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9.5/10
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O lo si ama o lo si odia.
Shintaro Kago è uno di quegli autori che va contro a tutto ciò che ci viene imposto. Kagopedia è una raccolta di storie fuori dall'ordinario dove, a una prima lettura, il sesso sembrerebbe uno dei fili conduttori che reggono l'intero volume. A mio parere il leitmotiv dell'opera è l'intenzione di scioccare il lettore accompagnandolo per mano nei meandri più oscuri e disturbati della mente umana, il tutto condito con un'abbondante dose di ironia che è sempre presente nelle produzioni di Kago. Le storie puntano a mettere in discussione le convinzioni che ognuno di noi ha sul fumetto in generale: ci si trova, infatti, di fronte a un meta-fumetto, dove le vignette si rivolgono direttamente al lettore tralasciando in alcuni casi la narrazione. Per quanto potrebbe sembrare strano, il risultato ottenuto è a dir poco fenomenale. Kago dà il via a delle storie che sono libere di evolvere in modo autonomo, incappando spesso nel proporre vignette incasinate dove parti umane si mischiano tra loro uscendo dai propri riquadri, senza però mancare di genio e fantasia.
Si passa quindi da vignette che si riproducono migliaia di volte, creando così migliaia di storie diverse, a pagine piene di piccolissimi riquadri che continuano a moltiplicarsi fino a riformare la pagina iniziale. L'autore sembra prenderci per mano per poi gettarci in un delirio sempre più profondo che tende comunque ad affascinare per il concept e la realizzazione.
Ovviamente l'opera non è per i deboli di stomaco: una delle storie ha come argomento il "retro" delle cose e quindi ci si troverà di fronte ad animali e a persone che verranno ribaltate dall'interno mettendo in mostra tutti i loro organi. E poi si parla di coprofagia, ma questo è un classico di Shintaro Kago.
L'unica pecca della raccolta è forse il disegno di alcune storie che pare asettico e poco curato, senza particolari attenzioni per gli sfondi, ma credo che sia una scelta dell'autore e in ogni caso vi troverete più volte, leggendo le altre storie, a desiderare di avere meno dettagli possibili sul foglio perchè ci sono alcune tavole molto forti.
In conclusione sono veramente felice di aver comprato questo libro. Lo stile dell'autore mi è sempre piaciuto in quanto dissacrante e anticonvenzionale, quasi al limite della follia, ed è un volume che consiglierei a chiunque avesse voglia di confrontarsi con un'opera cruda, ma allo stesso tempo geniale e irriverente.