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Tuu... tuu... tuu..

M. Pronto?
V. Ciao Matti!
M. Ohi fratm'!
V. Tutt'apposto?
M. Mah, il solito. Te?
V. Uguale...
M. E V. ... di m**da. Ah ah!
M. Già, che du' bali!
[..]
V. Ascolta, ti ricordi l'anno scorso quando avevamo parlato di animazione 'giappo', e tu mi avevi chiesto un titolo da cui partire? O comunque un titolo notevole?
M. Sì, perché avevano messo "Evangelion" su Netflix. Però poi ne ho visto solo qualche episodio veh...
V. Eh, infatti non te lo avevo consigliato come anime da cui partire, perché a volte gli anime sono troppo 'giappo', e se sei un neofita, sembrano strani. Infatti, poi, alla fine ti avevo consigliato qualcosa di vecchio.
M. Mah, non mi ricordo cosa. Avevo visto "Death Note", che però mi sembra un po' sdoganato, in quanto abbastanza 'pop' come serie.
V. Sì, diciamo di sì. Beh, vedi che ho trovato un titolo che forse fa al caso tuo. Non è un filmetto, tipo "Your Name." Cioè, nel senso che è un film impegnato, anche un pochino pesante, se vuoi. Si trova un po' in quel filone sperimentale dei primi '70... ehm... hai presente Antonioni?
M. Oh certo, "Zabriskie Point", e così via...
V. Ecco, in quella scia di film. Più visivo, e sperimentale. Veicola molto tramite l'animazione, e praticamente potresti non seguire i dialoghi, che capiresti circa tutto lo stesso. Comunque la scuola è quella; quei film un po' particolari tipo "Zardoz" o appunto "Zabriskie Point". Che sono anche molto simbolici.
M. Capolavori quei film, vacca boia.
V. In questo però la componente sessuale è molto meno velata che nei film sopra, nel senso che è, e rimane, parecchio esplicito. Ma vestendo in modo molto psichedelico il tutto. Non so se hai presente quelle scene più immaginifiche di "Yellow Submarine", ma anche paradossalmente de "La gabbianella e il gatto"?
M. Hai voglia, chiaro.
V. In cui ci sono sequenze animate dove immagini e stili di animazione si mischiamo, vengono deformati... insomma, è tutto reso in modo che sia quello che vedi a raccontarti la storia. Ecco, immagina questa cosa applicata ad un intero film però molto erotico, e soprattutto con un forte input settantiano; nudi e riferimenti sessuali compresi. Anche "Arancia meccanica", per esempio.
M. Dimmi solo una cosa però, non è come quei film in cui durante tutto il film dici 'Wow, capolavoro, incredibile!', e nel finale pensi 'Ma perché ha buttato tutto nel cesso così?'
V. Mmh, dipende. Effettivamente il finale è un pochino slegato dalla storia e va a parare su dei temi femministi che durante la storia non mi sono parsi così evidenti.
M. Ma di cosa parla il film?
V. È un film tratto da un libro francese scritto nell'800. Ambientato nel Medioevo. Dove questa donna subisce delle violenze e stringe una sorta di patto col diavolo per alleviare le sue sofferenze. Ma, man mano che la sua posizione sociale migliora, qualcos'altro peggiora.
M. Ti ricordi il titolo del libro?
V. No, ora come ora non ricordo.
M. Ah ok, e di che anno è?
V. È del 1973. Ah, e poi anche le musiche sono spettacolari, alcune abbastanza acide, altre quasi rock prog, si vede un sacco che ai giapponesi gli piaceva il prog italiano. Non molto cantate. Anzi, tutto il film in realtà ha pochi dialoghi. Come ti dicevo, potresti quasi seguirlo senza leggerlo, che comunque capiresti lo stesso il susseguirsi degli eventi. Conta che non è tradotto, per cui ci sono i sottotitoli. Anche se, ora che ci penso, ti volevo suggerire questo film, perché comunque di cinema te ne intendi, e sai apprezzare anche gli sperimentalismi. Ma questo titolo non sembra affatto giapponese, o meglio... potrebbe essere tranquillamente stato fatto in Italia. Tanto per dirti, per buona parte del film ho avuto in mente quella copertina del disco dei Garybaldi.
M. Non ho presente vez.
V. Dai ehm... come si chiamava... ah, "Crepax"?
M. Ah, come no. "Valentina".
V. Esatto. Ecco, proprio i Garybaldi potrebbero essere un'idea della musica che c'è dentro. Niente, te lo volevo suggerire perché mi sembra un titolo che potresti apprezzare, ma no, non lo porrei a rappresentanza di un modo di fare anime tipicamente nipponico, anzi, in questo senso se ne discosta parecchio.
M. Quindi, dici che per farmi un'idea degli anime è meglio se mi guardo "Evangelion"? L'altra volta lo avevo iniziato e dopo tre episodi lo avevo mollato.
V. Sì, forse è meglio se ti guardi "Evangelion". Decolla nella seconda metà, sappilo.
M. Però mandami il link di questo film, che me lo vedo. A me quelle cose un po' sperimentali piacciono un sacco.
V. Certo, e beh, se no mica te lo consigliavo... ah, e volevo chiederti un'altra cosa.
M. Dimmi vez.
V. Posso usare questa telefonata per farne una recensione?