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La recensione contiene alcuni spoiler

Non credo di aver mai visto un anime con premesse così buone rivelarsi una così grande delusione.
L'anime sembra partire come un normale spokon ma già dai minuti finali del primo episodio si capisce che non sarà così. Fin qui tutto normale, anzi, il colpo di scena è assolutamente scioccante e ben riuscito. In seguito, però, assistiamo a una sorta di show in cui ci viene presentato, ogni settimana, almeno un caso umano (o anche di più). Tutti i personaggi che fanno parte del club di soft tennis hanno un problema. Problemi seri o serissimi e tutti sulla stessa falsariga: si tratta di dinamiche familiari sostanzialmente tossiche. Ora, la famiglia del mulino bianco (forse) non esiste e ognuno ha i suoi problemi, tuttavia qui si esagera. I ragazzi sono in un età in cui potrebbero avere qualsiasi tipo di problema: problemi scolastici, problemi di salute, problemi con i pari (frequenti almeno quanto i problemi familiari), fumo, dipendenze... i nostri protagonisti, invece, hanno tutti problemi con un membro della loro famiglia. Questo membro, poi, è sempre un adulto ed è l'unico colpevole della situazione (i ragazzi sono sempre vittime). E non parliamo di normali problemi tra genitori e figli, parliamo di ossa rotte, bruciature su neonati, padri abusivi che arrivano, picchiano e portano via soldi (pornografia del dolore?). Se i traumi non sono fisici, poi, si passa a quelli psicologici (e ce ne sono tanti).
Gli altri adulti "positivi" o eventuali fratelli maggiori o insegnanti sono abbastanza passivi come personaggi (a volte offrono sostegno psicologico o qualche aiuto, ma di fatto non fanno nulla di veramente concreto per migliorare la situazione). Del resto neanche i ragazzi sembrano voler intervenire attivamente per cambiare le cose e sembrano più interessati a nascondere quel che avviene nelle loro case piuttosto che ad agire per cambiare le cose (a volte ne parlano tra loro, ma da queste discussioni non origina mai un miglioramento o un tentativo di miglioramento concreto, l'unica eccezione è l'episodio 5 in cui l'azione sembra addirittura portare a un peggioramento della situazione).

Alla fine sembra che l'obiettivo degli autori fosse presentare una serie di problematiche familiari, tuttavia, oltre che irrealistico (un anime così dovrebbe fare del realismo il suo punto di forza: le situazioni, prese singolarmente, sono realistiche, è il loro presentarsi tutte insieme il vero problema), il tutto non è neanche approfondito: è vero che la serie doveva avere il doppio degli episodi, ma non mi è sembrato comunque che ci fosse il desiderio di approfondire tutte le varie sottotrame ma solo di elencarle in stile "lista della spesa" senza neanche provare a svilupparle (fatta eccezione per le due principali, che comunque rimangono incompiute).
Il finale non è aperto, è una voragine. Quasi nessuna situazione viene chiarita e l'anime si interrompe prima di un importante punto di svolta.

La parte sportiva dell'anime è inizialmente molto curata: ho trovato molto bello quando, per spiegare i movimenti, i personaggi li fanno vedere "a rallentatore". Tuttavia, tolta questa parte, le sfide sono piuttosto scontate e ripetitive (nell'incontro di allenamento tutte le coppie secondarie ottengono lo stesso identico risultato, e i principali match con i protagonisti seguono pattern molto simili: prima gli avversari li sottovalutano, poi cambiano/capiscono qualcosa e si riprendono). Le partite sono poche e le analogie saltano subito all'occhio. Di alcune partite non viene neanche detto il risultato.

Uno dei punti di debolezza (o di forza, dipende dai punti di vista, per me è la prima) dell'anime è il protagonista: tolti i suoi problemi familiari (la cui presenza, anzi, lo fa sembrare ancora più in gamba), è praticamente perfetto. Sa fare tutto lui, impara subito a giocare, capisce subito qual è il problema della squadra e lo risolve (portando a grandi miglioramenti immediati), se perde è per un soffio (oppure lo ha fatto apposta), è più intuitivo di un detective (prevede tutto), è un fine stratega e anche un po' psicologo, sa rigovernare la casa, cucina meglio di uno chef (davvero... e pure con gli ingredienti presi in sconto...), insomma, non ha difetti. Ora qualcuno potrebbe obiettare che i bambini abusati potrebbero, a causa delle loro vicende, essere più intuitivi e preparati alla vita di altri (almeno questa è una spiegazione che ho visto in giro riguardo questo aspetto), ma credo che così sia fin troppo esagerato.

In conclusione: se vi piacciono i drammi familiari violenti e ne volete tanti tutti insieme, questo è l'anime che fa per voi. In 12 episodi ce ne sono per tutti i gusti, non vi annoierete. Se cercate uno spokon o uno slice of life un po' più realistico, cambiate anime. Idem se cercate una serie che abbia un finale.