Recensione
Mi sento di consigliare questo manga anche a coloro che si tengono a debita distanza dalle opere di questo tipo; infatti, a scapito delle apparenze, a partire da una protagonista debole e viziata che deve farsi proteggere dal bel ragazzo di turno e le circostanze in cui si trova, la storia, che potrebbe sembrare noiosa, si rivela essere tutt'altro.
L'ambientazione principale della storia è il Regno di Koka e Yona è la figlia del re Il. Dopo aver vissuto fino al compimento dei sedici anni nel castello di Hiryu, senza mai uscire, ignara di tutto ciò che è all'esterno, suo padre viene assassinato da Suwon, amico d'infanzia e cugino di Yona. Il re Il, infatti, teneva una condotta pacifica, ripudiava la guerra e le armi, tanto da non voler assolutamente che sua figlia ne maneggiasse una. Questa sua politica ha causato l'indebolimento del regno di Koka e la cessione di alcuni territori ai paesi confinanti, come per esempio l'Impero Kai.
Yona quindi si ritrova a perdere il suo titolo di principessa e a dover nascondersi per il regno con Hak, ex generale della Tribù del Vento, che decide di rimanere al suo fianco per mantenere la promessa di proteggerla fatta al re Il, in quanto assunto come sua guardia del corpo. In fuga per il regno, si rende conto di quanto la politica di suo padre, per quanto motivata da buone intenzioni, avesse portato sofferenza nel suo paese, come per esempio nella Tribù del Fuoco, dove la gente muore di fame ed è lasciata a se stessa. Da qui parte il suo cambiamento e la sua motivazione di voler far qualcosa per migliorarsi e aiutare gli abitanti del paese in cui vive, di cui aveva ignorato i problemi fino a quel momento.
Altro punto focale della storia è che nel suo viaggio con Hak, Yona va alla ricerca dei Quattro Draghi, ognuno con un suo potere e con i quali è legata secondo una leggenda di diverse generazioni prima. I quattro draghi le dimostrano fedeltà e sono disposti a partecipare nel suo viaggio.
Quindi, man mano che ci si addentra nella storia, la falsa aspettativa di una protagonista debole e un po' patetica che deve sempre farsi salvare viene smontata. Con la sua determinazione Yona migliora a piccoli passi, cerca di rispettare le responsabilità che si è imposta e di far fronte al tradimento del suo amico di infanzia Suwon (nonché amico di Hak), ormai divenuto re del Regno, ragazzo per cui Yona nutriva dei sentimenti. Viene data particolare importanza nella narrazione alla struttura del regno e delle tribù di cui è composto: Tribù del Cielo, Tribù del Vento, Tribù della Terra, Tribù del Fuoco, Tribù dell'Acqua; ognuna delle quali ha il suo generale. Sebbene la storia sia impostata in un mondo fantasy con specifiche questioni politiche e militari da sviluppare, c'è sempre spazio per momenti tranquilli e divertenti, data l'ottima caratterizzazione dei personaggi; sono infatti tutti apprezzabili e ben definiti, nelle loro scelte e motivazioni.
La questione sentimentale, dati i temi trattati, all'inizio è quasi inesistente e viene sviluppata molto lentamente. Non ci sono infatti irritanti situazioni di triangoli, quadrati, esagoni amorosi.
Per quanto riguarda lo stile di disegno, come tipico degli shojo, è molto delicato e dettagliato, ma senza risultare esagerato o sgradevole. Il character design è spettacolare, così come paesaggi e ambientazioni.
Una lettura consigliata, sperando che in futuro possa solo migliorare.
L'ambientazione principale della storia è il Regno di Koka e Yona è la figlia del re Il. Dopo aver vissuto fino al compimento dei sedici anni nel castello di Hiryu, senza mai uscire, ignara di tutto ciò che è all'esterno, suo padre viene assassinato da Suwon, amico d'infanzia e cugino di Yona. Il re Il, infatti, teneva una condotta pacifica, ripudiava la guerra e le armi, tanto da non voler assolutamente che sua figlia ne maneggiasse una. Questa sua politica ha causato l'indebolimento del regno di Koka e la cessione di alcuni territori ai paesi confinanti, come per esempio l'Impero Kai.
Yona quindi si ritrova a perdere il suo titolo di principessa e a dover nascondersi per il regno con Hak, ex generale della Tribù del Vento, che decide di rimanere al suo fianco per mantenere la promessa di proteggerla fatta al re Il, in quanto assunto come sua guardia del corpo. In fuga per il regno, si rende conto di quanto la politica di suo padre, per quanto motivata da buone intenzioni, avesse portato sofferenza nel suo paese, come per esempio nella Tribù del Fuoco, dove la gente muore di fame ed è lasciata a se stessa. Da qui parte il suo cambiamento e la sua motivazione di voler far qualcosa per migliorarsi e aiutare gli abitanti del paese in cui vive, di cui aveva ignorato i problemi fino a quel momento.
Altro punto focale della storia è che nel suo viaggio con Hak, Yona va alla ricerca dei Quattro Draghi, ognuno con un suo potere e con i quali è legata secondo una leggenda di diverse generazioni prima. I quattro draghi le dimostrano fedeltà e sono disposti a partecipare nel suo viaggio.
Quindi, man mano che ci si addentra nella storia, la falsa aspettativa di una protagonista debole e un po' patetica che deve sempre farsi salvare viene smontata. Con la sua determinazione Yona migliora a piccoli passi, cerca di rispettare le responsabilità che si è imposta e di far fronte al tradimento del suo amico di infanzia Suwon (nonché amico di Hak), ormai divenuto re del Regno, ragazzo per cui Yona nutriva dei sentimenti. Viene data particolare importanza nella narrazione alla struttura del regno e delle tribù di cui è composto: Tribù del Cielo, Tribù del Vento, Tribù della Terra, Tribù del Fuoco, Tribù dell'Acqua; ognuna delle quali ha il suo generale. Sebbene la storia sia impostata in un mondo fantasy con specifiche questioni politiche e militari da sviluppare, c'è sempre spazio per momenti tranquilli e divertenti, data l'ottima caratterizzazione dei personaggi; sono infatti tutti apprezzabili e ben definiti, nelle loro scelte e motivazioni.
La questione sentimentale, dati i temi trattati, all'inizio è quasi inesistente e viene sviluppata molto lentamente. Non ci sono infatti irritanti situazioni di triangoli, quadrati, esagoni amorosi.
Per quanto riguarda lo stile di disegno, come tipico degli shojo, è molto delicato e dettagliato, ma senza risultare esagerato o sgradevole. Il character design è spettacolare, così come paesaggi e ambientazioni.
Una lettura consigliata, sperando che in futuro possa solo migliorare.