raffigura, tranne che nell’ultimo in cui ne appare solo uno, una distesa di girasoli, l’ossessione del protagonista.
Il mio voto è 7 proprio a causa della mancanza di una vera analisi su Akira e sui personaggi secondari, che avrebbe fatto acquisire alla storia molto più spessore.
Consiglio questo manga a chi cerca una lettura scorrevole e piacevole, non troppo impegnativa, con pochi dialoghi e con un disegno molto particolare.
La trama racconta dei tormenti di Tetsuo, il protagonista indiscusso, che non riesce a dare un senso alla sua vita e non trova più ispirazioni per le sue opere. Le cose sembrano cambiare quando appare la bella Akira con la quale il ragazzo, un po' per caso, si trova ad instaurare un rapporto di sesso/amore. Lui si dimostra immaturo ed egoista, mentre lei, donna matura e più grande di lui, cerca in tutti i modi di aiutarlo a ritrovar la voglia di dipingere.
Del personaggio principale, Testuo, è rappresentato un affresco quasi a 360°, ci si focalizza anche sul suo passato e sul rapporto che ha con i genitori. Mentre di Akira sappiamo poco e niente poiché la mangaka riporta solo i comportamenti, i pensieri e le aspettative di quello che è il presente del personaggio. Per questo motivo mi sono trovata più volte a pensare “Chissà quali sono le vere ragioni per cui Akira si attacca così morbosamente a Testuo”, ma non ci viene fornito nessun approfondimento.
Anche i personaggi secondari che siano l’amico di Tetsuo o la compagna di laboratorio o la giovane Hanami rimangono poco elaborati (come se importasse indagare solo su Tetestu) e fanno da cornice sbiadita a uno splendido quadro. Dei primi due non rimane quasi nulla al lettore e non lasciano neanche un’impronta significativa nella vita del protagonista. È evidente, inoltre, come l’autrice non abbia saputo gestire le modalità dell’incontro tra Tetsuo e Hanami. Modalità, quella rappresentata, che risulta alquanto forzata e anche un po' triste.
Per la poca attenzione che l’autrice mette nel delineare la figura di Hanami, risulta difficile simpatizzare per Tetsuo e per l’amore platonico che prova nei confronti della ragazza. Mentre la buona, sebben poca, caratterizzazione di Akira porta a “fare il tifo” per la bella donna in kimono, facendo sì che il triangolo risulti troppo sbilanciato da una parte. Il finale lascia un po’ con l’amaro in bocca anche se risulta coerente.
Quello che colpisce di più in questi cinque volumetti è il tratto della mangaka, Motoi Yoshida. L’autrice disegna le tavole come se fossero dei dipinti, con delle linee morbide e tratteggiate. Un elemento che ti porta a entrare ancor più nella storia perché, essendo il protagonista un pittore, sembra che le pagine siano state disegnate da lui stesso. I volti dei personaggi esprimono tutti i pensieri e le emozioni che provano, le scene di sesso non sono mai volgari, le scene “coccolose” hanno volti buffi e Tetsuo quando arrossisce è tenerissimo.
L’edizione della Panini è ben realizzata, le pagine non soffrono molto le trasparenze, anche se i neri talune volte possono ripresentarsi nella pagina successiva. Ci sono alcune tavole a colori, purtroppo solo nei primi due volumetti, che sono davvero poetiche. Le bellissime sovraccoperte sono molto colorare e attirano l’occhio del lettore. Esse nascondono una copertina, diversa in ogni volumetto, che raffigura, tranne che nell’ultimo in cui ne appare solo uno, una distesa di girasoli, l’ossessione del protagonista.
Il mio voto è 7 proprio a causa della mancanza di una vera analisi su Akira e sui personaggi secondari, che avrebbe fatto acquisire alla storia molto più spessore.
Consiglio questo manga a chi cerca una lettura scorrevole e piacevole, non troppo impegnativa, con pochi dialoghi e con un disegno molto particolare.