Recensione
Death Parade
6.5/10
Recensione di piazzamaggiore
-
"Death Parade" è una serie che a me non ha particolarmente, entusiasmato ma cerco di essere il più oggettivo possibile.
Partirei parlando del comparto tecnico che si mantiene su un livello medio, nulla di spettacolare ma ho trovato alcune scelte di design, sia delle ambientazioni sia dei personaggi, molto suggestive. La trama è semplice e incomincia a sorprenderti solo verso la fine. I colpi di scena sono quasi assenti (tranne qualcuno, comunque abbastanza prevedibile). Un altro problema della trama possiamo ritrovarlo nella continuità della storia, che in certi punti tende a scemare e di certo alcuni episodi "filler" in mezzo alla storia non migliorano la situazione. Il rapporto tra i personaggi è un po' superficiale soprattutto su i comprimari, inoltre all'interno dell'opera ci sono anche dei personaggi a dir poco inutili. Sicuramente la cosa più fastidiosa dell'opera sono alcune contraddizioni e forzature che non riesco a spiegarmi. Lo so che non dovrei parlare di queste cose senza giustificarle ma ricadrebbero in spoiler infatti se avete già visto l'anime vi consiglio di proseguire sennò sappiate che la recensione spoiler free continua dopo il paragrafo spoiler.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Sinceramente io odio abbastanza tutta l'ambientazione generale, non capisco perché dio dovrebbe creare un sistema così macchinoso e soprattutto così inefficiente. Non ti viene spiegato come vengono creati i giudici, come funziona tutta la struttura di questo posto e come è suddivisa e nemmeno perché dio è morto ma soprattutto perché ha creato qualcosa di così poco intelligente: il meccanismo per giudicare le persone è davvero insensato, i giochi che fanno stimolano l'istinto di sopravvivenza non la malvagità, cosa c'è di male a cercare di mantenersi in vita a discapito di uno sconosciuto. Invece i giudici sono bambole che non capiscono l'animo umano, non comprendono né la vita né la morte, neppure le emozioni, come dovrebbero fare a giudicare, senza dei parametri oggettivi su cui basarsi, la crudeltà di una persona di cui non comprendono nemmeno le emozioni, io capisco che tutto ciò serviva per poter creare l'arco introspettivo di Decim e la contrapposizione di Chiyuki ai metodi dei giudici che utilizzano per giudicare le persone creando così conflitto che serve per creare la trama ecc...ma non ditemi poi che un meccanismo del genere è stato creato da dio (effettivamente non ti dicono mai che tutto ciò è stato creato da dio, io lo sto dando per scontato). Un'altra incongruenza è la falsa assenza di emozioni da parte dei giudici: fin da subito, ci vengono presentati i giudici come privi di emozioni, ma è falso visto che, per esempio, Ginti è spesso arrabbiato e la rabbia è un'emozione. I giudici hanno tutti caratteri troppo diversi e sono tutti troppo espressivi per poterli definirli delle bambole senza emozioni.
[b[fine parte contenente spoiler[/b]
Il finale invece è un punto di forza, è abbastanza inaspettato e ci fa conoscere meglio la vera natura di alcuni personaggi, però il finale è aperto quindi molte cose non sono ancora molto chiare. Io comunque questo anime ve lo consiglio solo se siete interessati a qualcosa che vi intrattenga per dodici episodi, ma se lo guardate pieni di aspettative rimarrete un po' delusi.
Partirei parlando del comparto tecnico che si mantiene su un livello medio, nulla di spettacolare ma ho trovato alcune scelte di design, sia delle ambientazioni sia dei personaggi, molto suggestive. La trama è semplice e incomincia a sorprenderti solo verso la fine. I colpi di scena sono quasi assenti (tranne qualcuno, comunque abbastanza prevedibile). Un altro problema della trama possiamo ritrovarlo nella continuità della storia, che in certi punti tende a scemare e di certo alcuni episodi "filler" in mezzo alla storia non migliorano la situazione. Il rapporto tra i personaggi è un po' superficiale soprattutto su i comprimari, inoltre all'interno dell'opera ci sono anche dei personaggi a dir poco inutili. Sicuramente la cosa più fastidiosa dell'opera sono alcune contraddizioni e forzature che non riesco a spiegarmi. Lo so che non dovrei parlare di queste cose senza giustificarle ma ricadrebbero in spoiler infatti se avete già visto l'anime vi consiglio di proseguire sennò sappiate che la recensione spoiler free continua dopo il paragrafo spoiler.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Sinceramente io odio abbastanza tutta l'ambientazione generale, non capisco perché dio dovrebbe creare un sistema così macchinoso e soprattutto così inefficiente. Non ti viene spiegato come vengono creati i giudici, come funziona tutta la struttura di questo posto e come è suddivisa e nemmeno perché dio è morto ma soprattutto perché ha creato qualcosa di così poco intelligente: il meccanismo per giudicare le persone è davvero insensato, i giochi che fanno stimolano l'istinto di sopravvivenza non la malvagità, cosa c'è di male a cercare di mantenersi in vita a discapito di uno sconosciuto. Invece i giudici sono bambole che non capiscono l'animo umano, non comprendono né la vita né la morte, neppure le emozioni, come dovrebbero fare a giudicare, senza dei parametri oggettivi su cui basarsi, la crudeltà di una persona di cui non comprendono nemmeno le emozioni, io capisco che tutto ciò serviva per poter creare l'arco introspettivo di Decim e la contrapposizione di Chiyuki ai metodi dei giudici che utilizzano per giudicare le persone creando così conflitto che serve per creare la trama ecc...ma non ditemi poi che un meccanismo del genere è stato creato da dio (effettivamente non ti dicono mai che tutto ciò è stato creato da dio, io lo sto dando per scontato). Un'altra incongruenza è la falsa assenza di emozioni da parte dei giudici: fin da subito, ci vengono presentati i giudici come privi di emozioni, ma è falso visto che, per esempio, Ginti è spesso arrabbiato e la rabbia è un'emozione. I giudici hanno tutti caratteri troppo diversi e sono tutti troppo espressivi per poterli definirli delle bambole senza emozioni.
[b[fine parte contenente spoiler[/b]
Il finale invece è un punto di forza, è abbastanza inaspettato e ci fa conoscere meglio la vera natura di alcuni personaggi, però il finale è aperto quindi molte cose non sono ancora molto chiare. Io comunque questo anime ve lo consiglio solo se siete interessati a qualcosa che vi intrattenga per dodici episodi, ma se lo guardate pieni di aspettative rimarrete un po' delusi.