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Abbiamo davanti un'opera di 23 episodi, suddivisa in quattro "casi" che ci portano a scavare nel passato dei personaggi principali senza appesantirci.
L'idea di dividere in saghe, passatemi il termine, l'ho trovata, personalmente, molto azzeccata, soprattutto in un anime relativamente corto, permette di svincolarsi dal singolo episodio autoconclusivo e creare delle brevi storie facendo sì che il tutto appaia più scorrevole e meno pesante del classico lavoro tutto d'un pezzo delle più comuni opere (evitando anche episodi filler e poco interessanti).
Veste grafica leggera e piacevole, apparentemente minimale, che cela disegni stupendi dell'ambiente di sfondo attraverso colori brillanti e buona mano.
Consiglio di godersi l'opera senza dare troppo peso a parti relativamente improbabili o stravaganti della stessa, ricordando che si tratta pur sempre di una storia inventata, e lasciarsi trasportare, invece, dalle note di "The Great Pretender" nei quattro casi presentati e legati fra loro da un "piccolo" filo conduttore.