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8.0/10
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Non mi aspettavo mi piacesse così tanto...è stata una lettura molto veloce (pochi dialoghi), ma assuefacente. La definirei una nera e cupa fiaba macabra.
Assistiamo alla nascita di questa bimba deforme non solo nell'aspetto, ma anche nei modi, dato che rifiuta il latte per cercare il sangue. Insomma, un vero piccolo demonio.

Attenzione parte contenente spoiler

Abbiamo anche un forte elemento paranormale (che onestamente all'inizio mi ha fatto storcere il naso, ma poi mi son convinto che non potesse essere altrimenti) con la resurrezione per mezzo di fuochi fatui della piccola creatura che nei primi attimi del manga muore abbandonata in una discarica.
L'opera è permeata da una voce narrante onnipresente che ci accompagna poeticamente nelle varie fasi della vita di questo Yokai (possiamo considerarlo tale), fino alla sua crescita e maturazione che la condurrà, sotto l'influsso negativo della stessa energia che l'aveva generata, a meditar vendetta contro gli esseri umani. Inizia quindi a cacciarli come fossero bestie (e qui l'autore non si risparmia nulla), mossa da una sensazione invisibile verso qualcosa di preciso. Ma, fondamentalmente, aspetto mostruoso a parte, la creatura nutre sentimenti buoni...e alla fine, braccata dalla polizia locale, muore soddisfatta di aver dato senso alla sua ricerca, ritrovando e salutando i genitori e la sorella. In una scena straziante in cui persino il padre le chiede perdono per quel che le ha fatto. Per poi tornare a strisciare nell'oscurità da cui è venuta.

Fine della parte contenente spoiler

Disegni, sebbene datati e sempliciotti, maestosi e di una potenza visiva spaventosa. Tanti neri fortissimi, primi piani agghiaccianti, chiaroscuri inquietanti. Il formato grande rende pienamente giustizia alle tavole di Hino e la carta, seppur la solita che non nasconde le trasparenze, in questa opera si comporta bene essendoci tanti neri spalmati e pochi campi bianchi.
Molto soddisfatto da questa favola oscura.