Recensione
Chaos;Head
9.0/10
Recensione di Marco Senpai
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"Chaos;Head", visual novel uscita nel 2008, sviluppata da Mages e 5pb, si presenta come il primo capitolo della serie "Science Adventure", vasto universo narrativo a sfondo fantascientifico di cui fa parte anche il celebre "Steins;Gate". Tuttavia, il prodotto recensito non ha nulla da invidiare a quest'opera.
Infatti, l'autore, Chiyomaru Shikura, ci propone uno dei migliori personaggi principali della saga: Nishijou Takumi. Quest'ultimo è un ragazzo introverso, che non riesce a distinguere la fantasia dalla realtà. Inoltre, vive in una sorta di container in cima ad un palazzo di Shibuya in compagnia delle sue preziose figure. Non vi aspettate il solito Otaku che diventa un eroe, bensì un affascinante antieroe, che subisce una vera e propria crescita psicologica nel corso delle vicende. Infatti, l'autore non si dimostra così buono nei suoi confronti, quindi non lo vedremo catapultato improvvisamente in un Isekai o nel suo videogioco preferito, dove si considera alla pari di un Dio. Al contrario, per quanto tenterà di fuggire dalla realtà, prima o poi sarà costretto ad affrontare il mondo reale, dove si stanno verificando degli strani omicidi conosciuti come la "New Generation Madness". La follia umana sembra l'origine dei casi grotteschi della "New Gen" e Takumi risulta l'unico in grado di riportare la luce in questo quartiere di Tokyo avvolto nella completa oscurità.
In un susseguirsi di colpi di scena, la realtà fittizia, che si era venuta a creare, cade a pezzi. Takumi inizia a dubitare delle proprie certezze e convinzioni. Il dubbio, estendendosi ad ogni circostanza reale, diventa così iperbolico. Proprio in questo preciso punto dell'intreccio avviene l'evoluzione del protagonista. Difatti in quel mare di ipocrisia c'è una verità che non può mettere in discussione, ovvero il fatto di essersi innamorato di una ragazza che lo ha sempre sostenuto in questo vortice di follia, in cui sembrava non esserci via di uscita. Un'altra tematica che viene indagata è il rapporto tra padre e figlio con il personaggio di Sena e Hatano. Quest'ultimo afferma che le parole rappresentano il vero caos, come per dire quanto queste possano manipolare e corrompere l'animo delle persone.
Per quanto riguarda il gameplay, il sistema di gioco unico nel suo genere sostituisce le scelte delle classiche visual novel con le cosiddette Delusion Trigger. In altre parole, Takumi in alcuni punti del gioco inizierà a perdere la sanità mentale e ci verrà data la possibilità di avere un'illusione negativa oppure positiva; potremmo anche mantenere una posizione neutrale. Peccato che queste scelte, durante la prima partita, non alterano in alcun modo il finale. Ma ci sono anche dei riquadri neri in cui vengono date due opzioni molto semplici, "Sì" o "No", che condurranno la storia a diramarsi in tre conclusioni differenti, tra queste un bad ending. Dopo aver finito il gioco per la prima volta, risulta possibile sbloccare un altro finale, che tiene in considerazione alcune delle oltre quaranta Delusion Trigger disponibili. Fortunatamente, grazie al successo di questo titolo, è stata rilasciata una versione migliorata intitolata "Chaos;Head Noah", che dà maggiore peso alle scelte fatte e propone nuove route secondarie. Ma, in ogni caso, l'autore ci dice che il vero finale è solo uno, ossia il true ending che racchiude il messaggio dell'opera.
Sul versante tecnico gli scenari realizzati in computer grafica mal si amalgamano con gli sprite dei personaggi. Il sonoro, seppur ottimo, viene spesso intervallato da momenti di silenzio totale oppure da un leggero frastuono nel sottofondo, ad esempio le voci degli studenti nella classe di Takumi. A mio avviso questa scelta talvolta non rende appieno il pathos narrativo della situazione, nonostante sia estremamente realistica. Ma risultano azzeccate sia l'opening frenetica "Find the blue" per rappresentare il caos presente nella mente del protagonista, che l'ending più rassicurante, "Desire Blue sky", che determina l'accettazione di sé stesso e della realtà che lo circonda.
"Chaos;Head" propone una storia avvincente piena di spunti interessanti e messaggi profondi, che rimandano alla filosofia del Descartes. La meccanica innovativa delle Delusion Trigger, seppur non sfruttata appieno, si adatta perfettamente al carattere paranoico del protagonista, rendendolo un personaggio davvero memorabile. Considerando che si tratta della prima "Science Adventure" e il basso budget sfruttato per questa categoria di videogiochi, "Chaos;Head" si dimostra una visual novel imperdibile per gli appassionati del genere.
Infatti, l'autore, Chiyomaru Shikura, ci propone uno dei migliori personaggi principali della saga: Nishijou Takumi. Quest'ultimo è un ragazzo introverso, che non riesce a distinguere la fantasia dalla realtà. Inoltre, vive in una sorta di container in cima ad un palazzo di Shibuya in compagnia delle sue preziose figure. Non vi aspettate il solito Otaku che diventa un eroe, bensì un affascinante antieroe, che subisce una vera e propria crescita psicologica nel corso delle vicende. Infatti, l'autore non si dimostra così buono nei suoi confronti, quindi non lo vedremo catapultato improvvisamente in un Isekai o nel suo videogioco preferito, dove si considera alla pari di un Dio. Al contrario, per quanto tenterà di fuggire dalla realtà, prima o poi sarà costretto ad affrontare il mondo reale, dove si stanno verificando degli strani omicidi conosciuti come la "New Generation Madness". La follia umana sembra l'origine dei casi grotteschi della "New Gen" e Takumi risulta l'unico in grado di riportare la luce in questo quartiere di Tokyo avvolto nella completa oscurità.
In un susseguirsi di colpi di scena, la realtà fittizia, che si era venuta a creare, cade a pezzi. Takumi inizia a dubitare delle proprie certezze e convinzioni. Il dubbio, estendendosi ad ogni circostanza reale, diventa così iperbolico. Proprio in questo preciso punto dell'intreccio avviene l'evoluzione del protagonista. Difatti in quel mare di ipocrisia c'è una verità che non può mettere in discussione, ovvero il fatto di essersi innamorato di una ragazza che lo ha sempre sostenuto in questo vortice di follia, in cui sembrava non esserci via di uscita. Un'altra tematica che viene indagata è il rapporto tra padre e figlio con il personaggio di Sena e Hatano. Quest'ultimo afferma che le parole rappresentano il vero caos, come per dire quanto queste possano manipolare e corrompere l'animo delle persone.
Per quanto riguarda il gameplay, il sistema di gioco unico nel suo genere sostituisce le scelte delle classiche visual novel con le cosiddette Delusion Trigger. In altre parole, Takumi in alcuni punti del gioco inizierà a perdere la sanità mentale e ci verrà data la possibilità di avere un'illusione negativa oppure positiva; potremmo anche mantenere una posizione neutrale. Peccato che queste scelte, durante la prima partita, non alterano in alcun modo il finale. Ma ci sono anche dei riquadri neri in cui vengono date due opzioni molto semplici, "Sì" o "No", che condurranno la storia a diramarsi in tre conclusioni differenti, tra queste un bad ending. Dopo aver finito il gioco per la prima volta, risulta possibile sbloccare un altro finale, che tiene in considerazione alcune delle oltre quaranta Delusion Trigger disponibili. Fortunatamente, grazie al successo di questo titolo, è stata rilasciata una versione migliorata intitolata "Chaos;Head Noah", che dà maggiore peso alle scelte fatte e propone nuove route secondarie. Ma, in ogni caso, l'autore ci dice che il vero finale è solo uno, ossia il true ending che racchiude il messaggio dell'opera.
Sul versante tecnico gli scenari realizzati in computer grafica mal si amalgamano con gli sprite dei personaggi. Il sonoro, seppur ottimo, viene spesso intervallato da momenti di silenzio totale oppure da un leggero frastuono nel sottofondo, ad esempio le voci degli studenti nella classe di Takumi. A mio avviso questa scelta talvolta non rende appieno il pathos narrativo della situazione, nonostante sia estremamente realistica. Ma risultano azzeccate sia l'opening frenetica "Find the blue" per rappresentare il caos presente nella mente del protagonista, che l'ending più rassicurante, "Desire Blue sky", che determina l'accettazione di sé stesso e della realtà che lo circonda.
"Chaos;Head" propone una storia avvincente piena di spunti interessanti e messaggi profondi, che rimandano alla filosofia del Descartes. La meccanica innovativa delle Delusion Trigger, seppur non sfruttata appieno, si adatta perfettamente al carattere paranoico del protagonista, rendendolo un personaggio davvero memorabile. Considerando che si tratta della prima "Science Adventure" e il basso budget sfruttato per questa categoria di videogiochi, "Chaos;Head" si dimostra una visual novel imperdibile per gli appassionati del genere.