Recensione
Runway de Waratte
8.5/10
"Runway de Waratte" ("Smile Down the Runway") è un anime di dodici episodi andati in onda da gennaio a marzo 2020.
Chiyuki, studentessa all'ultimo anno del liceo, sogna di sfilare nella settimana della moda di Parigi e lavora duramente per diventare una top model. C’è solo un problema: è alta un misero metro e cinquantotto centimetri.
Ikuto, compagno di classe di Chiyuki, ha un sogno nel cassetto: diventare un fashion designer. Le difficoltà finanziarie della famiglia, però, lo costringono a mettere da parte le sue aspirazioni professionali per mettersi alla ricerca di un lavoro per supportare la madre malata e le tre sorelle minori.
Questa è la storia di due persone talentuose a cui il destino ha servito una brutta mano. Il destino, però, dovrebbe guardarsi le spalle, perché questi due hanno tutte le intenzioni di ribaltare le carte in tavola.
Quando ho iniziato la visione di questo anime, non mi aspettavo molto. Magari un prodotto carino, qualche bel vestito e molti stereotipi. Sono stata invece piacevolmente sorpresa fin da subito e, dopo una prima puntata introduttiva, la serie prosegue con un ritmo veloce e serrato che mi ha obbligato a cliccare un episodio dopo l'altro come se non ci fosse un domani.
Se non siete appassionati di moda, non preoccupatevi, questo non vi precluderà in nessun modo la visione di questo anime. Anzi, la "formula shonen" con la prima sfida, il torneo e il boss finale da sconfiggere è chiaramente visibile, anche se le "armi" a disposizione dei personaggi sono ago e filo.
Inoltre, sebbene ovviamente questo non sia un documentario, ho apprezzato che il mondo della moda sia descritto come un luogo competitivo e brutale, dove una prima occasione è elargita con parsimonia e una seconda è praticamente un unicorno.
Parliamo ora dei personaggi.
Ambiziosa, talentuosa, lavoratrice instancabile, Chiyuki ci mette l’anima ogni minuto di ogni giorno con una grinta invidiabile. Questo è un personaggio che, per una volta, posso davvero immaginare come una giovane donna del ventunesimo secolo e non una fragile donzella dell’epoca vittoriana. La protagonista, inoltre, ha una sua personalità, un suo percorso e il suo sogno, e non vive e respira per la sua controparte maschile. Fujito Chiyuki non è l’animale da compagnia di nessuno. Fujito Chiyuki è la stella dello show.
Da parte sua, Ikuto è anch'egli molto interessante. Crede nelle sue capacità e non usa le sue difficoltà personali come scusa per i suoi fallimenti. La sua integrità morale ed etica del lavoro, mostrate dall'inizio alla fine della serie, ti fanno tifare ancora di più per lui. Inoltre, non è la solita ameba buonista. È rispettoso, gentile e un gran lavoratore, ma sa tirare fuori i denti quando serve.
Mi è, inoltre, piaciuto il rapporto fra i due. Come già accennato, non vivono in simbiosi, ma hanno una vita l’una al di fuori dell’altro, elemento che ho apprezzato immensamente. Allo stesso tempo, però, si sostengono a vicenda nei momenti difficili e, credetemi, per questi due non ci sono vittorie facili, solo traguardi sudati.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, l’anime è caratterizzato da colori vividi e un chara piacevole. Gli sfondi sono molti scarni, ma ritengo sia dovuto all'attenzione ai dettagli per realizzare ogni outfit che sfila sulla passerella. Bella anche l’opening, mentre l’ending non mi è rimasta impressa.
Riassumendolo in una frase o meno: "Una ragazza con tutti i neuroni funzionanti e un ragazzo con una personalità inseguono i loro sogni, e non si può fare a meno di tifare per loro".
Chiyuki, studentessa all'ultimo anno del liceo, sogna di sfilare nella settimana della moda di Parigi e lavora duramente per diventare una top model. C’è solo un problema: è alta un misero metro e cinquantotto centimetri.
Ikuto, compagno di classe di Chiyuki, ha un sogno nel cassetto: diventare un fashion designer. Le difficoltà finanziarie della famiglia, però, lo costringono a mettere da parte le sue aspirazioni professionali per mettersi alla ricerca di un lavoro per supportare la madre malata e le tre sorelle minori.
Questa è la storia di due persone talentuose a cui il destino ha servito una brutta mano. Il destino, però, dovrebbe guardarsi le spalle, perché questi due hanno tutte le intenzioni di ribaltare le carte in tavola.
Quando ho iniziato la visione di questo anime, non mi aspettavo molto. Magari un prodotto carino, qualche bel vestito e molti stereotipi. Sono stata invece piacevolmente sorpresa fin da subito e, dopo una prima puntata introduttiva, la serie prosegue con un ritmo veloce e serrato che mi ha obbligato a cliccare un episodio dopo l'altro come se non ci fosse un domani.
Se non siete appassionati di moda, non preoccupatevi, questo non vi precluderà in nessun modo la visione di questo anime. Anzi, la "formula shonen" con la prima sfida, il torneo e il boss finale da sconfiggere è chiaramente visibile, anche se le "armi" a disposizione dei personaggi sono ago e filo.
Inoltre, sebbene ovviamente questo non sia un documentario, ho apprezzato che il mondo della moda sia descritto come un luogo competitivo e brutale, dove una prima occasione è elargita con parsimonia e una seconda è praticamente un unicorno.
Parliamo ora dei personaggi.
Ambiziosa, talentuosa, lavoratrice instancabile, Chiyuki ci mette l’anima ogni minuto di ogni giorno con una grinta invidiabile. Questo è un personaggio che, per una volta, posso davvero immaginare come una giovane donna del ventunesimo secolo e non una fragile donzella dell’epoca vittoriana. La protagonista, inoltre, ha una sua personalità, un suo percorso e il suo sogno, e non vive e respira per la sua controparte maschile. Fujito Chiyuki non è l’animale da compagnia di nessuno. Fujito Chiyuki è la stella dello show.
Da parte sua, Ikuto è anch'egli molto interessante. Crede nelle sue capacità e non usa le sue difficoltà personali come scusa per i suoi fallimenti. La sua integrità morale ed etica del lavoro, mostrate dall'inizio alla fine della serie, ti fanno tifare ancora di più per lui. Inoltre, non è la solita ameba buonista. È rispettoso, gentile e un gran lavoratore, ma sa tirare fuori i denti quando serve.
Mi è, inoltre, piaciuto il rapporto fra i due. Come già accennato, non vivono in simbiosi, ma hanno una vita l’una al di fuori dell’altro, elemento che ho apprezzato immensamente. Allo stesso tempo, però, si sostengono a vicenda nei momenti difficili e, credetemi, per questi due non ci sono vittorie facili, solo traguardi sudati.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, l’anime è caratterizzato da colori vividi e un chara piacevole. Gli sfondi sono molti scarni, ma ritengo sia dovuto all'attenzione ai dettagli per realizzare ogni outfit che sfila sulla passerella. Bella anche l’opening, mentre l’ending non mi è rimasta impressa.
Riassumendolo in una frase o meno: "Una ragazza con tutti i neuroni funzionanti e un ragazzo con una personalità inseguono i loro sogni, e non si può fare a meno di tifare per loro".